Una battaglia estenuante quella giocata ad Abbasanta: 120 minuti non sono infatti bastati a Nuorese e Sant’Elena per scegliere la sfidante del Lanusei nei playout (7 e 14 maggio). C’è voluta la lotteria dei rigori per consegnare il verdetto definitivo: i quartesi vincono e si regalano la possibilità di mantenere la categoria, la squadra barbaricina retrocede nel campionato di Promozione.
I novanta minuti
Spalti gremiti con un’ottima rappresentanza per ambo le squadre, nello stadio già sede della finale di Coppa Italia tra Carbonia e Budoni. La Nuorese ritrova capitan Cocco tra gli 11 titolari e schiera l’attacco pesante con Dem e Saura; nelle file del Sant’Elena torna in campo l’ex Caboni dopo due mesi di assenza nell’attacco completato da Ragatzu (altro ex) e Littarru, ma al centro della difesa è out Mancusi, sostituito da Vignati. Gara intensa e carica di tensione. Sono i quartesi a partire meglio: al 4’ Littarru tira da fuori, bravo Cocozza a respingere in angolo. Ancora Sant’Elena al 12’, Caboni per Pilleri, quest’ultimo cerca con un cross basso in area Ragatzu ma Rantucho libera. La Nuorese comincia a far salire i giri del motore e al 20’ Rantucho impegna Tirelli, su assist di Cocco. La gara si sblocca al 28’ con Caboni ma l’arbitro annulla per offside di Rotaru. Il risultato però dopo qualche minuto cambia davvero, ma è la squadra barbaricina a trovare la rete: recupero palla in mezzo al campo, Cocco supera Delogu e mette in mezzo, Tirelli è incerto con la palla che balla davanti alla porta, Saura decide di mettere le cose a posto e porta in vantaggio i suoi. L’1-0 dura però poco, perché al 45’ arriva il pareggio: punizione dalla trequarti di Floris, Porcu attacca il secondo palo e serve di piatto Ragatzu, che nel più classico dei gol dell’ex realizza il tap-in vincente con il primo tempo che si chiude sull’1-1. La ripresa comincia con una Nuorese più aggressiva e che sfiora il secondo vantaggio: Cocco mette palla in mezzo e Animobono calcia alto da poca distanza. Il Sant’Elena si sveglia al 7’, ma Littarru è impreciso. La gara si fa più combattuta e le squadre si sfidano a viso aperto: al 14’ Dem ha una grande occasione ma il piattone dell’attaccante è ribattuto dalla difesa. Ancora Cocco al 17’ semina il panico, palla in mezzo e libera l’area Porcu. Per i quartesi è sempre presente Ragatzu: al 20’ tira in diagonale ma Peana respinge, mentre al 29’ è lo stesso attaccante a gestire il possesso e a servire Littarru bravo poi a trovare Caboni il cui tiro dal limite è bloccato da Cocozza. I primi 90’ si chiudono così senza vincitore.
I supplementari non bastano, Vignati è decisivo
I ritmi inevitabilmente si abbassano nella mezz’ora dei supplementari. Le squadre effettuano i primi cambi, con Sanna che entra al posto di Caboni e Di Nardo entra per sostituire Dem. Poco da segnalare, con le squadre cercano di allungare la contesa con la paura di subire un gol che condannerebbe alla retrocessione diretta. L’unica occasione degna di nota è per il Sant’Elena: angolo di Floris e Mura mette alto sopra la traversa. Inevitabili a questo punto i calci di rigore: la monetina decide che il Sant’Elena è la prima squadra a calciare, con i seguenti 5 giocatori: Mura, Ragatzu, Sanna, Delogu e Littarru; risponde la Nuorese con Peana, Rantucho, Saura, Demurtas e Cocco. I 10 battitori non sbagliano, per cui si va ad oltranza: Floris sbaglia, ma anche Spina non è da meno. Vignati è decisivo, perché segna il punto del sorpasso, Puddu invece non riesce a pareggiare: palla fuori, Sant’Elena ai playout, Nuorese retrocessa.
Il post partita
Grande gioia per il Sant’Elena, ma contenuta perché il lavoro non è ancora finito. Tuttavia, il risultato è senza dubbio quello più importante da tanto tempo a questa parte. L’andamento altalenante in stagione è poi diventato caduta libera negli ultimi mesi, con il grande rischio all’ultima giornata: l’unica possibilità di rimanere agganciati all’Eccellenza era quello di vincere la propria gara con l’Iglesias e sperare nel pareggio nel “big match” tra Monastir e Nuorese. E così è successo, come nei migliori film, con i quartesi che a questo punto dovranno completare l’opera contro il Lanusei per mantenere la massima categoria regionale. Categoria che invece saluta dopo tanto tempo la Nuorese: stagione negativa e difficile, iniziata in estate con altre ambizioni ma quasi subito precipitata a causa delle note vicende societarie, con l’addio di parte della dirigenza e di quasi tutta la squadra. Non è stato facile ricostruire, ma dopo diversi mesi di difficoltà il lavoro di mister Picconi e dello staff ha tolto fuori il meglio dai giocatori. Capitanati da Cocco e da un buon gruppo di giovani locali come Di Nardo, Demurtas e Animobono che hanno dato nuove energie alla formazione verde-azzurra, la Nuorese con gol e vittorie ha recuperato terreno fino all’ultima giornata che si è trasformata in uno spartiacque. Certo è facile parlare a bocce ferme, ma forse si guarda a quella partita con un pizzico di rammarico: è vero che una sconfitta avrebbe significato retrocessione immediata, ma il rimpianto è quello di non aver accelerato, soprattutto in superiorità numerica, e non essere stati freddi sotto porta nei momenti decisivi.
NUORESE-SANT’ELENA 1-1 (5-6 dcr)
NUORESE: Cocozza, Peana, Puddu, Nicol, Rantucho, Piriottu, Animobono (13’pts Spina), Demurtas, Dem (2’pts Di Nardo), Cocco, Saura. Allenatore Picconi
SANT’ELENA: Tirelli, Delogu, Minerba, Porcu, Vignati, Pilleri (11’pts Porta), Rotaru (7’pts Mura), Floris, Ragatzu, Caboni (1’pts Sanna), Littarru. Allenatore Piras
ARBITRO: Antonini di Rimini
RETI: 39’pt Saura, 45’pt Ragatzu
Stefano Piras