Queste le parole del presidente del Cagliari Tommaso Giulini, intervenuto ai microfoni di Sky, in merito alla morte della leggenda del calcio italiano Gigi Riva.
Le parole del presidente Giulini
“Sono sconvolto per la notizia. È successo così all’improvviso. Ho avuto la fortuna di conoscerlo tanti anni fa, ancora meglio da quando sono presidente del Cagliari. Lui mi ha preso per mano come ha fatto con la Sardegna. Ha fatto qualcosa che rimarrà per sempre nella storia. Ha portato l’Isola dove nessuno mai è riuscito. È stato un privilegio conoscerlo, era amico di tutti e lo è stato per la Sardegna in particolare. Ha fatto tanto per il calcio, oggi la cosa più bella è far conoscere ai bambini e gli adolescenti far conoscere la sua storia: un insegnamento sul non accettare compromessi. Sarebbe bello far conoscere a quei pochi che non lo sanno chi è stato Gigi Riva.
Sul rapporto con Riva
“Sono state magie tutte le volte che ho potuto chiacchierare a casa sua, sono cose che voglio tenermi per me. Lui ci ha fatto un grande regalo perché nella storica promozione dello scorso anno c’è il suo merito. Se Ranieri ha fatto ritorno a Cagliari il merito è suo. Lui è sempre stato vicino alla squadra seppur in maniera discreta, in particolare nei momenti di difficoltà. Lui ha amato fino alla fine il Cagliari, perché anche negli ultimi giorni chiedeva sempre sui rossoblù. Lui ha sempre fatto tutto con amore e con il cuore. Non ha mai avuto retropensieri o ipocrisia, ha seguito sempre il suo cuore e il suo istinto. È raro trovare persone del genere”.
Non solo ai microfoni di Sky, ma anche attraverso i canali ufficiali del Cagliari, il presidente dei rossoblù Tommaso Giulini si è espresso sull’improvvisa notizia della morte di Gigi Riva.
“Oggi se ne va l’uomo ma nasce la leggenda. Gigi Riva è il Cagliari, e per sempre lo sarà, da oggi più che mai. Sembrava impossibile che ci lasciasse, presenza discreta ma rassicurante, monumento e simbolo, in giro per la città come al fianco di ognuno di noi nel consigliarci e chiederci novità del suo amato Cagliari. Per quasi dieci anni averlo accanto, discreto e prezioso, silenzioso ma decisivo in ogni suo gesto, mi ha dato forza e consapevolezza, un privilegio enorme potermi avvalere del rispetto e della benevolenza del più grande di tutti. Presenza costante per un popolo intero, totem inarrivabile che non verrà mai meno, oggi che ci ha lasciati solo fisicamente. Ti dobbiamo tanto, Gigi, e ti dovremo rispettare nel tuo ricordo, nel tuo esempio, e perdonaci se non saremo alla tua altezza. A Gigi dedicheremo lo stadio, ma soprattutto lo sforzo costante di ognuno di noi per rendere ancora più gloriosa la maglia del Cagliari, come ha fatto lui da giocatore, da dirigente, da bandiera che non si ammainerà mai. Vola in cielo Gigi e con la tua stella guidaci, sempre”.
Queste le parole del patron dei rossoblù Tommaso Giulini rilasciate ai microfoni di Videolina
“Non sono all’altezza per parlare di Gigi Riva, lui è arrivato in Sardegna spinto dall’amore, lo stesso che ha dato a tutti senza accettare compromessi e senza ipocrisia. Ha dimostrato a tutti che se fai le cose con il cuore vengono fuori cose straordinarie. Lui non entrava in merito di acquisti, arrivava nei momenti di difficoltà, quando ci è mancato il senso di appartenenza. Quando mancava l’essere il Cagliari lui interveniva perché lui era il Cagliari. L’esempio più grande è stato quando con una sua dichiarazione ha fatto propendere Ranieri nel venire in Serie B al Cagliari. Lui ha preso in mano me nei momenti difficili come fece l’anno dello Scudetto. Io ho avuto la fortuna di essere stato portato al Cagliari da Mariano Delogu, che mi ha presentato l’opportunità di diventare il massimo dirigente dei rossoblù. Dopo Delogu è stato Riva colui che mi ha aiutato a guardare avanti nei momenti difficili. Da oggi lo farà per tutti con la speranza di essere, anche se è impossibile, alla sua altezza. Anche solo intitolandogli lo stadio vogliamo portare avanti i suoi principi. Dare il suo nome allo stadio nuovo è solo una piccola cosa rispetto a ciò che ha fatto lui per il Cagliari e la Sardegna. Gigi è un eroe che ha camminato di fianco al suo popolo e per il suo popolo. Diventerà da oggi leggenda senza tempo. Mi auguro che ognuno metterà quel briciolo di amore e di passione per raccontarlo ai giovani che non l’hanno vissuto e che hanno bisogno di avere figure straordinaria come guida”.
Il tributo del Cagliari, pubblicato sul sito ufficiale dei rossoblù
“Era il più grande di tutti. Senza confronti o possibili paragoni. Il più forte attaccante italiano della storia. E uno dei più micidiali cannonieri che siano mai esistiti. Si chiamava Gigi Riva, anche conosciuto come Rombo di Tuono. Calciatore formidabile, sportivo integerrimo, portatore di valori e principi cristallini. Leggenda vera, mito senza tempo. Icona della Sardegna, la sua terra adottiva, cui era legato da amore viscerale. Ci ha lasciato oggi all’età di 79 anni. Un giorno triste per noi e per tutto il calcio mondiale. Ognuno di noi ha un ricordo, un aneddoto, una storia da narrare legata a lui: una partita, un gol, un semplice incontro casuale per le strade della Sardegna e nella sua Cagliari, un timido saluto, un autografo o una foto, due chiacchiere veloci, una stretta di mano. Un pezzetto di vita condivisa cui abbiamo destinato un posto d’onore nell’album della nostra memoria e che non verrà più rimosso. La bandiera che sventolava sul pennone più alto è stata ammainata, ma rimarrà per sempre vivo quello che ha rappresentato, a ricordo per le generazioni future. Ha sfidato le realtà più forti del calcio e ha vinto. Nel modo migliore, guadagnandosi ammirazione e rispetto incondizionato da parte di tutti, avversari compresi. Ha portato il Cagliari lassù in alto a toccare le nuvole, dove nessuno era mai riuscito ad arrivare. Ma ancora più di un semplice, straordinario campione di sport, è stato per la Sardegna e per i Sardi un esempio, un simbolo, una icona. L’identificazione tra Gigi e la Sardegna era totale, senza filtri. Aveva il gusto di un amore genuino e assoluto che niente potrà mai cancellare. Neppure la fine di un’esistenza. Da oggi siamo tutti più soli. Con le radici strappate. Come se ne sia andata anche un pezzo di noi stessi. Come se ci fossimo destati da un sogno lungo, intenso, meraviglioso, dal quale non avremmo mai voluto svegliarci. Per sempre Gigi Riva, come te nessuno mai”.
La Redazione
