Nella sua prima conferenza stampa dopo il ritorno in Sardegna Claudio Ranieri aveva citato il monologo di Al Pacino in Ogni Maledetta Domenica, i centimetri da percorrere uno a uno per raggiungere la gloria. Centimetri che possono essere la differenza tra il diventare eroe e il classico “what if”, come nei playoff per la promozione che il Cagliari ha superato grazie anche a loro, le traverse di Bonny a Parma e quella di Folorunsho a Bari a segnare al differenza tra sconforto e gioia. I centimetri che hanno voltato le spalle ad Andrea Petagna, ad esempio.
Permanenza
Minuto 96, l’Empoli chiuso a protezione del pareggio. Petagna lavora un pallone in area toscana, lo protegge, riesce a girarsi e scarica un diagonale deviato con il piede da Caprile. La sfera si alza e finisce di pochissimo alla sinistra del palo più lontano. Sarebbe potuto essere il primo gol in maglia rossoblù dell’attaccante ex Monza, un gol pesante in uno scontro diretto apparso stregato e che tale è rimasto. Così la casella delle reti è rimasta ancora a zero per il numero 32 del Cagliari, un solo assist – quello per Zappa contro il Genoa – e diversi problemi fisici a segnare i primi mesi in Sardegna. Arrivato con ben altre speranze, le difficoltà realizzative ne hanno messo in dubbio la permanenza per la seconda parte di stagione, con le voci di una possibile interruzione anticipata del prestito a fare capolino nelle ultime settimane. Ma, secondo quanto appreso dalla nostra redazione, Petagna vestirà la maglia rossoblù almeno fino a giugno, completando così il prestito annuale, con il club di Tommaso Giulini che valuterà a giugno se esercitare o meno il diritto di riscatto con il Monza per 8 milioni di euro.
Chance
Una scelta che diventa ancora più importante alla luce delle difficoltà del reparto offensivo di Claudio Ranieri. Non solo per il gol che manca – una rete nelle ultime tre gare di A, quella di Pavoletti a Napoli – ma soprattutto per un attacco che ha perso diversi pezzi negli ultimi giorni. Per Petagna, infatti, la prossima sfida contro il Lecce sarà un’occasione importante. Senza Lapadula, Luvumbo, Shomurodov e Pavoletti il classe ’95 di Trieste avrà quasi certamente l’opportunità di guidare dal primo minuto l’attacco rossoblù. Dodici le presenze stagionali in campionato, otto quelle da titolare a partire dall’esordio contro il Bologna quando, buttato subito nella mischia da Sir Claudio, un problema al polpaccio lo costrinse a lasciare il campo dopo il primo tempo. Solo in un’occasione, a Roma contro la Lazio, Petagna è rimasto in campo per tutti i novanta minuti e Lecce rappresenta così un bivio non solo per scalare le gerarchie, ma anche per trovare quella continuità finora mai avuta. E per riscattare una prima parte di stagione al di sotto delle aspettative, in vista di un girone di ritorno nel quale ritrovarsi definitivamente e provare a raggiungere la conferma anche per il futuro.
Matteo Zizola – Andrea Olmeo














