L’allenatore del Cagliari, Claudio Ranieri, ha parlato ai microfoni di DAZN a margine della sconfitta casalinga per 2-1 contro il Torino. Queste le sue dichiarazioni.
Sulla gara
“Se prevale l’orgoglio di giocarcela fino alla fine o il sentimento di entrare da subito in partita? Questa non è una novità , questo lo diciamo tutte le volte che scendiamo in campo e oggi c’era un motivo ancora più forte per farlo. Purtroppo, invece, ci capita che dobbiamo prendere il primo gol per poi reagire. Siamo partiti timorosi, impauriti, non ci facevamo vedere e poi, preso il primo gol, abbiamo avuto una buona reazione perché abbiamo avuto due palle gol che potevamo sfruttare con più tranquillità e serenità . È chiaro che poi, alla fine, abbiamo incassato il primo e il secondo gol. Se non ricordo male abbiamo fatto 25 tiri, di cui 16 verso la porta e purtroppo capita questo. Per cui mi dispiace per questa partenza a rilento perché vogliamo entrare in campo e spingere subito sull’acceleratore però, evidentemente, un conto è dirlo e un conto è farlo. Però mi devo accontentare e stimolare i ragazzi perché fino all’ultimo hanno avuto un carattere d’oro e hanno l’orgoglio dei sardi che non mollano mai. Alla squadra ho detto che abbiamo regalato il primo tempo però questa è una squadra che non vuole mollare e dobbiamo continuare così”.
Sulle scelte tattiche
“Dalla partenza a specchio allo schieramento a quattro nel secondo tempo? Ero partito così perché nella gara d’andata, anche con altri giocatori là davanti, avevamo fatto veramente un’ottima partita e speravo di ripetere quello che avevamo fatto nel girone d’andata. Così non è stato. Ho visto che trovavano sempre l’uomo libero in mezzo al campo perché facevano ruotare la palla molto velocemente e trovavano sempre l’imbucata facile. Per questo allora ho deciso di metterci con un 4-3-1-2 mettendo un’altra punta come Pavoletti insieme a Petagna e con Viola a fare da raccordo e le cose sono andate meglio. Peccato, ci abbiamo provato fino in fondo per pareggiare la partita e non ci siamo riusciti. Questo è quello che sappiamo fare, dobbiamo migliorarci, non dobbiamo prendere questi gol sciocchi perché per me i due gol sono stati su due buone azioni loro però sono state fin troppo facili per loro”.
Su Viola
“La mia riflessione su Viola è che sta giocando sempre. Volevo dargli, perlomeno, un tempo di riposo perché mi sembrava giusto e doveroso. A parte il gol ha fatto veramente un’ottima partita nel secondo tempo”.
Sulle tre punte in simultanea
“Come hanno giocato le tre punte con Viola a sostegno? Si sono sacrificati tutti e tre ma questo lo puoi fare quando stai perdendo. Non puoi iniziare una partita con la forza della disperazione con tre punte là davanti e un trequartista. Mi sembra un po’ troppo”.
Sulla serata dedicata a Riva
“La serata dedicata a Riva? Mi ha emozionato tutto. La mancanza di Riva è forte. Anche se non lo vedevamo mai, ma sapendo che lui era a Cagliari, ci sentivamo protetti. Adesso siamo noi che dobbiamo essere rappresentanti della Sardegna, che è una bella cosa. L’atmosfera di oggi? Lo stadio era meraviglioso, abbiamo dei tifosi d’oro”.
La Redazione














