Una presentazione con citazione cinematografica. Un film che è rimasto sullo schermo, senza passare alla realtà del campo. La ricerca di una condizione fisica migliore che è diventata un continuo rincorrere senza mai raggiungere l’obiettivo. Nonostante la parentesi genovese avesse dato segnali positivi.
Alter ego
Mamma ho perso l’aereo è diventato quasi un annuncio profetico. Perché il giocatore atterrato in Sardegna appare lontano parente del Kevin Strootman visto con la maglia del Genoa la scorsa stagione. Non solo quindi del centrocampista del periodo giallorosso, prima degli infortuni che ne hanno segnato la carriera, ma anche della versione aggiornata che aveva comunque fatto vedere buone prestazioni all’ombra della Lanterna. La lavatrice capace di pulire palloni e consegnarli freschi ai compagni di reparto non ha dato quanto sperato dal Cagliari. E il tempo scorre fino ad avvicinarsi al conto alla rovescia definitivo. Anche dopo l’ultima sosta, utile nelle idee sia di Strootman che di Mazzarri per diventare finalmente fondamentale, le gare portate in dote dall’olandese sono state lontane dalla sufficienza. A Bologna come contro l’Atalanta, vittima della velocità e dell’intensità degli avversari che ne hanno messo a nudo le difficoltà fisiche.
Amico fragile
Conto alla rovescia, si è detto. D’altronde l’ingaggio pagato dal Cagliari, pur se parziale, non è poca cosa. L’affare con il Marsiglia, un prestito annuale con opzione sulla seconda stagione, parla di uno stipendio a carico dei francesi per il 70%, mentre il restante 30% esce dalle casse del club rossoblù. Facendo i conti della serva il Cagliari contribuisce per circa un 1 milione e 300mila euro, centesimo più centesimo meno. Troppo per quanto messo in campo da Strootman, non di certo l’unico ad aver deluso. Senza dimenticare che il centrocampista di Ridderkerk era arrivato in Sardegna con la speranza di ritrovare il suo amico dei tempi di Roma. “Sono molto contento, ho parlato con Nainggolan, sarà comunque un piacere tornare a giocare con lui“, e, più tardi, “è stato lui a chiamarmi per farmi venire qui”. Piacere che, com’è noto, non è passato dal desiderio alla realtà incidendo forse anche sull’umore del giocatore.
Non solo suggestioni
Il futuro è così diventato un punto interrogativo. Con gennaio che si avvicina si avvicina anche la possibilità, concreta, che Strootman e il Cagliari si salutino in anticipo. Una risoluzione anticipata del prestito, il ritorno a Marsiglia solo di passaggio per poi volare altrove con in prima fila la soluzione Stati Uniti. Discorsi aperti in un tavolo a tre che vedono coinvolti il giocatore olandese e le due società, l’OM detentore del cartellino e quella rossoblù. Un risparmio che darebbe linfa per andare poi alla caccia del sostituto, regalando così a Mazzarri un elemento più funzionale atleticamente alle sue necessità in mezzo al campo. Strootman potrebbe così salire nuovamente sull’aereo e, chissà, ritrovare in MLS quel giocatore che si è perso tra difficoltà fisiche e una squadra che non gira come anche lui immaginava.
Matteo Zizola