Lunga intervista al centravanti parmigiano di proprietà dei rossoblù, quest’anno in prestito ai lariani tra i cadetti, di cui vi proponiamo un estratto.
Fin qui Alberto Cerri è stato tra i migliori nella prima parte di stagione del neopromosso Como, con 15 presenze corredate da 5 reti e 3 assist, ma sa bene che il suo cartellino è ancora di proprietà del Cagliari. Il centravanti ex Parma e Spal si è raccontato ai microfoni del portale Gianlucadimarzio.com, descrivendo la sua esperienza fin qui sulle rive del Lario: “Sto vivendo una buona stagione, sono abbastanza contento ma so che devo e posso dare di più, soprattutto nella fase realizzativa. Io a Como sto benissimo. Ci sono le premesse per far bene. Abbiamo iniziato con diverse difficoltà nella fase di adattamento al campionato, ma ci siamo ripresi e abbiamo iniziato a dimostrare il nostro valore. Siamo a metà stagione, dobbiamo cercare di migliorarci”. Il rapporto con gli ex compagni è costante, nonostante la lontananza: “Li sento spesso. Ho scritto a Pavoletti, gli ho fatto i complimenti per il gol e mi sono rassicurato sulle sue condizioni. Son partiti male, ma si stanno riprendendo. Speriamo che riescano a centrare la salvezza in maniera più tranquilla dello scorso anno. Le possibilità ci sono”.
Su Joao Pedro in azzurro
Cerri ha detto la sua anche sulla possibile convocazione in azzurro di Joao Pedro, suo ex compagno a Cagliari: “Joao è uno di quelli che sento più spesso. È un giocatore fantastico. Ho avuto la fortuna di vedere da vicino la sua crescita, una crescita esponenziale. Ora è diventato una macchina da gol, è carismatico e si prende le responsabilità. Io lo terrei tanto in considerazione. Poi ovvio, non entro in merito di chiamata o non chiamata. Non è facile. Potrebbe star benissimo nella rosa di Roberto Mancini”.
Il futuro
Sul suo futuro, Cerri non prende una posizione, anche se fa capire come non gli dispiacerebbe restare a Como: “Il mio futuro? Non lo so. Io sono un calciatore del Cagliari, ho anni di contratto lì. Non ne abbiamo parlato e non saprei dare una risposta. Qualora ci fossero le condizioni ideali, per me ci sarebbe apertura per restare al Como. Toccherà alle due società parlarne”.
La Redazione