Blitz rossoblù. Ibrahim Sulemana sarà il primo acquisto del Cagliari di Claudio Ranieri per l’anno del ritorno in Serie A. Un’operazione da 4 milioni di euro, che arriveranno dai vari tesoretti fatti dai rossoblù con i giocatori in prestito ceduti, senza future percentuali e senza bonus. I sardi qualche giorno fa avevano aperto una tavola rotonda sul nome di Tameze con il Verona, con la società gialloblù costretta a una serie di operazioni in uscita entro fine mese per questioni di bilancio. All’ultimo il club di via Mameli ha virato sul 2003 cresciuto tra il vivaio dell’Atalanta e la Primavera veronese. Un colpo lampo che vista la giovane età del ghanese ha sorpreso anche i tifosi rossoblù. Scopriamo allora con un lavoro di analisi dati e statistiche chi è Sulemana e che tipo tattico di apporto potrà dare a Ranieri.
Intensità e incursioni
Per Sulemana nell’ultima Serie A 16 presenze, più lo spareggio salvezza contro lo Spezia, per un totale di 735 minuti giocati. A cui va aggiunta una presenza in Primavera 1. Mentre l’anno scorso furono 17 le apparizioni con l’Under 19 del Verona condite da una rete e 3 assist. Può giocare a due, nell’ipotetico 4-4-2 su cui Ranieri potrebbe basarsi per la prossima annata in A. Detto che per i dettami tattici del tecnico romano bisognerà aspettare il ritiro e le prime amichevoli, senza dimenticarsi la predilezione dell’ex Leicester nel cambiare spesso a gara in corso e a stagione in corso. I suoi dati indicano comunque che potrebbe agire anche con qualità se schierato da mezzala di rottura e di inserimento. Per capirci deve ancora migliorare su diversi aspetti, ma alcune statistiche fanno pensare a un giovane che possa diventare un centrocampista box to box tanto caro a Ranieri e in pieno stile inglese come piace all’allenatore romano.
Grafica sulla partecipazione alla manovra in paragone con gli altri centrocampisti della A
Tra i punti deboli più evidenti c’è la costruzione del gioco. Ha una media di 10,17 palloni ricevuti dai compagni a gara di media e ha una media di passaggi a partita di 18,83. Non sarà dunque dai suoi piedi che proverà a costruire il Cagliari. In un centrocampo a due questo sarebbe comunque un indizio. Con Makoumbou a fare una maggiore costruzione, dovendo però velocizzare la manovra rispetto a quanto visto a tratti in Serie B, e Sulemana più incline ai compiti di rottura e di inserimento tra le linee. Con una coppia come lui e Makoumbou che potrebbe far pensare a una tattica orientata verso una rapida verticalizzazione, magari saltando un tempo di gioco in fase di ripartenza, e con i due centrali molto più inclini al recupero palla, alla lotta sui secondi palloni e all’intercetto alto invece che sulla creazione della manovra.
Punti a favore
Tra i principali punti di forza di Sulemana troviamo invece la fase di non possesso. Il ghanese ormai quasi ex Verona è tra i primi 10 per palle intercettate tra i centrocampisti con almeno 600 minuti nell’ultima Serie A, con una media di 5,56 intercetti in avanti a partita. Ottimo anche nei duelli vinti, in modo particolare (come si evince dalla grafica) in quelli aerei. Sono in media 3,42 quelli effettuati a partita con il 56,25% di questi vinti. Un aspetto da non sottovalutare per un Cagliari che potrebbe disegnarsi con un’anima corsara, incentrata su rapide sortite offensive sfruttando gli esterni e le due punte in diagonale, ma al tempo stesso abile a richiudersi in rapidità in caso di contropiede avversario.
Concludiamo con la valutazione. Il sito specializzato Transfermarkt valuta Sulemana sotto i 2 milioni di euro. E di base per il calciomercato attuale i 4 milioni spesi dal Cagliari rappresentano una cifra importante. Anche se non inserire nell’affare eventuali clausole per il futuro e bonus è un punto a favore. In fin dei conti si tratta di una scommessa pagata cara in questo momento, che probabilmente aprirà un canale di dialogo proficuo con il Verona per il futuro. Ma d’altronde non sono tanti i 2003 che riescono a trovare spazio in mezzo al campo in Serie A e radio-mercato racconta di un Ranieri che dopo averlo visionato ha deciso di puntare fortemente sul ragazzo ghanese. A dare il giudizio definitivo poi sarà, come sempre, il campo.
Roberto Pinna