Un vice allenatore di esperienza al fianco di Fabio Pisacane per la sua prima stagione in Serie A: il tecnico lavorerà a stretto contatto con il “secondo” Giacomo Murelli, storico vice di Stefano Pioli, che ha parlato per la prima volta ai canali ufficiali del club. Vi riportiamo le sue dichiarazioni.
Su Pisacane
“Mi unisce a Fabio Pisacane un rapporto di stima profonda, nato quand’era ancora un mio giocatore: da quella collaborazione è scattata un’empatia speciale. Quando si è presentata l’occasione di lavorare di nuovo insieme, il Mister mi ha chiesto disponibilità e non ho esitato. L’entusiasmo e la voglia di trasmettere le mie competenze sono alimentati dall’energia che ho trovato in questo staff e, più in generale, in tutto l’ambiente rossoblù: ci sono basi solide per fare bene”.
Prestagione
“Il ritiro è il momento cruciale della stagione. Serve per imprimere la nostra metodologia di lavoro, verificare subito la risposta dei giocatori e gettare le fondamenta del percorso che ci attende. Oggi gli staff sono più numerosi: ognuno ha un compito preciso, nulla viene lasciato al caso. Dal pre al post‑allenamento curiamo ogni dettaglio, perché sono i particolari a fare la differenza. Tutto questo si regge sul rispetto dei ruoli e sull’integrazione tra persone e professionalità, mettendoci l’uno a disposizione dell’altro”.
Su Cagliari
“Da avversario ho sempre ammirato la spinta totale che il pubblico sardo sa trasmettere alla squadra. Cagliari è un simbolo dell’Isola e della sua gente: indossare questa maglia significa assumersi una responsabilità enorme. L’unione fra squadra e tifosi è un patrimonio che va alimentato giorno dopo giorno, perché rappresenterà la nostra forza aggiuntiva”.
Obiettivo
“Il traguardo che mi pongo è semplice e ambizioso allo stesso tempo: vedere i nostri tifosi soddisfatti di ciò che facciamo in campo e del lavoro portato avanti quotidianamente. Se la gente sarà orgogliosa di noi, vorrà dire che avremo centrato la missione”.
Il ricordo di Davide Astori
“Di Davide conservo tutto nel cuore e nella mente (Murelli era vice di Pioli in quella Fiorentina ndr). Ricordo bene ogni momento del mio rapporto con lui e della sua storia con me e con il gruppo di lavoro di cui ho fatto parte. Tengo dentro di me il suo sorriso, il suo spirito collaborativo, la professionalità, era un capitano a tutti gli effetti”.
La Redazione














