Il tempo va, passano le ore e finalmente sceglieremo l’allenatore. Sono giorni lunghi e intensi dalle parti di Asseminello. Dopo la retrocessione della squadra prima guidata da Leonardo Semplici, poi da Walter Mazzarri e infine da Alessandro Agostini il presidente del Cagliari Tommaso Giulini, insieme al direttore sportivo Stefano Capozucca, hanno scelto la via del silenzio e del lavoro sotto traccia per gettare le basi del progetto rossoblù nel 2022-23 in cadetteria. La società isolana di fatto dal post-Venezia ha avuto un’unica uscita pubblica, per smentire l’eventuale trattativa di cessione del club con la holding Citic IF Group. Per il resto è stato scelto un basso profilo anche per far sbollire la rabbia ancora forte in città non solo per il passo indietro di categoria ma anche per il futuro della presidenza, con il termometro della fiducia dell’ambiente cagliaritano nei confronti del patron del Cagliari arrivato ai minimi storici.
Scenario
In questo contesto molto complesso dove operare e dove fare delle scelte, con i margini di errore ormai prossimi allo zero per una dirigenza che da diverse stagioni riesce a non prendere la decisione giusta alla voce guida tecnica, il Cagliari, soprattutto con uno scambio di nomi tra Giulini e Capozucca, ha gettato una lista di possibili candidati per la panchina. Trovare il profilo ideale non è semplice. Il presidente ha detto subito dopo lo 0-0 del Penzo di volere una squadra giovane, con fame e voglia di lottare, a partire dall’allenatore e poi fino ai giocatori in campo. Trovare un tecnico giovane che sia anche in grado di fare da subito un campionato di vertice in una nuova realtà in Serie B però è impresa non da poco. Senza dimenticare che i rossoblù dovranno anche dare un occhio alla voce ingaggio, con il problema legale con il contratto di Mazzarri ancora tutto da risolvere. Fatti questi ragionamenti i nomi più avvicinati al club nelle ultime ore sono stati quelli di Filippo Inzaghi, che in qualche modo ricoprirebbe il ruolo di allenatore giovane, con un grande appeal mediatico visto il passato da calciatore e già capace di fare bene in seconda serie a Benevento, e quello di Aurelio Andreazzoli. Quest’ultimo profilo però agli antipodi con quanto detto da Giulini a Venezia non solo per questioni anagrafiche ma anche per scelte di mercato e tattiche. Senza dimenticare per questo le ottime esperienze in cadetteria. Oltre a questi due nomi però sono tanti i profili che restano in orbita rossoblù per la panchina, dall’evergreen Liverani passando per Gotti, Maresca e Castori.
Incontri
Dopo alcuni giorni di riflessione nel weekend il Cagliari dovrebbe riprendere alcuni contatti con i profili selezionati per la figura di allenatore. Il presidente Giulini nelle prossime ore dovrebbe avere dei colloqui telematici con Inzaghi, al momento in vacanza, e Andreazzoli, fresco di separazione dall’Empoli. Un faccia a faccia a distanza ma comunque in video che probabilmente non si limiterà ai due soli nomi citati sopra, ma che verrà allargato anche ad altri pretendenti, specie in caso di mancato accordo o di punti di vista divergenti con Inzaghi e Andreazzoli. Quello che è certo è che dopo una pausa di analisi e riflessione ora il Cagliari deve iniziare a prendere delle scelte proprio a partire dalla panchina. Un punto di domanda che va risolto entro la prossima settimana, la seconda di giugno, per poi iniziare a programmare il mercato in entrata e in uscita in sintonia con la nuova guida tecnica. In attesa di capire se le prossime settimane porteranno o meno anche a delle novità sull’altro tema scottante dell’estate rossoblù: l’ingresso di nuovi soci al comando o l’eventuale cessione del club in caso di concrete offerte.
Roberto Pinna – Matteo Zizola