Conferenza stampa della vigilia per Davide Nicola che ha parlato in conferenza stampa in vista della partita del Cagliari contro il Venezia della 17ª giornata di Serie A.
le dichiarazioni di Davide Nicola a cura di Matteo Porcu
TERMINA LA CONFERENZA STAMPA
Sulle scelte di centrocampo.
“Faccio fatica a pensare che nella vita ci siano delle scelte definitive. Ci sono partite in cui le caratteristiche di alcuni giocatori sono più funzionali. Il centrocampo contro l’Atalanta con Makoumbou-Adopo-Deiola non è una scelta definitiva, ma potremmo rivederli insieme. Deve essere chiara un cosa, voglio un Cagliari che sia qui e ora. I ragazzi devono imparare a gestire alcuni livelli emotivi, alcune partite vengono considerate più importanti di altre, questo per me è un errore. Se avessi seguito questo modo di fare sarei sempre retrocesso. Andiamo a Venezia sapendo che è una squadra alla pari delle altre, non dobbiamo guardare la classifica. I risultati si conquistano in ogni singola partita”.
L’eredità della partita di Coppa Italia
“Sono competizioni differenti, ma dal punto di vista della personalità mi è piaciuta più la partita con la Juventus rispetto a quella prima in campionato. Fare gol dopo 40″ avrebbe cambiato la partita, ma è stato bravo anche l’avversario a non subire la rete, non parlo di errore nostro. Dal 2-0 in poi la lezione che dobbiamo apprendere è il fatto che bisogna capire che si possa correre qualche rischio in più per capire che le partite non sono mai chiuse. Non possiamo mai mollare, dobbiamo tenere sempre il livello giusto di energia, ma riconoscendo che la perdità di equilibri possa regalare qualcosa in più all’avversario”.
Sull’impatto fisico e l’aggressività
“Alleniamo i giocatori a riconoscere le situazioni di gioco, ma bisogna considerare che le regole e la velocità del gioco sono cambiate negli anni. Bisogna anche allenare lo stato emotivo, in occasione magari di mancati fischi. In allenamento cerco di far vivere anche queste situazioni. Penso che il Cagliari sia aggressivo, il Venezia lo è altrettanto dalla pressione del portiere: sanno fare densità e ripartire, la differenza la farà la capacità di restare in partita e mantenere lucidità fino alla fine. Le partite variano di quarto d’ora in quarto d’ora per episodi, dobbiamo essere riflessivi e distaccati, senza perdere di vista l’aggressività”.
Sulle insidie di affrontare l’ultima classifica
“Considerare la classifica ora lascia il tempo che trova. C’è poca distanza tra le squadre in questo momento, è davvero tutto relativo. Devi analizzare la tua squadra, trovare le soluzioni per innalzare la qualità del gioco e migliorare sulle caratteristiche degli avversari. Affrontiamo una squadra che non è inferiore alle altre. Questo è un campionato che è uno dei più competitivi nella parte bassa, quindi potrebbero esserci sorprese. Sarà una stagione dura fino alla fine”.
Firmerebbe per giocare male e vincere?
“Diventa illogico rispondere. Per me le squadre che giocano male a lungo andare perdono. Sono convinto che per arrivare a un obiettivo devi scegliere una strada. Sono per esprimere noi stessi, dobbiamo migliorare nella precisione e nella nostra qualità, cosa che si migliora con il tempo e con la condizione. Il processo di crescita della squadra porta a questo, quindi chi gioca male non vince. Noi pensiamo al Cagliari, il fatto di avere scelto di essere propositivi possa accrescere la consapevolezza del giocatore”.
L’adattamento alle altre squadre
“Penso che non ci si adatti mai all’avversario ma alle loro uscite, per essere più aggressivi. Dipende dallo sviluppo del gioco avversario se preferire attendere o essere aggressivi. Tutte le squadre modificano la costruzione del gioco perché è più difficile da leggere, dobbiamo avere le giuste qualità nei tempi di gioco e del passaggio. Non è una questione di adattamento, ma di sorprendere rispetto al gioco dell’avversario”
Buone prestazioni, pochi punti
“Non mi faccio un film in testa sul fatto che arriva ora il Venezia. Guardo al fatto che se giochiamo in un certo modo possiamo essere competitivi e diventare più abili a capire le nostre potenzialità. Dobbiamo concretizzare quello che costruiamo, per me è il percorso è questo e il resto sono energie inutili. Sono convinto che questi ragazzi in cui credo ciecamente possano lottare per i nostri obiettivi. Il nostro obiettivo non finisce oggi e dura tanto tempo, dobbiamo trovare forza ed equilibrio per ottenerlo”.
Sul momento
“Secondo me non ha senso proiettarci tanto nel futuro. Conta solo la partita che dobbiamo affrontare ora. Non so se siano tanti o pochi 14 punti, so solo che questa squadra sta giocando in un certo modo, si sta divertendo e sta divertendo, ma abbiamo margini di miglioramento per altri versi. Non ci dobbiamo mai accontentare, dobbiamo vivere ogni singola settimana come se fosse l’ultima. Il campionato non finisce tra tre partite, dobbiamo considerare solo il fatto che una partita ti possa fare un passo o tre in avanti”
Sul ritiro
“Una decisione condivisa. Abbiamo avuto una trasferta in settimana, si trattava di dormire una notte qua e riposare al meglio e fare qualcosa che ci potesse servire. Questa è stata un’interpretazione libera dei ragazzi che a me personalmente piace e che indica ancora una volta quanto ci tengano”
Sull’infermeria e il Venezia-Cagliari di due anni fa
Sarà assente solo Luvumbo, il resto della rosa è a disposizione. Non mi interessa parlare della partita di due anni fa, è un’altra gestione. Mancano tre partite alla fine del girone di andata, faremo le nostre valutazioni alla sua conclusione.
VIA ALLA CONFERENZA
12.18 – Qualche minuto di ritardo per l’inizio della conferenza, con la squadra che ha terminato da pochi minuti l’allenamento di rifinitura.
12.13 – In casa Venezia da segnalare il grave infortunio di Svoboda che ha rimediato la rottura del crociato. Di Francesco costretto ad altre scelte in difesa, con Altare, altro ex della gara, e Candela (visto in Sardegna con la maglia dell’Olbia) che si giocheranno una maglia da titolare
12.08 – Tanti i temi della conferenza: dalla scelta di squadra del ritiro anticipato alle insidie della partita contro la squadra di Di Francesco, ex della gara.
12.01 – Rossoblù reduci da tre sconfitte consecutive se si conta anche la partita di Coppa Italia contro la Juventus di martedì che sono scivolati al terzultimo posto in classifica dopo il ko con l’Atalanta e le vittorie di Lecce, Verona e Como dello scorso turno.
11.55 – Ultimi precedenti decisamente non banali tra Venezia e Cagliari, con l’ultima gara valida per i playoff di Serie B e con il quart’ultimo terminato 0-0 che significò retrocessione per i rossoblù. Un bilancio negativo per il Cagliari, la squadra contro cui il Venezia ha disputato più partite casalinghe senza mai perdere in Serie A: due vittorie e due pareggi in quattro match interni. Qui gli altri numeri della gara
11.52 – Squadra in ritiro sin da ieri ad Asseminello in vista della delicata sfida del Penzo: una scelta presa dai giocatori che vogliono compattarsi ancora di più per non sbagliare la partita contro il Venezia.
11.50 – Buongiorno amiche e amici di Centotrentuno, pronti per riportarvi le parole di Davide Nicola prima di Venezia-Cagliari, valida per la 17ª giornata di Serie A.