Tanto tuonò che non piovve, pur se la serata del San Nicola ha regalato l’acquazzone finale. Dietrologia e questioni territoriali messe da parte in novanta minuti più recupero, Marco Guida arbitro di nome e di fatto di una gara complicata per tensione e posta in palio, ma che è stata condotta dal fischietto di Torre Annunziata con calma e personalità.
Correttezza
Non sono mancati errori, fisiologici nell’arco di un’ora e mezzo. La conduzione generale, però, è stata coerente e quasi senza pecche. Settanta minuti di correttezza, aiutata da un atteggiamento del fischietto classe ’81 che ha favorito lo spegnere delle tensioni. Guida, internazionale non a caso, è stato designato per la gara più importante della Serie B dopo aver saltato praticamente quasi tutta la stagione per infortunio. Risultato: una freschezza atletica e mentale favorita dalle poche scorie pregresse. Andando nello specifico degli episodi, il primo arriva al 10′ quando Luvumbo cade in area di rigore dopo un contatto con Maiello sul lato destro dell’area del Bari. C’è una leggera spinta del centrocampista biancorosso, ma c’è anche la troppa facilità con la quale l’angolano termina a terra. Il VAR Michael Fabbri di Ravenna è comunque tagliato fuori per due motivi: la carica avviene appena fuori dai sedici metri e l’entità della stessa è sempre e comunque valutazione dell’arbitro di campo, ben posizionato e chiaro nell’indicare a Luvumbo l’assenza di irregolarità nei suoi confronti. Al 12′ occasione Bari, Cheddira servito in verticale sembra in fuorigioco, ma dal replay è chiaro come sia Zappa a tenerlo in posizione regolare. Al 13′ sempre Cheddira entra in ritardo su Dossena, Guida decide di non estrarre il cartellino giallo, un metro che nel bene e nel male terrà per tutta la sfida. Al 36′ però sembra eccessivo non punire con l’ammonizione Mazzotta reo di un intervento in ritardo su Di Pardo con il ginocchio sulla coscia dell’esterno rossoblù. Al 44′ timide proteste di Zappa che finisce a terra nell’area del Bari, ma l’ex Pescara fa tutto da solo trascinandosi il pallone sul fondo dopo aver impattato il terreno di gioco.
Tensione e personalità
La ripresa si apre con Dossena che protesta per una punizione fischiata in favore dei padroni di casa quando il difensore era pronto a far partire la transizione offensiva. Decisione corretta di Guida, è Deiola infatti a commettere un fallo su Esposito con una manata all’altezza del collo. Al 58′ Luvumbo scappa via a Maita che lo stende, potrebbe starci il giallo per SPA, ovvero per aver fermato un’azione promettente d’attacco. Prima ammonizione della gara che arriva al 59′ quando Dorval, in proiezione offensiva, supera Deiola per poi lasciarsi cadere al limite dell’area rossoblù senza essere toccato. Guida è vicino e attento nel sanzionare il terzino dei pugliesi per simulazione, decisione corretta. Nell’occasione il fischietto campano estrae il rosso per un componente della panchina barese per proteste. Al 67′ Maita ferma Luvumbo con un fallo, il direttore di gara lascia correre per il vantaggio per poi tornare sui suoi passi quando i due protagonisti si colpiscono a vicenda da terra. Giallo per entrambi, momento di tensione ben gestito da Guida. Al 70′ potrebbe starci il giallo per Deiola che entra con la gamba alta su Ceter, intervento duro e pericoloso, ma l’arbitro opta per la semplice punizione. La partita diventa improvvisamente nervosa, al 74′ arriva il rosso anche per un collaboratore di Ranieri e, sempre nelle stesso minuto, corretta l’ammonizione per Benedetti che entra in netto ritardo su Luvumbo. La sfida sale di tono, il punteggio fermo sullo zero a zero porta diverse perdite di tempo da parte del Bari ben gestite dal fischietto di Torre Annunziata. Al 90′ giallo per Deiola dopo una trattenuta da SPA su Folorunsho, al secondo dei sei minuti di recupero tocca a Mancosu finire sul taccuino di Guida per proteste. Viola, entrato in area, perde il pallone dopo un contrasto con Maiello, l’arbitro però sbaglia a fischiare la punizione per il Bari non essendoci contatto tra i due. Pochi secondi dopo il direttore di gara segnala chiaramente l’aggiunta di un ulteriore minuto di recupero dopo l’ennesima volta nella quale i padroni di casa ritardano la ripresa del gioco. Infine il gol di Pavoletti, con un silent check per la convalida. Non c’è fuorigioco del centravanti livornese così come il contatto per prendere posizione su Vicari è fatto di trattenute reciproche e assolutamente regolare.
Matteo Zizola