Il nuovo allenatore del Cagliari Fabio Liverani dopo la conferenza stampa di presentazione della giornata di ieri, 27 giugno, si è raccontato anche ai microfoni del club rossoblù per descrivere emozioni e obiettivi di questa sua nuova avventura in Sardegna. Di seguito i temi affrontati dal tecnico romano.
Le emozioni
“Sono a Cagliari con grande entusiasmo, penso ci siano i presupposti per fare un campionato importante. Sicuramente sarà difficile e complicato ma vogliamo essere comunque protagonisti. Sono in una società che vuole essere competitiva. Saremo una squadra che avrà voglia di vincere, magari non le vinceremo tutte ma il concetto è quello di provarci. Questa è la mia idea di calcio e il Cagliari in Serie B deve fare questo. E dobbiamo farlo con una nostra identità. L’obiettivo ora sarà quello di trasformare un gruppo in una squadra”.
Costruzione del gruppo
“I nuovi giocatori porteranno entusiasmo e voglia, sanno che arrivano in una grande piazza e in un club che rappresenta un popolo intero. I vecchi dovranno cancellare le scorie dell’anno scorso e al tempo stesso trarne insegnamento. Se riusciamo a far coincidere questi ingredienti avremo un bel mix. Ho sempre voluto ripassare da allenatore nelle piazze dove avevo giocato, in questo senso Cagliari e la prima e la vivo come una responsabilità più grande ma è anche uno stimolo. Ho lasciato il rossoblù da ragazzo e ora sono il mister della prima squadra: è un’emozione particolare”.
Il prossimo campionato
“Sarà una Serie B difficile, ci sono le retrocesse che vorranno subito risalire, ci sono alcune società che l’anno scorso avevano potenzialità ma non hanno fatto il salto. Tipo Brescia, Benevento e Parma. In più sono salite dalla C piazze come Modena, Palermo e Bari ed è per questo che dico che ci sono almeno 8 squadre che possono puntare alla promozione ai nastri di partenza. Nel campionato capiremo chi sarà più bravo”.
Rivalsa
“Anche io come la società e come questa piazza ho voglia di rivalsa, e quando gli obiettivi sono in comune si possono fare grandi cose. Dal 3 luglio ci riuniamo ad Asseminello e dal 4 ci sarà il primo allenamento. E da lì dovremo dimostrare ogni giorno, i calciatori dovranno mettere tutto e io dovrò mettere la voglia per vincere sempre le partite. Il pubblico? Può darci una spinta enorme, è un popolo esigente ma che ti dà tutto. Noi con il lavoro vogliamo renderli orgogliosi. Non deve mai mancare lo spirito da battaglia nel mio Cagliari”.
La Redazione