Le parole del coach della Dinamo Women Antonello Restivo prima della sfida delle biancoblù contro Brescia in campionato e dopo lo storico passaggio del turno ai quarti di finale di EuroCup.
Sul traguardo storico in Europa
“Abbiamo fatto, di nuovo, una roba incredibile. Le ragazze lo meritano per lo spirito che stanno mettendo in campo. Quando raggiungi un punto storico lo senti nelle vene e nella testa e loro hanno voluto prendersi questo obiettivo. Abbiamo lavorato tanto nella testa in questa stagione, abbiamo lavorato anche sulle emozioni che una gara ti dà nei 40 minuti. Ho visto in tutte e due le gare di EuroCup una grandissima attenzione e con il focus messo solo sul traguardo quarti di finale. Per un allenatore questo genere di imprese e questo spirito sono la cosa più bella. Ora sembra tutto scontato ma è tutto incredibile. Io mi ricordo i primi tempi quando perdevamo di 60 punti. Sono 20 anni che una squadra italiana che non sia Venezia e Schiò non arrivava così in fondo in Europa. Noi da underdog ci stiamo togliendo grandi soddisfazioni e lo stiamo facendo con il lavoro. Dobbiamo continuare ad essere orgogliosi di questa Dinamo. Ringrazio chi mi ha scritto, anche chi con me ha avuto degli screzi in passato, per farmi i complimenti”.
Sul futuro
“Si può sognare ancora più in grande? Uno dei nostri grandi segreti è quello di non metterci mai degli obiettivi fissi. Noi facciamo un percorso di crescita senza limiti. Le aspettative mettono sempre dei tarli nella testa di uno sportivo e io non voglio metterli. Noi dobbiamo pensare solo a continuare a “suonare”, che significa sentire le vibrazioni del momento. Sicuramente non ci sentiamo appagati, può essere un rischio ma vi assicuro che abbiamo ancora tanta fame e vogliamo continuare a sognare. Non fa parte di noi dire basta, non spingiamoci oltre. Vedo delle ragazze che sono delle tigri quando giocano. E alle tigri mangiando viene ancora più fame. E questo per me è molto importante. Siamo la miglior squadra da tre punti in EuroCup: ed è una roba clamorosa che sottolinea la nostra mentalità”.
Brixia
“Sfida difficile con una squadra che ha fatto un mercato importante, anche rivoluzionando la rosa. Amano la fisicità e l’intensità, sono forti in campo aperto e attaccano il canestro in pochi passaggi. Dobbiamo avere le giuste energie dopo l’Europa perché sarà una partita tosta. Vogliamo vincerla e quest’anno sto riscontrando che in campionato non ci sono partite facili. Dobbiamo farci trovare pronte e sicuramente lo saremo, anche in campionato vogliamo riprenderci quello che ci spetta”.
Calendario
“Non so ancora quando recupereremo Begic, ci sono delle tempistiche che non si possono forzare. Ora abbiamo un mese di solo campionato più la pausa per la Nazionale e la Coppa Italia e ci servirà per lavorare tanto e farci trovare ancora più pronte per il futuro. Ci serve per recuperare alcune giocatrici al meglio, ma prima pensiamo a Brescia. Dobbiamo essere bravi a non perdere uno stato di forma importante”.
Dinamo che non sbaglia le sfide importanti
“EuroCup momento più bello a Sassari? L’ultima vittoria è sempre la più bella. Ma a Sassari siamo abituati a successi impensabili in questi ultimi anni. Ne ricordo diversi con piacere. Secondo me il passaggio importante da capire è che noi allenatori possiamo dare tanto alla squadra a livello tattico, ma in realtà svolti una partita quando riesci a dare serenità e concentrazione al gruppo. Ho imparato che in determinate sfide devi dare la giusta consapevolezza senza aggiungere pressioni alla squadra. L’autonomia del singolo al servizio di una squadra è la cosa più importante nello sport. Alle volte devi fidarti delle vibrazioni che ti mandano le giocatrici, senza ossessionare nessuno. Questa è la chiave per avere qualcosa in più da tutti. Dopo la vittoria in Europa io ero il primo ultras della mia squadra, volevo togliermi maglietta e tutto. Perché ho vissuto a pieno le emozioni da vincenti che mi stavano restituendo le ragazze. Quando abbiamo fatto i playout contro Broni, quando tutti ci davano per morti, mia figlia aveva tre anni e io le raccontavo quella storia come favola della buonanotte. Questa squadra è una favola incredibile. Io non devo fare niente se non il gestore di questo gruppo e poi mettere la carta di credito quando vinciamo. Lasciamo tranquille queste ragazze che sanno quello che devono fare. Aver incontrato Gianmarco Pozzecco per me è stato molto importante, ci ha dato una grande energia. Ora guardiamo avanti verso la prossima impresa”.
Roberto Pinna