Le dichiarazioni del direttore sportivo del Cagliari ai microfoni di Radio Sportiva.
Così Marcello Carli: “Chi fa questo lavoro e non vuole pressioni credo che abbia sbagliato qualcosa. Abbiamo subito più pressioni l’anno scorso nel momento più difficile della stagione, bravi il mister ed i giocatori a compattarsi per andare avanti. Non ci aspettavamo di essere dove siamo, sarebbe da sciocchi e presuntuosi affermare il contrario. Dobbiamo viverla serenamente, senza tanti discorsi. I punti li abbiamo fatti sul campo, ce li siamo meritati”
Sul gruppo: “Abbiamo un gruppo forte, anche chi gioca meno si allena a 1000 all’ora, tenendo la qualità alta, la nostra forza è questa: un gruppo che si allena a ritmi straordinari e anche chi gioca poco lo fa al massimo. Poi è facile fare i nomi di Nainggolan o Rog, ma sono tutti così”.
“Maran? La qualità del mister l’ho vista l’anno scorso, quando abbiamo passato un periodo ad allenarci in undici. In Serie B è andato l’Empoli e forse non lo meritava per il gioco mostrato. La Serie A sta diventando complicatissima, Maran è bravo perché risolve problemi: ha cambiato modo di giocare, adattando il modulo ai giocatori che abbiamo. Gli infortuni di Cragno e Pavoletti sono stati una mazzata devastante per noi, due ragazzi straordinari e giocatori fantastici”.
“Il caso Nandez? La situazione non è rientrata perché non è mai uscita, ci abbiamo anche scherzato su. Un caso sul niente? Ma non lo so, magari il procuratore avrà fatto qualche dichiarazione in Argentina che poi è stata presa ed estrapolata, non lo so cos’è successo. Io so che si è sempre allenato a duemila, non ha fatto vacanze: sul suo ambientamento eravamo sereni, se giochi titolare nel Boca non hai problemi. Può ancora migliorare tanto, specie tatticamente, visto che è un ragazzo istintivo e generoso, a volte va incanalato in un discorso di squadra. Sta facendo bene, ha l’atteggiamento giusto. Nella settimana in cui c’erano problemi, ha offerto un pranzo spettacolare a tutti con Simeone: siamo stati tutti insieme, sinceramente non abbiamo detto niente perché è inutile alimentare un problema che tanto non c’è. Sta facendo quel che deve fare, ha ancora margini importanti di crescita”.