Il presidente del Cagliari Tommaso Giulini è intervenuto ai microfoni di Gallura Live per parlare della stagione dell’Olbia, del legame con la società gallurese per i rossoblù, del suo ex allenatore Max Canzi ma soprattutto dei tanti giovani cresciuti nel settore giovanile cagliaritano e quest’anno protagonisti del campionato di Serie C dei bianchi.
Sulla stagione
Il pensiero sulla stagione dell’Olbia: “Un girone andata complicato con una squadra giovane, un allenatore alla prima esperienza tra i professionisti che ha trovato anche un po’ di difficoltà a trovare la quadra. Anche perché ci sono tanti giocatori anche di Olbia oltre ai Primavera nostri. È servito un po’ più tempo per trovare i punti salvezza ma poi c’è stata una bella crescita ed è stato un peccato non si sia concluso con i meritati playoff”.
Su Biancu e Ladinetti
Su Biancu: “Per lui è stata la stagione consacrazione, finalmente oserei dire, visto che da 5-6 anni che fa vedere belle cose.
Spero si riprenda maglia Nazionale che merita. Mi è dispiaciuto molto per Gagliano che ha pagato tanto con l’infortunio. Speravo in una stagione importante per lui. Sono molto contento di Lella invece, un anno molto importante ed è un 2000, sembra un calciatore già esperto. Poi Cadili non è nostro, lo era, ma ha fatto molto bene, meritava questa chance. Marigosu deve continuare questo percorso perché andrà meglio. Ladinetti lo considero solo un nostro giocatore, non avevo dubbi sul suo campionato ed è stato un lusso per la categoria. Infine sono contento per l’esordio di Cabras, ci sarà chi arriverà e chi magari non ce la farà ma dare questa opportunità è la cosa più bella di questo progetto”. Una chiosa Sul Cagliari? “Questi dieci punti ci hanno permesso di respirare, ora preparemo il Benevento come se fosse una finale mondiale“.
La Redazione