Ribaltare l’equilibrio prestabilito per continuare a sognare la Serie A. Sembrerebbe essere un po’ questo il concetto chiave in casa Cagliari nei playoff. La vittoria contro il Venezia nel primo turno (clicca qui per la cronaca del 2-1) ha esorcizzato in un colpo solo i fantasmi dell’ultima retrocessione, avvenuta proprio con lo 0-0 in Laguna, e sovvertito l’andamento della stagione regolare con i rossoblù in grado di fare un solo punto contro gli arancioneroverdi (sconfitta 4-1 in casa e 0-0 in trasferta). Ora arriva il Parma nella semifinale, altra squadra contro la quale i sardi hanno ottenuto un solo punticino in campionato (1-1 in casa e 2-1 in trasferta). E il discorso sarebbe identico anche in un eventuale finale contro il Bari (0-1 alla Unipol Domus e 1-1 in Puglia).
Ribaltare l’ordine
Andare oltre, il mantra che Claudio Ranieri ha imposto ai suoi negli ultimi mesi. Oltre gli ostacoli di una stagione partita con il piede sbagliato che però ora ha rivisto un netto ritorno dell’entusiasmo in città, con tanto di doppia gara da sold-out tra Venezia e Parma in casa. Buffon contro Lapadula, Mancosu contro Vazquez. Per citare alcune delle sfide nella sfida per una gara che sembra una sorta di finale anticipata per curriculum e qualità degli attori in campo. Di fatto i gialloblù hanno dimostrato di essere la squadra capace di metter più in difficoltà il Cagliari nell’ultima Serie B, anche di più delle due neopromosse Genoa e Frosinone che contro i sardi non hanno mai vinto. Nella gara di andata (1-1 firmato Pavoletti e Camara) i rossoblù hanno tirato di meno degli ospiti, 12 tentativi contro 17, e hanno tenuto meno possesso palla, 43% contro il 57%. Al ritorno (2-1 firmato Vazquez, Man e Lapadula) il possesso del pallone è stato in parità, ma il Parma si è reso più pericoloso: 14 tiri contro i 12 isolani. Compreso un rigore parato da Radunovic. Provare a non subire una rete almeno alla prima in casa risulterà quindi decisivo nell’economica della doppia gara per il Cagliari, considerando che dall’arrivo di Claudio Ranieri soltanto il Genoa (12) e il Südtirol (11) hanno collezionato più clean sheet rispetto a Dossena e compagni (10), inoltre, nel periodo, soltanto il Südtirol ha subito meno gol (10) rispetto al Cagliari (12) in questa Serie B.
Mentalità
Un Cagliari che spesso in stagione ha avuto dei momenti con minore attenzione. Ranieri ha curato in parte questi black-out ma come confermato dalla rete subita dal Venezia nella ripresa nel 2-1 del primo turno playoff i sardi hanno ancora l’attitudine ad avere dei blocchi, soprattutto in gestione e in ripiegamento rapido in fase difensiva. Anche per questo contro il Parma sarà decisivo partire da subito forte, come fatto contro i lagunari, per provare a minare le certezze avversarie e per acquisire un migliore margine per controllare una sfida che andrà vinta a tutti i costi in Sardegna. Per andare a Parma con due risultati in tasca e ribaltando ancora una volta la situazione agli avversari. Con il Cagliari che è anche la formazione che ha realizzato il maggior numero di gol nella prima mezz’ora di gioco in questo campionato (tra regular e post season): 18. Partire a mille e poi fare dell’attenzione e dell’equilibrio il proprio pensiero fisso. Una ricetta facile a dirsi ma più complessa da attuare in campo. Sarà importante per Ranieri poi pescare maggiormente il jolly dalla panchina nella serie. Fin qui il tecnico romano ha spesso vinto cambiando formazione all’inizio e aggiustandola in corsa con sapienza, ma in un solo caso ha trovato il gol con una sostituzione (Kourfalidis nel 5-0 al Perugia). Nove invece le reti trovate da Pecchia (qui le sue parole della vigilia, con Ranieri che invece non ha parlato) con un cambio a gara in corso, compresa quella di Man nel già citato 2-1 del girone di ritorno che risulta essere l’unica sconfitta contro una delle squadra arrivate ai playoff per Ranieri, e seconda in generale della sua gestione in Sardegna da gennaio dopo quella di Modena.
Roberto Pinna