Al termine della sfida persa per 0-4 contro il Napoli, il tecnico del Cagliari Davide Nicola è intervenuto in conferenza stampa per commentare la prestazione dei suoi giocatori in occasione del match della Unipol Domus. Di seguito le sue parole.
Sulla gara
“La sconfitta pesa solo perché perdere non piace a nessuno. Ciò che è importante è considerare il filo conduttore di questi mesi e sto vedendo una squadra che sta seguendo la linea giusta. Oggi i ragazzi hanno dato tutto, il risultato racconta una partita diversa. Questo mi secca, perché per 65 minuti abbiamo fatto ciò che dovevamo. Sapevamo dell’importanza della partita e all’inizio eravamo un po’ contratti nello sviluppo perché affrontavamo una squadra importante. Nella seconda parte del primo tempo e fino al 2-0 meritavamo di raggiungere il pareggio, questo ci avrebbe permesso di trovare nuova verve e maggiore coraggio. La parte della gara che, nel processo di crescita, mi interessa di più è stata quando abbiamo subito il raddoppio. Non voglio vedere una squadra che si abbatte, voglio un gruppo che non molla mai e che rimane sempre convinto e concentrato. Sul 2-0 a sfavore non è semplice per nessuno e in questo dobbiamo crescere sotto questo punto di vista, ma anche nel capire determinate letture nei vari momenti di gioco. Abbiamo preso due gol evitabili, ma di fronte avevamo il Napoli non dimentichiamoci questo. Preoccupato? Non lo sono, perché dovrei esserlo. So quali sono le nostre qualità ma anche quello che è il livello del campionato. Sono occupato, non preoccupato, ma nel migliorare sempre di più e nello sviluppare il gioco che voglio vedere”.
Sul poco cinismo offensivo
“Questo problema emerge solo se lo vogliamo far emergere. Per i giocatori che ho sappiamo di avere un certo numero di gol, numero che voglio fortemente migliorare. Sia per la nostra proposta di gioco, ma anche per l’atteggiamento coraggioso che in difesa voglio per la mia squadra. Il Cagliari deve essere competitivo, noi lo stiamo dimostrando ma ancora non stiamo dimostrando di sfruttare le varie occasioni che ci capitano. A me quello che interessa ora e che ho detto ai ragazzi, è vedere che nessuno si abbatte. Se si crede in una cosa non bisogna mai mollare. So che con la mia idea di gioco troveremo difficoltà, noi stiamo dimostrando la nostra identità e al momento non è ancora equilibrata al punto giusto per tramutare quanto si produce in punti. Però sono soddisfatto perché oggi hanno dato tutto. Volevamo regalare delle gioie ai nostri tifosi. Se avessimo segnato il gol dell’1-1 sarebbe stata una partita diversa. Però a me i sé e i ma non piacciono”.
Sulla scelta di andare sotto la curva al termine della gara
“Sotto la curva andremo sempre sia che le cose vadano bene sia che vadano male, questo è un esempio di coerenza. Per noi il pubblico è fondamentale e mi auguro che i tifosi capiscano che stiamo costruendo qualcosa di diverso e vorremo gratificarli. Non ci stiamo ancora riuscendo come vorremmo in termini di risultati, ma spero che vedano che stiamo dando tutto. Voglio un gruppo che non molla mai, che anche sul 2-0 o 3-0 continua a proporre la sua idea di gioco. Solo così cresceremo e miglioreremo”.
Su Gaetano
“Lo conoscete meglio di me, sono due settimane che lavoro con lui. È un giocatore che ha l’ultimo passaggio e il dribbling. Deve crescere di condizione, ha fatto solo due partite a luglio. Nell’ultimo periodo a Napoli non si è allenato granché e a Cagliari è arrivato durante la colazione nel giorno in cui abbiamo affrontato il Lecce. Noi dobbiamo portare in crescita i giocatori, ma non bastano gli allenamenti, la componente emotiva è fondamentale. Stessa cosa vale per Zortea e Makoumbou, è questo che permette ai giocatori di essere al meglio”.
Sulla prestazione a centrocampo
“I miei giocatori hanno accettato il tipo di pressione che dovevamo fare, sapevamo benissimo che loro avrebbero giocato maggiormente di prima. I difensori per 65 minuti hanno concesso molto poco a degli avversari che hanno un livello diverso. Abbiamo prodotto dei numeri importantissimi, poi nel nostro lavoro conta il risultato, ma chi sa di calcio si guarda anche la partita”.
La Redazione