Sedicesima giornata che va in archivio per le sarde impegnate nel girone G della Serie D. Perdono tutte tranne l’Olbia, con la squadra di mister Zé Maria che si aggiudica il derby isolano contro l’Atletico Uri al “Nespoli”. Altro ko esterno invece per il Latte Dolce, che nell’anticipo di sabato 14 dicembre, esce sconfitto per 3-1 contro l’Atletico Lodigiani. La Costa Orientale Sarda dopo una gara eroica e molto combattuta cade in casa contro la Gelbison. Sconfitta onorevole anche per l’Ilvamaddalena che sul campo della Paganese capolista, esce sconfitta per 2-0, nonostante una buona prestazione.
Atletico Uri
“Ennesima prestazione importante sciupata per la nostra poca capacità realizzativa. Provo del rammarico perché secondo me, per quanto visto in campo, il risultato è ingiusto. È chiaro che ci sia preoccupazione, ma da parte nostra c’è la volontà di capire come e dove migliorare”. Questa in estrema sintesi l’analisi del match di mister Massimiliano Paba sulla prestazione fornita dal suo Atletico Uri a margine del derby perso per 2-0 contro l’Olbia. Parole che mettono da parte il vento a sfavore, che non puntano a derubricare il momento solo come sfortunato, ma che tendono a lanciare un segnale chiaro sull’ennesima occasione sprecata per la poca capacità realizzativa in avanti. Un tema toccato diverse volte, in particolare nell’ultima uscita casalinga contro la Paganese, ma su cui questa volta il tecnico giallorosso ha voluto porre maggiormente l’accento come fattore principale del periodo di difficoltà vissuto in quel di Uri. Il recupero di Demarcus in attacco contro l’Olbia ha permesso ai giallorossi di avere maggiore velocità ed estro in avanti, qualità e caratteristiche però non sufficienti per riuscire a catalizzare le occasioni avute a disposizione. Situazione ben nota ai piani alti del Ninetto Martinez che in questa finestra di mercato dopo l’addio di Attili, accasatosi all’Ilvamaddalena, sono alla ricerca di un suo sostituto ma allo stesso tempo di una punta di sicuro affidamento, considerate le difficoltà in fase realizzativa. La sfida di sabato 21 dicembre contro l’Atletico Lodigiani può essere occasione per invertire immediatamente la rotta verso la corretta direzione, in particolare considerato che al Peppino Sau di Usini arriverà una diretta pretendente alla corsa salvezza. Servirà vincere, senza se e senza ma, per ripartire con il piede giusto dopo il ko di Olbia e ritrovare il feeling con i tre punti che mancano dal 3 novembre in occasione del derby vinto allo Zichina contro l’Ilvamaddalena. Per cambiare le cose serve metterci del proprio e serve farlo nel minor tempo possibile, perché le dirette pretendenti iniziano a rinforzarsi e una volta tornati dalle vacanze natalizie inizierà un altro campionato ancora più difficile in cui si dovrà dare il massimo per centrare una salvezza diretta che, a un turno dal giro di boa, dista otto punti. (g.m.)
