Conferenza della vigilia per Walter Mazzarri. Dalla sala stampa del centro sportivo di Asseminello il tecnico toscano analizza la prossima sfida di Serie A del suo Cagliari contro la Lazio, fischio di inizio domani, 5 marzo, alle 20.45 alla Unipol Domus. All’andata i biancocelesti rappresentarono l’esordio per l’allenatore di San Vincenzo sulla panchina rossoblù dopo aver preso il posto dell’esonerato Leonardo Semplici.
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A cura di Roberto Pinna
Finisce qui la conferenza stampa
Joao Pedro da un mese che non segna, mentalmente come sta? “L’importante è che lui aiuti il Cagliari a segnare non è che deve sempre segnare solo lui. Anche se fa gol Cragno andiamo ad abbracciarlo. Joao non ci preoccupa, per la formazione è fondamentale. Deiola domenica ha fatto un gol importante e molto bello, ci lavoriamo molto in settimana. L’ho premiato chiamandolo Alessandrinho perché mi ricordava un brasiliano. Lui ci tiene più di tutti a questo club”.
Il primo avversario del Cagliari da qui alla fine è solo il Cagliari? “Questo è esattamente quello che penso. Da quando abbiamo svoltato io ai ragazzi dico sempre: se noi facciamo delle partite al 120% possiamo fare meglio di qualsiasi altro avversario. Questo se però non dobbiamo mai scordarcelo, se crediamo ora di essere bravi torniamo incontro alla brutte sorprese. In questo io spero di essere stato bravo in settimana nella mente dei giocatori”.
Cagliari-Lazio sfida mai banale, siete tornati anche sull’episodio del 2019? Cosa teme della Lazio? “Mi hanno raccontato di quella gara ma io penso al presente. Già all’andata abbiamo fatto un buon pareggio ma noi pensiamo ad essere il Cagliari degli ultimi tempi e basta. Il resto non voglio nemmeno entrarci”.
Mister caso Nandez, quando tornerà a disposizione? “Spero che Nahitan rientri in gruppo la prossima settimana. Quando tornerà lo valuterò, comunque si sta già allenando. Lui stesso mi ha detto che martedì vuole essere in squadra. Ma a Bergamo contro l’Atalanta anche in emergenza abbiamo fatto una grande partita. Ma la svolta della squadra è stata questa: io non guardo in faccia a nessuno. Chi fa bene la domenica poi riva in campo. Questo concetto lo porterò in avanti fino alla fine.
Come mai queste difficoltà sui calci piazzati? “Purtroppo è un nostro problema, mi sono arrabbiato con la squadra. Ma ormai tutte le squadre in Serie A soffrono i calci piazzati perché ora si curano davvero tanto. Con il Torino sicuramente abbiamo sbagliato ma dobbiamo evitare nuovi errori”.
Nelle ultime partite Carboni ha fatto spesso panchina, come sta? “Carboni ha avuto un problema alla caviglia e ora sta bene ma ci sono dei titolari che stanno facendo bene e stanno rendendo al meglio. Ora dovrà avere pazienza e aspettare il suo turno. Se non gioca è perché gli altri hanno fatto benissimo”.
Un commento su Goldaniga: “Parliamo di un ragazzo eccezionale e molto maturo a livello calcistico. Ha una testa da esempio ed è quasi un leader per me. Non posso che parlarne bene. Punti in casa? Con la Fiorentina e con il Napoli abbiamo dominato e per colpa di un’ingenuità non abbiamo vinto. Io ho visto lo stesso comune denominatore sia in casa che in trasferta, lo spirito è stato sempre lo stesso”.
C’è ancora spazio per Keita in questo Cagliari? Un ricordo su Astori… “Io non ho mai conosciuto Davide ma so che era una persona straordinaria. So che ha fatto un pezzo di storia di questo club, sono rimasto anche io sconvolto per quello che è successo ma non trovo altre parole. Su Keita, io faccio le cose con logica. Quando una squadra va bene un allenatore conferma chi fa il risultato. Lui è andato in Coppa D’Africa e chi è rimasto ci ha messo nelle condizioni attuali di poter sperare nella salvezza. Per questo hanno la precedenza rispetto a chi non c’era. Keita è tornato e sta bene, lo ha dimostrato anche a Empoli, ma non vedo al momento, e non capisco come potete pensare, che giochi dal primo minuto. Gli altri 3 attaccanti mi direbbero non vali niente perché non guarderei a quello che dice il campo. Poi se ho l’opportunità di mettere Keita va benissimo”.
Dopo Cagliari-Udinese si immaginava una ricrescita in così poco tempo? Vuole dare un voto a questa squadra? “Il voto? No, ancora non abbiamo fatto niente e non voglio cambi di atteggiamento contro la Lazio e non voglio vivere nuove delusioni. La Lazio va affrontata con ancora maggiore attenzione del Torino perché i valori tecnici sono superiori. Per tornare all’Udinese io avevo già detto alcune cose alla società e nella testa mia eravamo già proiettati verso il mercato di gennaio. Io conosco il mio calcio e so cosa voglio. Purtroppo non ci sono riuscito da subito ma a gennaio abbiamo aggiustato la squadra. Siamo stati bravi a cambiare l’atteggiamento della rosa. Ora non penso ai punti ma allo spirito della mia formazione”.
