La nuova avventura di Claudio Ranieri sulla panchina della Roma è stata al centro della scena mediatica durante la sosta per le nazionali. Non solo per la situazione della società giallorossa, con il terzo allenatore stagionale dopo Daniele De Rossi e Ivan Juric, ma anche per il cambio di rotta dell’ex condottiero rossoblù che, dopo aver dichiarato in seguito all’addio alla Sardegna che il Cagliari sarebbe stata la sua ultima squadra di club, ha accolto la richiesta della Roma di tornare sui propri passi e accettare la proposta dei Friedkin. A chiarire ancora di più la scelta di Sir Claudio arrivano le parole del procuratore Pietro Chiodi, uomo di fiducia di Ranieri e che lo ha affiancato nella trattativa per il ritorno nella Capitale.
Sulla scelta
“Cosa lo ha spinto a tornare? Lui diceva che sarebbe tornato in pista soltanto per il Cagliari, la Roma o per una nazionale, ma alla Roma in particolare non avrebbe mai detto no. In questo periodo ha rifiutato tante altre offerte, all’estero e in Italia. Il primo contatto c’è stato il lunedì dopo la partita persa contro il Bologna. Ci siamo visti a Roma con Ghisolfi (diesse giallorosso, ndr), con il quale si sono create le condizioni per andare a Londra. C’è stata subito sintonia sin dall’incontro con il diesse, è stata trovata subito l’intesa. Subito dopo siamo partiti per Londra e con noi c’era anche la moglie di Claudio, Rosanna. Con i Friedkin c’è stata subito empatia, loro lo conoscevano già per la sua storia”.
Futuro
“Claudio ha avuto anche un contratto di due anni da senior technical manager: sarà consulente della proprietà per tutte le questioni sportive del club. Tutti a Roma aspettavano la sua normalità, sono passati dallo Special One al Normal One. Non è stata una trattativa complicata, Claudio è molto carico, entusiasta. Sono convinto che i Friedkin insieme a lui riusciranno a togliersi grandi soddisfazioni”.
La Redazione