Le parole in conferenza stampa di Paolo Citrini, coach delle Dinamo Women, in vista della partita contro Broni valida per il quarto turno della Serie A1 femminile.
Sulla prossima gara
“Affrontiamo una squadra che ha poco o nulla della neopromossa, hanno un ottimo allenatore e un roster molto interessante. Giocano una pallacanestro molto aggressiva e hanno ritmo e garra durante le partite. In più hanno giocatrici esperte che sanno come funziona il nostro campionato. Uno zoccolo duro che ha fatto bene anche durante la promozione e sono una realtà da Serie A e lo hanno già dimostrato in questa stagione. Noi ci metteremo la nostra voglia di combattere e la nostra identità. Sarà uno step importante per il nostro percorso”.
Aggressività
“Nelle ultime partita abbiamo sempre trovato formazioni che usano l’intensità, anche questo alza il livello. Noi vogliamo migliorare a livello di impatto, ma in attacco in queste prime gare questo non è mai stato un problema. Anche perché abbiamo diverse soluzioni e fondamentale sarà come difendiamo insieme e di squadra”.
Mentalità
“L’inizio di stagione ci ha abituato molto bene ma sappiamo qual è il nostro livello. Siamo in corsa per il nostro girone e non abbiamo buttato via la partita, ma la coppa ci permette di vedere un basket diverso che ti fa crescere. Potevamo vincere, ma senza passare da questo tipo di partite non puoi crescere. Ce la siamo giocata fino alla fine e io sono molto contento. Poi chiaro che io vorrei vincere anche in allenamento, ma essere arrivati a un tiro da poterla vincere dopo essere stati sotto di 15 sia un bellissimo segnale”.
Grande entusiasmo e chimica
“Per me è indispensabile, a qualsiasi livello, che la squadra sia connessa. Questo aspetto conta più di avere grandi stelle per raggiungere degli obiettivi. E sinceramente non mi aspettavo di raggiungere in così poco tempo questa unità di gruppo. Sono contento delle straniere e di come Carangelo si è messa a disposizione per unire tutte le ragazze e creare una sorta di grande famiglia. Abbiamo i nostri limiti ma dobbiamo tenere la nostra identità sempre chiara”.
Roberto Pinna
