Prima conferenza stampa da head coach nella club house della Dinamo Sassari per Massimo Bulleri. Il tecnico dei biancoblù ha analizzato il momento complicato in campionato del Banco di Sardegna dopo la sconfitta di Napoli e verso la difficile sfida alla Virtus Bologna.
Sul momento
“Abbiamo vissuto una settimana positiva nonostante la sconfitta di Napoli. Ho visto il gruppo lavorare con trasporto e curiosità sulle novità tattiche e questa curiosità va tenuta stretta. Bologna è una squadra di Eurolega e basta questo per presentare la sfida. Dobbiamo essere bravi a rispondere alla loro fisicità e aggressività, a partire dai loro playmaker. Nelle ali e nei pivot hanno atletismo e fisicità e poi hanno una grande tecnica. Dovremo mettere un occhio in più in difesa e poi la Virtus ha tantissimi protagonisti diversi in ogni partita. Ma l’aspetto più importante è rispondere con l’intensità”.
Emozione
“Non ho chiesto qualcosa di particolare a livello di cuore ai ragazzi, ho chiesto solo di essere loro stessi. Vorrei che si rinfrescasse questo concetto. Il rapporto con l’ambiente? Dobbiamo entrare in sintonia con Sassari. Il pubblico percepisce il nostro sacrificio e questo esula dai risultati. Su questa settimana ho voluto spingere molto i giocatori sull’uscire dalla zona di comfort. Il mio approccio è stato quello di chiedere sempre qualcosa in più, ma non solo alla domenica ma per tutta la settimana di allenamenti. Non abbiamo tempo all’infinito ma non si può pensare che dall’oggi al domani cambi totalmente la nostra mentalità”.
Istinto
“Faccio fatica a rispondere se fosse meglio cambiare atteggiamento tattico perché con Markovic ho un grandissimo rapporto. Non voglio fare confronti con il passato. Vorrei che come approccio i ragazzi mettano in campo tutto quello che hanno. Quello che è stato è stato. Ora vorrei che entriamo in campo al massimo dell’energia e al massimo della forza emozionale”.
Squadra che non emoziona
“La Dinamo non emoziona più? Sì, ci può stare. Dobbiamo essere bravi a farlo anche quando non vinciamo. Poi chiaro che per far tornare entusiasmo servono i risultati, dobbiamo fare solo qualcosa per cui crediamo davvero. Sono certo che l’atmosfera cambierà. I risultati però non arrivano la domenica ma sono un continuo del lavoro della settimana di allenamenti”.
Roberto Pinna