Cosa si aspetta dalla sfida alla Lazio, che attacco aspettarsi domani? “Sia Pereiro che Pavoletti stanno facendo benissimo, a me piacerebbe anche farli giocare insieme ma serve stare attenti agli equilibri di squadra. A Empoli ne ho messi 4 insieme di attaccanti per vincerla. A noi per risalire in classifica servono sì i pareggi ma di più i colpi vincenti. Ma nei 90′ per me sono tutti titolari. Joao Pedro è vero lo cambio poco, lui è un leader e mi aiuta ma gli altri si sono alternati. A Torino Pereiro ha stancato il Torino e poi Pavoletti è entrato e ha fatto benissimo e ci ha permesso di vincere”.
Quanto sarà fondamentale gestire il gruppo in un momento delicato come questo? “La medicina migliore per tenere tutti motivati sono i risultati della domenica. Quando una squadra, gli 11 titolari, dimostra di meritare la riconferma io credo che anche gli esclusi capiscono che devono mordere il freno. E poi ormai le gare si giocano con 15 titolari. I cambi fanno la differenza. Purtroppo noi in qualche partita, più in negativo che in positivo, nel finale abbiamo perso dei punti”.
Inizia la conferenza stampa
Report dall’infermeria: Ceter e Nandez restano in personalizzato, sicuri assenti per la Lazio. Baselli sta lavorando parzialmente con la squadra.
12.30 – Questa in casa Cagliari è stata anche e soprattutto la settimana sul tema stadio. Ecco i nostri approfondimenti sul tema: la conferenza (link), tempi e costi dell’opera (link), le parole di Giulini sul futuro della società (link), le parole di Truzzu sul Piano Sant’Elia (link).
12.23 – Rivediamo, in attesa del report ufficiale dall’infermeria rossoblù, i probabili assenti dall’ultimo comunicato dell’allenamento del club: link.
QUALCHE NUMERO SULLA SFIDA
● La Lazio è imbattuta da 15 incontri di Serie A contro il Cagliari (12V, 3N), per i biancocelesti è la serie aperta più lunga senza sconfitte contro una singola avversaria attualmente nella competizione.
● Il Cagliari ha sofferto 17 sconfitte in 22 gare contro la Lazio in Serie A dall’inizio dello scorso decennio, nello stesso periodo ha perso più volte solo contro la Juventus (18).
● La Lazio ha vinto tutte le ultime tre trasferte di Serie A contro il Cagliari e in generale è imbattuta da sette (5V, 2N): l’ultimo KO dei biancocelesti fuori casa contro i rossoblù in campionato risale al 19 maggio 2013, 1-0 firmato Daniele Dessena.
● Il Cagliari ha ottenuto 15 punti in Serie A nel 2022 (su 25 complessivi nel torneo), meglio nel periodo hanno fatto solo Napoli (18), Verona (16) e Juventus (16); infatti, i rossoblù hanno perso solo una delle ultime otto gare di campionato (il 16 gennaio contro la Roma), dopo che avevano registrato nove KO nelle prime 16 partite sotto la gestione di Walter Mazzarri (1V, 6N).
● La Lazio è imbattuta da tre trasferte di Serie A (2V, 1N) per la prima volta sotto la gestione di Maurizio Sarri – l’ultima volta che ha fatto meglio è stata nel dicembre 2020 (quattro).
● Due delle sei reti realizzate su sviluppi di una rimessa laterale in questo campionato sono state segnate dal Cagliari (due anche per l’Udinese), una delle quali nell’ultima uscita, contro il Torino (con Raoul Bellanova).
● La Lazio è la squadra che ha segnato più gol con tiri dall’interno dell’area avversaria in questa Serie A (49); in generale, i biancocelesti segnano una rete ogni 12 tocchi in area di rigore (complessivamente 582 nel torneo), nei cinque grandi campionati europei in corso hanno una media migliore solo Bayer Leverkusen (una rete ogni 11) e Montpellier (11) – anche il Borussia Dortmund a 12.
● João Pedro è andato a segno sia nella sua prima sia nella sua ultima sfida di Serie A contro la Lazio – rispettivamente il 3 novembre 2014 (primo centro in assoluto nel massimo campionato) e il 19 settembre 2021; tuttavia, quella biancoceleste è l’avversaria che ha affrontato più volte nella competizione (11 precedenti) senza mai trovare il successo (2N, 9P).
● Mattia Zaccagni è stato coinvolto in quattro gol nelle sue ultime quattro presenze di Serie A (due reti, due assist); il giocatore della Lazio ha all’attivo cinque assist nel torneo in corso, mai in una singola stagione del massimo campionato ne ha forniti di più (cinque anche nel 2019/20 e 2020/21).
● La prossima sarà la 200a presenza in Serie A per Ciro Immobile con la maglia della Lazio: tra i giocatori che hanno esordito nella competizione nell’era dei tre punti a vittoria, l’attaccante biancoceleste è quello che ha segnato di gran lunga più reti nelle prime 200 gare con una singola squadra: 142 finora, seguono Andriy Shevchenko (123 reti nelle prime 200 in rossonero) e David Trezeguet (119 con la Juventus).
12.15 – Ben ritrovati amici di Centotrentuno, tra circa 30 minuti vi racconteremo live le parole di Walter Mazzarri in vista di Cagliari-Lazio di Serie A.