Le parole in conferenza stampa alla vigilia di gara 3 della semifinale playoff tra la Dinamo Sassari e l’Armani Milano di coach Piero Bucchi. Di seguito il commento dell’allenatore dei biancoblù che esordiscono al Palaserradimigni nella serie dopo essere andai sotto 2-0 nelle sfide in Lombardia.
Su gara 3 contro Milano
“So che avremo un tutto esaurito al Palazzetto e abbiamo bisogno dell’atmosfera giusta per la gara, ai ragazzi aiuta avere un pubblico così. Abbiamo fatto una grande gara 2 e abbiamo un po’ di amaro in bocca. Ora vogliamo affrontare gara 3 con grande determinazione. Abbiamo consapevolezza e fiducia, mi piacerebbe fare un regalo al nostro pubblico”.
Mentalità
“Sono sia deluso per alcune occasioni sfuggite, ma succede nella pallacanestro e i ragazzi sono stati splendidi a Milano, che consapevole dopo gara 2 che abbiamo la solidità per potercela giocare. Io sinceramente sono fiducioso, dobbiamo avere positività e giusta rabbia. Abbiamo dimostrato che siamo lì anche contro una corazzata come Milano, dobbiamo migliorare la mentalità in gara 3”.
Approccio
“Credo che alla fine in gara 1 non abbiamo avuto l’approccio giusto ma lo schiaffo ci serviva per mettere la testa nella serie, però io ho visto i ragazzi e sono certo che vogliono fare una grandissima Gara 3. Solo con il sacrificio puoi mettere in difficoltà Milano”.
Equilibrio
“Dobbiamo essere lucidi, anche con gli arbitri. Con loro devo parlare solo io. Non voglio vedere inutili nervosismi e non dobbiamo pensare ai vari fischi in campo, pensiamo solo a giocare. L’errore di tutti fa parte del gioco”.
Tattica
“La rapidità dei lunghi per mettere Milano in difficoltà? Atleticamente ce la possiamo giocare ma ogni gara ha una tattica ha sé. L’importante è essere veloci non solo con i piedi ma anche con la testa e dobbiamo adeguarci ai cambiamenti di Milano qui a Sassari. Abbiamo fatto un anno di lavoro e sappiamo farlo, ora va tradotto in partita”.
Bendzius
“Emotivamente per lui può essere uno slancio importante dopo l’ottima gara 2, ma io non ero preoccupato. Contro Venezia aveva segnato meno ma io conosco il suo valore. Ma quando vinci di squadra vuol dire che tutto va bene, non dobbiamo affidarci ai singoli. L’importante è avere giocatori con la giusta mentalità e che tutti vadano sulla stessa direzione”.
Milano nel percorso
“Rispetto alla gara qui a Sassari contro Milano sembriamo un’altra squadra, abbiamo cambiato tanto e sono stati bravissimi i miei ragazzi. Hanno capito dove dovevamo andare, tutto il sacrificio fatto in palestra con dedizione ha ripagato. Siamo andati da quel terzultimo posto alla semifinale attuale. Questo è il simbolo che il lavoro paga sempre. La serenità di questi mesi è stata fondamentale, io sono sempre stato tranquillo del lavoro anche se nessuno poi ha una sfera di cristallo”.
Roberto Pinna