Si chiude dopo otto stagioni l’esperienza di Luca Ceppitelli con la maglia del Cagliari. Nella maniera più dolorosa, con una retrocessione inimmaginabile. Il difensore umbro, arrivato alla scadenza del suo contratto, ha rilasciato un’intervista al collega dell’Unione Sarda Alberto Masu, della quale vi riportiamo alcuni estratti.
Sensazioni
“Grande dispiacere, vuoto. Già in passato c’era stata la possibilità di dividerci, ma poi abbiamo sempre scelto di stare insieme. Chiuderla così è la cosa più dolorosa“.
La retrocessione
“Non avrei mai immaginato una fine così, qualcosa di surreale per me e per il Cagliari. Ho sempre dato tutto per questa maglia, ma è anche vero che questo epilogo, per quanto doloroso, non potrà mai cancellare le tante belle cose che ho vissuto in questi anni in Sardegna. Una storia bella, che meritava un finale diverso. Qui ho conosciuto un popolo vero e di questo popolo mi sentirò sempre parte, anche se non indosserò più quella maglia“.
Ultimo ballo
“Il ricordo più brutto? Troppo facile, la serata di Venezia. Una retrocessione fa sempre male, ma questa è stata una beffa difficile da digerire. Continuo a pensare alla delusione data a tanta gente, ai tifosi presenti al Penzo. Voglio ancora chiedere scusa a tutti. L’immagine impossibile da dimenticare? Quella del fischio finale, dentro di me facevo fatica a realizzare cosa fosse successo. La prima reazione è stata andare a protestare con l’arbitro, per chiedere una punizione. Poi mi sono guardato intorno, ho capito che era davvero finita. Un senso di vuoto indescrivibile“.
Futuro
“Sarà un nuovo inizio per tutti. Auguro al Cagliari di ritrovare l’unione, la coesione tra squadra e pubblico, di rivedere i risultati e l’entusiasmo. E di ritrovarci presto in Serie A“.
La Redazione