La prima tappa del FIP Platinum Sardegna è iniziata nella giornata di oggi, martedì 16 luglio e durerà fino a sabato 20 nella cornice del Tennis Club Cagliari. In vista del suo esordio in doppio, abbiamo intervistato una delle padeliste azzurre che prenderanno parte al torneo, ovvero Giorgia Marchetti, che sarà protagonista in tandem con la francese Lea Godallier.
Giorgia Marchetti, questa è la tua seconda partecipazione al FIP Platinum Sardegna. Che torneo ti aspetti e quali sono le tue sensazioni per il tuo esordio in doppio?
“Questa è la mia quarta partecipazione a un torneo internazionale di padel al TC Cagliari, esattamente il secondo FIP Platinum. L’anno scorso avevamo fatto ottavi se non sbaglio però secondo me quest’anno il livello è sicuramente più alto anche perché, con il passare del tempo, proprio il livello del padel sta migliorando in generale. Quindi secondo me tutti gli anni andremo incontro a un livello migliore anche a partire dalle qualificazioni. Mi aspetto una partita (in coppia con la francese Lea Godallier n.d.r.) da 50/50, conosciamo bene le nostre avversarie e veniamo comunque da un momento di fiducia, quindi entreremo in campo consapevoli del nostro livello, che possiamo far bene. E comunque anche le condizioni atmosferiche sono particolari, fa molto caldo, c’è il sole alto e quindi non sarà facile giocare dall’alto. A Roma, in outdoor, abbiamo giocato molto bene e quindi questo non ci spaventerà. Per quanto riguarda l’Europeo, è sempre bello giocare con la maglia azzurra. Io amo giocare in squadra e comunque avere la responsabilità di portare il punto alla squadra è una cosa che mi è sempre piaciuta e quindi diciamo che sono molto carica per questa settimana. In più credo che abbiamo le potenzialità per fare bene. Adesso, a parte la Spagna che è un tassello davanti a noi, anche se negli ultimi tornei abbiamo dimostrato che anche con le spagnole più forti possiamo fare partita, diciamo che io mi aspetto tanto, anche parlando con le mie colleghe. Siamo molto affiatate, siamo un gruppo che c’è da un paio d’anni e quindi secondo me quello ci aiuterà, magari nei momenti più difficili”.
Andrea Ferrari