Un ritiro che doveva portare consiglio, ma che rischia di portare scompiglio. Il patron Tommaso Giulini, come annunciato dallo stesso club rossoblù, dovrebbe disertare nelle prossime ore la Unipol Domus in vista della sfida all’Atalanta per il Cagliari di Mazzarri. Un evento non nuovo in epoca recente, con il presidente già assente in diverse gare, sia in casa che in trasferta, della squadra isolana.
Confronto
Un Giulini scottato e deluso dalle prestazioni della squadra in campo, dal rendimento dei singoli e anche dalle contestazioni arrivate a più riprese dai tifosi allo stadio. Il numero uno della società sarda ha avuto un confronto duro nelle scorse ore all’interno del ritiro nel centro sportivo di Asseminello con i propri calciatori. In quello che doveva essere un incontro risolutore per far venire al pettine tutti i nodi e provare a rialzarsi in Serie A dal fondo della classifica. Ma i toni sono stati forti e il dialogo è parso più vicino a uno strappo tra dirigenza e spogliatoio. Il patron vuole mettere spalle al muro un gruppo ultimo in classifica e si aspetta una reazione forte. Da capire però se dopo questi mesi complicati e fatti di diversi tira e molla tra lo spogliatoio e il club, anche e soprattutto fuori dal campo, i giocatori vorranno remare o meno tutti verso la stessa direzione. Un clima infuocato che ha caratterizzato l’avvicinamento all’Atalanta e che sicuramente, in positivo o in negativo, avrà degli effetti sulla sfida della Unipol Domus.
Addio
Tra i primi dettagli di quella che si potrebbe annunciare come una diaspora nel mercato invernale da Cagliari, visti i contrasti tra alcuni giocatori e il club, c’è la risoluzione per il contratto di Farias. Il giocatore brasiliano ha già accordato la sua uscita dai rossoblù con le carte che diventeranno ufficiali da dicembre, quando il classe ‘90 cercherà una nuova avventura lontano dalla Sardegna. Un Giulini deluso, che si guarda intorno e che non le manda a dire ai giocatori, da una parte. Dall’altra uno spogliatoio che si aspettava sicuramente un contesto diverso dal club dopo la salvezza in rimonta dell’anno passato. Nel mezzo una piazza appesantita dalle continue brutte prestazioni e dalla difficoltà nel capire il progetto rossoblù a lungo termine. Questo è il contesto non idilliaco, per usare un eufemismo, che ha davanti Mazzarri. Con la gara contro l’Atalanta che, soprattutto per ragioni extra-campo, sembra un all-in da vincere o morire per la storia di questa squadra.
Roberto Pinna