Impresa riuscita solamente per due quarti alla Dinamo Sassari che per colpa di un terzo parziale da dimenticare si fanno superare dalle V nere per 69-74. Un Diop dominante e un Jones in grande spolvero non sono bastati ai sassaresi per riuscire a servire la vendetta dopo la finale di Supercoppa.
La Cronaca
Coach Piero Bucchi, rispetto all’ultima uscita di campionato contro Trento, ha cambiato il quintetto iniziale preferendo Onuaku a Diop. Lo starting five scelti da coach Sergio Scariolo sono Mannion, Jaiteh, Lundberg Ojeleye, Cordiner. A inaugurare la retina, dopo un minuto e mezzo senza canestri, è stato Ojeleye con una bomba dal lato alla quale ha fatto seguito il lay up di Jaiteh che ha siglato il primo mini parziale di 0-5 per le V nere. La Dinamo però ha subito reagito mettendo a referto un contro parziale di 10-0 a firma di uno scatenato Jamal Jones che, con una tripla e un gioco da 4, ha portato i biancoblù sul 10-5 a 5′ dallo scadere. Jones è sembrato posseduto, non solo canestri messi a segno, ma anche palloni recuperati che hanno portato Onuaku a schiacciare con grinta, facendo esplodere il palazzetto e suonando la carica ai suoi compagni. Alcuni possessi non concretizzati da Robinson, uniti al libero di Lundberg e al gioco da tre conquistato e realizzato da Jaiteh, hanno permesso a Bologna di riacciuffare e sorpassare la Dinamo a 3’30” dallo scadere (12-15). Il finale del primo parziale ha avuto un solo protagonista Ousmane Diop. I suoi muscoli, la grinta e la tecnica sono culminati con i cinque punti messi a segno, che hanno portato i biancoblù a 1′ dalla fine sul +5 (20-15). Nonostante i passaggi di consegne dei vari ministri nel governo, quello della difesa biancoblù si è confermato sempre lui, il capitano Jack Devecchi che, dopo un pallone perso da Kruslin, ha vanificato il contropiede di Hackett subendo uno sfondamento di pura esperienza (20-18). La seconda frazione è iniziata a suon di triple. Kruslin ha aperto le danze, Pajola ha risposto e Nikolic ha messo la ciliegina sulla torta. A 7′ dalla fine i biancoblù sono ancora avanti (26-23). Coach Bucchi ha rimesso in campo Onuaku che è ritornato sul parquet facendo valere subito i suoi centimetri su Jaiteh. Il suo canestro in fade-away dopo alcuni scontri corpo a corpo al limite del regolamentare, ha portato i biancoblù sul +5 a 6′ dallo scadere (28-23). Alcune disattenzioni in attacco e in difesa da parte delle V nere hanno costretto Bologna in bonus a 4′ dallo scadere. Coach Scariolo preoccupato ha deciso di chiamare il time-out per dare alcune indicazioni ai suoi, apparsi un po’ in difficoltà soprattutto nella gestione delle battaglie sotto canestro. La Dinamo ha continuato a martellare sul punto debole di Bologna in questa gara e grazie allo sporco lavoro di Diop nel pitturato e le penetrazioni di Robinson a 2’30” dal maxi intervallo si è portata sul 36-28. Coach Scariolo non è riuscito ad arginare e a trovare la quadra per domare il dominio nell’area dei biancoblù che, con i liberi messi a segno da Nikolic, sono tornati negli spogliatoi sul +8 (40-32).
A muovere il tabellino nella ripresa è stata per prima la Virtus che, con i liberi di Mannion e la tripla di Pajola, ha messo a segno un parziale di 0-5 (40-37). La Dinamo ha risposto subito con Bendzius e Jones (rimasto fuori per tutto il secondo parziale) e ha permesso così ai biancoblù di mantenere sempre il vantaggio, nonostante la tripla messa a segno da Lundberg qualche possesso più tardi (44-40). I sassaresi nella ripresa sono apparsi un po’ confusi soprattutto in fase offensiva con qualche pallone perso in maniera ingenua. Coach Bucchi ha cercato di correre subito ai ripari chiamando un time-out a 6′ dallo scadere. Di rientro dal minuto di pausa Kruslin ha subito messo la sua firma con una tripla che ha riportato i biancoblù a due possessi di distanza (47-42). Cordiner si è preso sulle spalle la Virtus e, con una tripla prima e un gioco da 3 conquistato e realizzato poi, ha riportato Bologna avanti di un punto (49-50). I biancoblù nel terzo quarto sono andati in difficoltà, il poco cinismo davanti ha vanificato quanto di buono era stato fatto fino a quel momento. Coach Bucchi è andato su tutte le furie, ha chiamato il time-out e ha spronato con grinta i suoi per cercare di rimettere sulla giusta strada la partita. Nel finale il palazzetto, grazie alla schiacciata di pura potenza di Diop, è esploso con coach Bucchi primo tra tutti ad animare la folla per dare la carica ai suoi giocatori apparsi in difficoltà. Il terzo periodo è terminato con Bologna avanti di 4 sul 51-55. Nei primi minuti dell’ultimo quarto la Dinamo ha ripreso a essere dominante sotto canestro prima con Diop e poi con Onuaku riuscendo a riportare i biancoblù a un solo punto di distanza da Bologna (56-57). Le V nere però questa volta si sono fatte trascinare da Belinelli che, dopo alcuni errori a canestro e una partita non brillante, quando c’è stato da essere decisivi ha fatto valere la sua esperienza (58-65). La tripla di Gentile in risposta a quella di Belinelli ha dato la scossa e nel finale ai biancoblù per provare a rimontare una gara che per i primi due quarti è stata in mano dei sassaresi. Un terzo tempo da dimenticare dei sassaresi ha permesso a Bologna di riuscire ad avere la meglio sugli uomini di Piero Bucchi per 69-74.
TABELLINO
Dinamo Sassari-Virtus Bologna 69-74
Dinamo Sassari: Jones 12, Robinson 4, Kruslin 6, Gandini, Devecchi, Chessa, Bendzius 7, Gentile 5, Raspino, Diop 16, Onuaku 12, Nikolic 7
Allenatore: Piero Bucchi
Virtus Bologna: Cordiner 15, Mannion 9, Belinelli 12, Pajola 4, Bako 2, Ruzzier, Jaiteh 10, Lundberg 7, Hackett 2, Camara 1, Weems 6, Ojeleye 6
Allenatore: Sergio Scariolo
Andrea Olmeo














