“Il mercato di gennaio è un terno al lotto”. A parlare è Claudio Ranieri, con il tecnico del Cagliari che a pochi giorni dalla chiusura delle trattative invernali, e all’anti-vigilia della sfida di Serie B alla Spal alla Unipol Domus, ha spiegato senza troppi giri di parole quelle che sono le difficoltà del club rossoblù nell’operazione rinforzi con vista sull’impresa rimonta verso la Serie A. Comprare sì, ma con un occhio attento agli equilibri (di campo ed economici), ai bisogni del momento e anche alla progettazione del futuro.
Strategie
Dopo il primo acquisto sulla fascia con Azzi dal Modena, e i saluti di Carboni e Pereiro, il Cagliari sembrava porsi due obiettivi, un difensore centrale e un rinforzo per la mediana. La necessità nel reparto arretrata è rimasta, mentre l’infortunio alla caviglia per Pavoletti, e la volontà di sir Claudio di utilizzare con costanza due punte di peso, invece negli ultimi giorni ha spostato la ricerca verso una punta di ruolo che possa agire come vice e come alternativa al bomber livornese. Mettendo in secondo piano, ma non chiudendo, i discorsi sul centrocampo. Specie in attesa di altre uscite. Ma qual è il profilo richiesto da Ranieri e cercato dal direttore sportivo Nereo Bonato per il reparto avanzato del Cagliari? L’identikit ideale è quello di un calciatore con esperienza tra Serie A e Serie B, ma abbastanza giovane per essere una pedina futuribile o una potenziale vendita di successo nelle stagioni a venire. In più serve un centravanti che possa cantare e portare la croce, tradotto sia far salire i compagni in manovra, ma anche far sentire il proprio peso nell’attacco all’area di rigore. Un mini-Pavo in poche parole, e dunque gioco-forza serve una punta strutturata anche a livello atletico e fisico.
Idea
Sono tanti i profili sulla lista che Bonato, tra club di Serie A e Serie B, sta sondando e seguendo in queste ore, tra questi però in cima c’è quel Roberto Piccoli finito già in passato nei radar della società di Tommaso Giulini nel mercato. Classe 2001 di un metro e novanta, il giocatore scuola Atalanta ha trovato poco spazio quest’anno al Verona in Serie A. Con i gialloblù che hanno preso in considerazione l’interruzione anticipata del prestito. Per lui appena 6 presenze nel campionato in corso, più una in Coppa Italia. Per uno degli attaccanti azzurri più impattanti nelle ultime annate di Primavera 1 sono invece 6 le reti in 46 presenze totali in massima serie. Categoria che il calciatore non vorrebbe perdere e dove ha diversi estimatori e anche diversi corteggiatori già da questo gennaio (Empoli, in pole), ma la voglia di giocare con continuità e l’ambizione del progetto Cagliari con Ranieri hanno comunque acceso qualche lampadina nella volontà del giocatore e del suo entourage. Un braccio di ferro però complicato al momento, con la trattativa per arrivare a Piccoli come vice Pavoletti che per i rossoblù sembra in salita. Considerando anche la formula e la ferma volontà dell’Atalanta di non fare sconti sul giocatore (contratto fino al 2025). Con il poco tempo da qui alla chiusura del mercato che non aiuta. A confermare le difficoltà sull’affare è lo stesso entourage del giocatore che però non chiude al contatto tra le parti. Insomma, Bonato è alla caccia di un vice-Pavo. L’identikit porta a Piccoli, qualora non dovesse essere lui verranno per lo meno confermate le caratteristiche. Futuribile, di fisico e con già un po’ di esperienza in A o in B. Così hanno chiesto Ranieri e il club.
Roberto Pinna