Olbia
“Contro la Sarnese è stato un incidente di percorso, adesso è importante saper reagire”. Sono state queste le parole di mister Zé Maria in sala stampa, in chiusura della conferenza di vigilia contro l’Atletico Uri. Effettivamente la prestazione complessiva mostrata sul campo dà ragione al tecnico brasiliano con i bianchi che – frenesia a parte, per citare le parole del tecnico – ieri, domenica 15 dicembre, al “Nespoli” hanno disputato una gara solida dal punto di vista tecnico e atletico. Fattori che hanno permesso ai galluresi di chiudere il match nel secondo tempo. I derby nel calcio sono sempre partite speciali, dal grande valore emotivo. Se vinti possono rappresentare una svolta, lo sa bene il tecnico dei galluresi che nell’immediato post match ha risposto così alla prima domanda sull’importanza dei tre punti: “Vittoria importantissima. Dopo la sconfitta di settimana scorsa la squadra ha fatto una buona partita, nel primo tempo siamo stati frettolosi nel secondo invece abbiamo sistemato alcune cose e la squadra è venuta fuori. Non abbiamo rischiato praticamente niente oggi, sono contento”. Tre punti importanti dunque, terapeutici verrebbe da dire, per un’Olbia che prima del ko contro la Sarnese per 4-1 una settimana fa, sembrava aver ingranato la marcia giusta ottenendo 7 punti in tre gare. Poi la lecita sconfitta, ma pesante sia in termini di risultati che di prestazione. Un blackout inaspettato per l’atteggiamento messo in campo dai sardi dopo i segnali incoraggianti mandati fino a quel momento sotto questo aspetto. Ecco contro l’Atletico Uri l’Olbia non ha ripetuto l’errore commesso in Campania. Il trio d’attacco Furtado, Costanzo e De Grazia, ha permesso di dare profondità alla squadra, con il numero dieci tra i migliori in campo tra assist e giocate imprevedibili che hanno creato parecchi grattacapi agli ospiti. I bianchi con la vittoria di ieri portano a quota dieci il bottino di punti nelle ultime cinque gare, approcciando nel migliore dei modi l’immediato futuro che ha il nome di Gelbison, occasione per Staffa e compagni di regalarsi un fine anno positivo che consentirebbe, in caso di vittoria, di accorciare ulteriormente la distanza dalla zona salvezza. (g.m.)
Latte Dolce
Quarta sconfitta di fila in trasferta per il Latte Dolce di Gabriele Setti, la squadra sassarese crolla sotto i colpi dell’Atletico Lodigiani per 3-1, in una gara decisa dagli episodi ma allo stesso tempo dalle pesanti assenze in difesa. Ai biancocelesti nonostante la sconfitta va dato il merito di averci provato fino alla fine, nonostante l’espulsione di Barracca al minuto 65. “I ragazzi sono stati bravi, va considerato che in difesa hanno giocato due centrocampisti perché eravamo decimati la dietro”, queste le parole a fine gara di Setti che rispecchiano il momento di emergenza della squadra biancoceleste. Non solo Cabeccia, in questa partita si è registrata anche l’assenza anche di Pinna, costringendo il tecnico a schierare due centrocampisti (Piredda e Corcione) come perni centrali della difesa. Rimane il rammarico di questa sconfitta perché l’Atletico Lodigiani si porta a soli tre punti di distanza (17) e i sassaresi a quota 20 non si allontanano dalla zona playout, rimanendo in un limbo pericoloso. Rimpianto dato non solo dall’avvicinarsi della zona arancione della graduatoria ma anche perché, dopo l’importante successo contro il Trastevere, il match contro i biancorossi era una ghiotta occasione per rilanciare non solo un percorso finora altalenante, ma in particolare per provare il gusto della vittoria lontano dalla Sardegna: il punto principale su cui dovrà crescere il Latte Dolce in particolare nel girone di ritorno. Passi in avanti da fare, ma allo stesso tempo la necessità di accogliere nuovi rinforzi per il pacchetto arretrato. Appare evidente e lampante come, per il ruolo di centrale difensivo, servano nuove forze di pronto affidamento per evitare di perdere punti preziosi negli scontri diretti così come fatto sabato 14 dicembre. Ora prima della sosta di Natale ci sarà una sfida difficilissima e dall’alto fascino con i sassaresi che riceveranno la visita della Paganese capolista. Un’occasione importante per misurarsi contro una delle principali potenze del campionato e perché no, tentare il colpaccio così come accaduto in occasione del match con il Guidonia. Per chiudere un anno nel migliore dei modi e per iniziare il 2025 sulle ali dell’entusiasmo. (f.m.)
