L’ultimo giorno di calciomercato regala spesso dei retroscena. Trattative che rallentano improvvisamente, acquisti e cessioni prima impostati e poi bloccati nel giro di poche ore. Il regno dei desideri inespressi, pronti ad avversarsi, ma che restano tali dopo la fatidica chiusura delle porte.
Alti e bassi
Il Cagliari si è presentato ai nastri di partenza delle ultime ore di trattative con alcuni esuberi da piazzare. Diego Farias, Damir Ceter, Christian Oliva, giocatori sul punto di lasciare la Sardegna e poi rimasti nella rosa a disposizione di Semplici. Soprattutto il mediano uruguaiano è stato protagonista di una giornata frenetica che dietro le quinte racconta di una cessione provata su più fronti. L’altalena dell’esperienza di Oliva a Cagliari ha scritto così un altro capitolo. Da oggetto misterioso appena arrivato dal Nacional Montevideo – ma con il cartellino di proprietà del Boston River – ad alternativa di affidamento e protagonista positivo nelle vittorie di Napoli e Bergamo con Maran alla guida, fino all’oblio con al timone prima Di Francesco e poi Semplici e il conseguente prestito infruttuoso di Valencia. Un’estate con le valigie pronte, eppure Oliva ora dovrà disfarle e provare a giocarsi le sue carte da qui al mercato di gennaio.
Intrigo messicano
A metà agosto l’offerta ufficiale del Talleres, 750mila euro per il cartellino dell’uruguaiano e sul piatto un ingaggio da 250mila euro più bonus per 4 stagioni e mezza. L’idea, sia del club argentino che del giocatore, era quella del ritorno in Sud America per poi mettersi in mostra per il mercato della MLS e del Messico, idea naufragata di fronte al rifiuto dell’offerta da parte del Cagliari. E il Messico è tornato protagonista in pieno pomeriggio, quando la società rossoblù era a caccia della punta che potesse rimpiazzare quel Simeone partito verso Verona. Oliva parte di uno scambio – più conguaglio da parte del Cagliari – con il Pumas UNAM, club di Città del Messico che disputa la Liga MX. Da una parte il mediano rossoblù, il viaggio inverso per l’attaccante argentino classe ’94 Juan Ignacio Dinenno, cresciuto nel Racing Club di Avallaneda e con esperienza anche in Ecuador e in Colombia. Trattativa che sembrava essere arrivata a buon punto, finché le richieste di Oliva non hanno fatto saltare il banco. Non solo per l’ingaggio, ma soprattutto per la buonuscita che il classe ’96 di Ciudad del Plata avrebbe preteso dal Cagliari.
Nulla di fatto
Non solo argentini e messicani, ma nelle pieghe dell’ultima giornata di calciomercato anche dal Portogallo è arrivata una richiesta per Oliva. Lo Sporting Lisbona, campione in carica del campionato lusitano e partecipante alla prossima Champions League, avrebbe sondato il terreno per arrivare al mediano rossoblù. Anche in questo caso, però, dalle parole non si è passati ai fatti anche per una mera questione di incastri. La cessione di Oliva, infatti, non è stata agevolata dall’entourage del giocatore che condivide l’agente con Nahitan Nández. La querelle relativa al León ha di fatto bloccato l’uscita del connazionale, sulla stessa falsariga di quanto avvenuto per il passaggio di Radu Dragusin alla Sampdoria dopo essere stato vicinissimo all’arrivo in Sardegna. Per Oliva a questo punto restano due opzioni, la prima – e più probabile – quella di restare a disposizione di Semplici almeno fino a gennaio, la seconda di guardare al mercato turco che resterà aperto ancora fino all’8 settembre.
Matteo Zizola