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Cagliari, Nández e non solo: i recuperi come speranza per la salvezza

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Trovare delle note positive dopo l’1-0 rimediato dal Cagliari nel trentaquattresimo turno della Serie A nello scontro diretto per la salvezza di Marassi contro il Genoa è un esercizio di stile non da poco, però c’è un aspetto evidenziato dalla gara del Ferraris dal quale i rossoblù possono ripartire per cercare una nuova, ennesima, impresa per la permanenza in massima serie.

Infermeria vuota

La settimana che ha portato alla sfida in Liguria ha visto il progressivo recupero di molti pezzi pregiati dall’infermeria rossoblù. Primo su tutti un Ceppitelli che ha trovato con costanza degli allenamenti con il gruppo e che a Marassi, nonostante un lungo periodo senza una partita da titolare, ha dato sicurezze e fiducia a un reparto che con lui in campo ha concesso una sola palla gol ai genoani (tiro fuori di Amiri nella prima frazione). Dopo un piccolo problema per una botta al piede, Mazzarri ha avuto ancora a disposizione negli allenamenti e nelle partitelle anche Marko Rog. Il croato sembra alla fine del rodaggio dopo il doppio infortunio al ginocchio e a Genova è entrato bene e con voglia, macchiando però la prova con una disattenzione sull’azione che ha portato alla rete-beffa nel finale di Badelj. La difesa oltre al già citato Ceppitelli ha visto i rientri di Goldaniga e Obert, che garantiranno maggiori alternative e opzioni anche a gara in corso in questo delicatissimo rush finale per la salvezza. Il reparto che grazie ai rientri dai box recupera più qualità è però il centrocampo che riabbraccia Strootman e Nandez, con l’uruguaiano che nel finale al Ferraris ha riassaggiato il campo che mancava dallo scorso 19 gennaio (Coppa Italia contro il Sassuolo) a causa di una lesione al legamento collaterale.

Fattore Leon

Tra tutti i recuperi quello che sicuramente più potrà condizionare il gioco e il carattere del Cagliari per questo caldissimo finale di stagione è quello di Nahitan Nandez. Tra mercato, malumori e altre scaramucce fuori dal campo l’ex Boca Juniors non è sicuramente il più facile dei profili da gestire per i rossoblù, ma sul terreno di gioco nessuno ha avuto mai niente da ridire sul rendimento e sull’applicazione del Leon. Gli 8 minuti di Genova rappresentano uno step importante per una rosa che sembra avere tanta necessità della garra, dei contrasti duri e della foga palla al piede di Nandez. Lui, Deiola, Marin, Rog, Grassi e le alternative Baselli e Strootman (che dovrà ancora recuperare il ritmo gara), formano una lista affollata per le tre maglie al centro del campo di Walter Mazzarri. Al momento Nandez sembra servire di più nei tre al centro del 3-5-2 del tecnico toscano, anche se l’opzione sostituto di Bellanova (parso un po’ con il freno a mano tirato), o a sinistra da adattato per prendere il posto di un Dalbert spesso colpevole nei momenti chiave, resta viva. In mezzo Nandez potrebbe prendere il posto di Deiola, che però resta il miglior marcatore a centrocampo dei sardi, con Grassi da filtro e Marin a fare da altra mezzala di costruzione e rottura sulla sinistra. Anche se il pieno recupero di Rog e la necessità di mettere in campo la massima qualità per il finale da salvezza potrebbe portare Mazzarri a dover ridisegnare il proprio centrocampo magari con Marin in mezzo, ruolo non apprezzato dal rumeno, e con Rog e Nandez di fianco. Ma non solo, resta viva l’alternativa 3-4-2-1 che Mazzarri tanto vorrebbe implementare in pianta stabile nei rossoblù come identità di gioco e non solo in alcune situazioni o in alcuni momenti delle sfide. In questo caso Bellanova e Dalbert potrebbero fare gli esterni con Marin e Nandez al centro e Rog alto insieme a Joao Pedro alle spalle del centravanti. D’altronde lo stesso tecnico ex Napoli e Inter, tra le altre, aveva parlato di un ruolo avanzato per Rog al momento del suo rientro tra i convocati poco meni di qualche settimana fa. Detto però in conclusione che in questo momento ai sardi riesce difficile fare a meno di un filtro come Grassi in mezzo al campo.

Roberto Pinna

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