Un solo risultato, una domenica sera da vivere con il fiato sospeso e il vento caldo del San Nicola gremito a soffiare contro. Il Cagliari si prepara alla gara di ritorno della finale playoff contro il Bari, nella consapevolezza che solo battendo i pugliesi si potrà raggiungere la Serie A. Fiato sospeso che accompagnerà le ore che mancano alla sfida anche per le condizioni di Marco Mancosu e, soprattutto, di Nahitan Nández, entrambi usciti malconci dalla gara d’andata alla Unipol Domus.
Doppia beffa
Minuto 86, i rossoblù cercano di mantenere il vantaggio di 1-0 sui pugliesi grazie alla rete nelle fasi iniziali di Gianluca Lapadula. E, perché no, provare a colpire nelle poche occasioni possibili, come appunto a quattro minuti dal termine quando Nández prova la conclusione di destro che si spegne di poco alla sinistra di Caprile. Un tentativo che non va a buon fine e, sfortuna nella sfortuna, sancisce anche la fine della partita per il León di Punta del Este. Il centrocampista uruguaiano resta a terra, inizialmente con l’impressione che sia più una questione di stanchezza – sommata alla botta subita da Bellomo dopo il tiro – che per qualche problema fisico più importante. Ma già nel momento dell’uscita dal campo Nández dà l’impressione di non aver semplicemente finito la benzina, ma di essere vittima di qualcosa di più serio. Mano sulla coscia sinistra, quella della gamba d’appoggio tesa per raggiungere il pallone al momento della conclusione verso la porta del Bari, e andatura claudicante a confermare una situazione che non invita all’ottimismo.
Pessimismo
Non solo dunque la necessità di espugnare l’inferno del San Nicola di Bari, ma ad aggiungere ulteriore carico il forte dubbio sulla presenza di Nández nella trasferta in terra pugliese. Al contrario del cauto ottimismo vissuto per Lapadula prima della gara di andata, sul centrocampista classe ’95 le sensazioni sono diametralmente opposte. Pessimismo che lascia la porta aperta a un recupero lampo, ma che al momento appare più utopico che concreto. Claudio Ranieri, dunque, oltre a dover trovare la quadra per ribaltare la prestazione negativa della Unipol Domus e mettere in difficoltà il Bari del collega Mignani, potrebbe dover farlo senza contare sull’apporto di Nández. Un ostacolo ulteriore oltre il quale buttare il classico cuore, proprio nel momento in cui il León aveva ripreso a correre e a essere determinante con il profumo delle sfide da dentro fuori dei playoff. Nell’1-1 contro i biancorossi una prova da saliscendi quella del numero 8 rossoblù, decisivo in occasione del vantaggio iniziale con il recupero palla e il filtrante orizzontale per Mancosu, ma poi confuso e in difficoltà nel trovare la posizione e supportare Zappa in fase difensiva nella seconda metà della prima frazione. Al rientro dagli spogliatoi nella ripresa si è ripresentato sul terreno di gioco il Nández versione playoff, uno dei pochi a salvarsi nel grigiore di una prestazione collettiva non delle migliori da parte del Cagliari. E, qualora dovessero essere confermate le prime indicazioni sulla sua probabile assenza al San Nicola, Ranieri dovrà fare i conti con una perdita non da poco, a maggior ragione considerata l’abitudine del León a giocare in stadi caldi come quelli sudamericani. In attesa di capire se anche Mancosu dovrà alzare bandiera bianca, per una doppia assenza che richiederebbe a Sir Claudio ulteriore lavoro di fino per cercare il colpaccio in quel di Bari.
Matteo Zizola














