Speranze, silenzio, supposizioni. Quando si parla di Nahitan Nandez e il Cagliari nulla sembra facile da decifrare. E così dopo i problemi legali legati ai diritti di immagine (finiti anche in tribunale e poi con la stretta di mano tra le parti), dopo i continui mal di pancia per il trasferimento con tanto di polemica da parte del giocatore ex Boca Juniors per delle promesse mancate del presidente Tommaso Giulini, dopo i problemi legali in patria per la denuncia e contro-denuncia da parte della ex compagna per violenze domestiche, dopo l’ultima sessione di trattative di gennaio dove con la mente è parso più al di là che al di qua del Tirreno, ecco che il nuovo infortunio del Leon è diventato un vero e proprio caso.
Scenario
Ricostruire i fatti sulla carta è semplice: 19 gennaio, la data, il Mapei Stadium, la scena del delitto. Il contesto: la partita di Coppa Italia tra i padroni di casa del Sassuolo e il Cagliari di Mazzarri. Nandez gioca 90’ minuti ma ha una condizione precaria: arriva dal coronavirus di Capodanno e ancor prima da un fastidio muscolare che lo ha limitato nell’ormai famoso 4-0 subito dall’Udinese alla Unipol Domus (quando lasciò lo stadio in stampelle) e che lo ha lasciato in tribuna sia contro Inter che Juventus, sempre a dicembre scorso. Nandez corre, sbuffa e serve anche l’assist per il pari di Pavoletti, poi annullato per fuorigioco, nella gara di Coppa Italia, ma si lesiona anche il legamento collaterale del ginocchio destro. Nello specifico, alcune ore dopo la gara, l’analisi del professor Massimiliano Salvi di Cagliari evidenzia una lesione di secondo grado del legamento collaterale mediale del femore del ginocchio destro. Tempo di riabilitazione previsto: tre settimane e poi nuovo controllo. Il mercato è aperto e il club fa subito da pompiere sulla situazione del giocatore: non si tratta di un infortunio importante, i tempi di recupero stimati sono nel giro delle settimane. Il senso è duplice: Nahitan è un uomo mercato, ma Nandez è anche un uomo salvezza e post sessione di gennaio va recuperato il prima possibile.
Aggiornamenti
Il resto è storia recente. La lunga riabilitazione dentro il centro sportivo di Asseminello ma sempre con la sensazione che qualcosa non vada, tanto che l’uruguaiano non riesce mai davvero a forzare e quindi a rientrare con il gruppo a pieno regime. Aspetto non da poco per uno che fa dell’intensità la sua principale arma di fuoco. Un ritardo nel recupero che porta a rivalutare le previsioni iniziali fatte dallo staff medico rossoblù ma che soprattutto porta il 24 febbraio Nandez a fare una visita di controllo a Roma, nella clinica specialistica di Villa Stuart, insieme al dottor Mariani. Nome noto in Serie A per i gravi problemi al ginocchio. Esami che evidenziano oltre al primo trauma una lesione a livello tibiale più recente per il centrocampista, subita durante il percorso di recupero. Nuove analisi fatte da Nandez a Roma che allungano i tempi di recupero di altri 20-30 giorni prima di una nuova visita. E così nelle scorse ore dopo la cura conservativa l’uruguaiano è tornato dal professor Mariani, con tanto di selfie a Roma anche con uno dei suoi idoli come l’ex Boca Juniors e giallorosso De Rossi. Le ultime analisi hanno evidenziato ancora dei problemi nel percorso di recupero del centrocampista, con Mazzarri che potrebbe dover aspettare ancora altri 20-30 giorni prima di riaverlo a completa disposizione. Con il tecnico che invece si aspettava di riabbracciare il Leon, da indicazioni dello staff medico, il martedì all’allenamento per la gara di La Spezia. E la domande che ora sorge spontanea ai tifosi rossoblù è: Nandez recupererà in tempo per essere protagonista nella corsa salvezza?
Matteo Zizola