Non si placano le polemiche dopo la gara di sabato 12 febbraio, vinta per 1-2 dai ragazzi di Nappi: il club laziale ha presentato reclamo chiedendo la ripetizione del match contro gli smeraldini.
Oggetto del contendere l’errore dell’arbitro Silvia Gasperotti di Rovereto, che al 24′ avrebbe espulso Loi anziché Bonu, reale autore secondo il club laziale del fallo da rosso: una decisione che ha indotto la Cynthialbalonga a fare ricorso al giudice sportivo della Lega dilettanti, chiedendo la non omologazione del risultato e la conseguente ripetizione della gara.
La risposta degli smeraldini
“Un ricorso basato sul nulla”, ha dichiarato ai nostri microfoni il direttore generale dell’Arzachena, Antonello Zucchi per commentare l’accaduto, con la società smeraldina che nelle prossime ore presenterà le proprie controdeduzioni. Cosa deciderà il giudice sportivo? Impossibile dirlo a priori, ma andando a cercare casi analoghi nella giurisprudenza sportiva italiana risalta immediatamente il precedente di Pianese-Cannara del 14 novembre 2020, con il ricorso presentato dai toscani che chiesero la ripetizione del match (finito 0-2 per gli umbri) per un altro scambio di persona. Anche in quel caso ci fu l’espulsione di un giocatore invece di un altro (fuori il bianconero Zini anziché l’autore del fallo Ghini), ma alla fine il giudice sportivo Aniello Merone – lo stesso che deciderà su Cynthialbalonga-Arzachena – convalidò il risultato respingendo il reclamo, dichiarato inammissibile dal giudice sportivo perché “lo scambio di persona non ha influito sul regolare svolgimento della gara ovvero ai fini dell’omologazione del risultato ottenuto sul campo” (un’espulsione ci fu ugualmente, lasciando la Pianese in 10 uomini), decisione confermata poi dalla Corte d’appello Figc e, in ultima istanza, dal Collegio di Garanzia del Coni (decisione 36/2021).
La Redazione