Costa Orientale Sarda
Una sconfitta immeritata. Dicono bene in coro sia Sebastiano Pinna che Antonio Loi parlando dell’1-2 che ha visto il Costa Orientale Sarda uscire sconfitto dal proprio terreno di gioco contro una Gelbison cinica ed efficace, ma pure fortunata negli episodi chiave. La rete su calcio di rigore di un guizzante Nino Pinna (il migliore dei suoi) aveva ben indirizzato il match di Tertenia a favore della formazione gialloblù, ma l’uno-due ospite tra primo e secondo tempo ha ribaltato la situazione. Il doppio legno colpito da Floris e Romano sul finire di gara ha alimentato ancora di più i rimpianti per i sarrabesi-ogliastrini, ma la prestazione offerta contro una delle pretendenti al titolo nel girone G è stata senza dubbio di alto livello. Manca ancora qualcosa in avanti, dove l’ultimo arrivato Romano deve ancora integrarsi al meglio negli schemi offensivi di Pinna, ma soprattutto la buona sorte non sta assistendo i gialloblù. Rossi ha dovuto lasciare il campo dopo pochi minuti, aggiungendosi a una già lunga lista di indisponibili. Sartor, punta di diamante del mercato estivo, ne avrà ancora per un po’ e anche in difesa le rotazioni si assottigliano ulteriormente. Pinna però guarda il percorso di crescita dei suoi ragazzi e ha ragione: la sconfitta di misura con la Gelbison ha confermato il buon stato di salute di Demontis e compagni, ora attesi da un’altra difficile trasferta in casa della Sarnese. Una formazione ambiziosa, che può contare sugli ex pro Pezzi, Montini, Uliano e Altobelli, più i guizzanti Liurni e Lagzir (una comparsa a Budoni nel 2017-18) in avanti. L’ennesima prova di maturità per il Cos, che vuole portare a casa qualche punto dalla trasferta campana per provare a chiudere il girone d’andata lasciando il posto di fanalino di coda a qualcun altro. E iniziare così il 2025 con uno spirito diverso. (f.a.)
Ilvamaddalena
Settimana importante quella trascorsa in casa Ilvamaddalena, settimana di nuovi arrivi che mirano a dare maggiore concretezza ed esperienza a una squadra che finora matura e concreta lo è stata poco. Così gli arrivi di Aloia e Attili, profili che ben conoscono la categoria e che hanno più volte combattuto per la salvezza, sono oro che colano per la formazione di un mister Fascia che ora ha le carte giuste per provare a dare la svolta a questa stagione. Premessa doverosa, così come è altrettanto giusto dire che l’Ilvamaddalena fa ritorno in Sardegna a testa altissima. Non inganni il 2-0 incassato, questo è un risultato che va un po’ stretto a Di Pietro e compagni che sul campo della Paganese hanno fatto una prestazione di livello. Poi chiaro che se di fronte hai un giocatore che non fa sconti come Faella (10 centro in 14 partite di campionato) è difficile uscire imbattuti dal terreno di gioco. I biancoazzurri hanno proposto gioco, hanno tenuto bene il campo e hanno condotto la gara con personalità. Un segnale e un messaggio incoraggiante in particolare in ottica futura, anche perché immaginarsi un cambiamento radicale con i nuovi innesti arrivati solamente venerdì sarebbe stato utopico contro la prima della classe. Voglia di ribaltare la stagione mostrata dalla società che ora dovranno essere bravi tecnico e squadra a dimostrare con i fatti, a partire già dalla prossima sfida di campionato contro il Trastevere. Una squadra che dopo il pesante ko rimediato contro il Latte Dolce, in rimonta è riuscita a conquistare un punto contro l’Anzio. Un’avversaria che al momento staziona all’ottavo posto in classifica, ma alla portata di questa nuova Ilvamaddalena. Servirà giocare come fatto a Pagani, con lo stesso spirto, con la stessa voglia e con la speranza che i pali presi da Nana e Blazevic si trasformino nei gol della rinascita. (a.o.)
La Redazione