Piani da rivedere, attese per un ritorno alle precedenti previsioni ancora da decifrare. Dopo la nota che ha annunciato il grave infortunio di Eimantas Bendzius, la Dinamo Sassari si trova a riflettere sul futuro più prossimo, con la data del primo ottobre, quella dell’inizio del campionato, che inizia lentamente ad avvicinarsi.
Futuro
Le indicazioni avute dopo il ritiro di Nuoro e al torneo del City of Cagliari erano state più che positive (qui il nostro ultimo approfondimento), nonostante le diverse bandiere bianche alzate tra le fila del roster biancoblù nell’impegno del capoluogo. Con tre quinti, Bendzius compreso, del più probabile quintetto base rimasti fuori dalle rotazioni a causa di fastidi fisici. Ma se le situazioni di Tyree e Charalampopoulos, così come quella di Cappelletti, sembrano andare verso un’evoluzione positiva, la lesione del tendine d’Achille di Bendzius apre a scenari differenti rispetto a quelli previsti. Una parentesi, quelle delle nazionali, che non sembra portar fortuna al club di Piazzale Segni, che nella scorsa annata aveva dovuto rinunciare per lungo tempo a Kaspar Treier, infortunatosi durante la preparazione all’Europeo con l’Estonia. “Non ci portano benissimo le nazionali, questo è vero – dice ai nostri microfoni Federico Pasquini, General manager della Dinamo Sassari -. Ma fa parte del gioco, d’altra parte penso che sia meglio avere giocatori che vanno a fare i Mondiali, cosa che dà lustro alla società e che dice quanto Sassari ha lavorato bene. Però è evidente che ci troviamo in una situazione che avremmo voluto evitare”. I tempi di recupero sono ancora da definire per l’ala lituana, che ha accusato il problema durante l’esperienza al Mondiale, dovendo chiudere anticipatamente il suo percorso prima del quarto di finale contro la Serbia dopo un torneo da 9.4 punti di media a partita in 16’ di utilizzo: “Farà l’intervento – prosegue Pasquini – poi seguirà una riabilitazione che sarà costituita all’inizio soprattutto da un periodo di assoluto riposo. Nel momento in cui partirà la riabilitazione capiremo. Direi che avremo un quadro più preciso nel giro di un mese”. Si sono così riaperte improvvisamente le porte del mercato per i sassaresi. Un lavoro non semplice, con scelte ristrette, ma per cui il Gm sassarese ha già mosso i primi passi. “C’è molto, molto poco. Non vogliamo però fare un cambio tanto per farlo – afferma Pasquini -. Vorremmo un giocatore se non del livello di Bendzius che ci possa dare almeno una mano concreta. Abbiamo il massimo della disponibilità dai giocatori che abbiamo già con noi e che secondo me hanno dimostrato di poter stare dentro al livello richiesto. E proprio per questo cercheremo di mettere dentro un giocatore che possa essere da Dinamo. Non vorremmo in questo momento prendere un giocatore per il semplice gusto di farlo. Guarderemo comunque a tutti i mercati. In questo momento non ci sono tante opportunità perché a settembre non ci sono stati i primi tagli o non vengono fuori altre situazioni, tutte le società al momento sono felici delle scelte fatte. Chi è poi rimasto a casa è evidente, che con i mercati allargati che ormai conosciamo ora tra Asia e Australia, possa avere in realtà altre problematiche”.
Matteo Cardia














