C’è anche il tema stadi nella lunga intervista della Gazzetta dello Sport ad Andrea Abodi: in una sorta di bilancio di fine anno alla Rosea, il Ministro dello Sport ha fatto il punto anche sulla questione per il rinnovo degli impianti sportivi in Italia.
Progetti
“Venerdì scorso, in una riunione con il Ministro delle Economia e delle Finanze, con il collega Giorgetti, abbiamo fatto un ulteriore e decisivo passo avanti per la nascita di un fondo equity che investirà nei progetti-stadio, sulla base di criteri che stiamo elaborando, completando la configurazione di un portafoglio di opportunità, per contribuire a far fare finalmente un salto di qualità agli stadi della Serie A e delle altre leghe. Il patrimonio è quasi totalmente pubblico, gestito dai privati, al quale riconosceremo lo status di “infrastrutture strategiche nazionali. Stiamo anche definendo le funzioni e le prerogative di una struttura commissariale che semplifichi e renda omogeneo l’iter dei progetti, in sintonia con amministrazioni comunali e club. I tempi? Tra fine gennaio e inizio febbraio. Stiamo parlando con tutti i club. Alcuni sono più avanti, come a Firenze, Cagliari, Bologna, Parma ed Empoli, Ma c’è anche Milano, che si sta avviando verso una buona soluzione; Roma sta procedendo, il progetto dei giallorossi va avanti, la Lazio ha appena presentato un’idea progettuale sul Flaminio e sono previsti interventi sullo stadio Olimpico, di proprietà di Sport e Salute; mi auguro arrivi Napoli, con il club che punta sul nuovo stadio e il Comune che vorrebbe rinnovare il Maradona. E poi, Palermo, Genova, Bari e Verona. Dobbiamo passare, adesso, dal refrain ormai noioso del “si può fare” a un più gratificante e concreto “stiamo facendo”. Nel 2025 i lavori dovrebbero partire anche a Cagliari, con la demolizione del vecchio Sant’Elia prevista entro l’anno come dichiarato dal Comune di Cagliari e da Alessandra Todde, presidente della Regione Sardegna, negli scorsi giorni.
La Redazione