Atteso venerdì per le visite mediche e poi la firma sul quadriennale che lo legherà al Cagliari, Antoine Makoumbou, centrocampista congolese dal Maribor, diventerà così il quarto acquisto della società rossoblù. Un nome improvviso, poco noto ai più, le cui caratteristiche ci sono state descritte dal giornalista sloveno del portale Nogomania Miran Zore che, in anteprima, ha parlato del passaggio del classe ’98 nato a Parigi dal Maribor al Cagliari.
Pregi e difetti
“È un centrocampista difensivo, non molto robusto, è un giocatore che vuole giocare la palla, ha bisogno di giocare in una squadra che usa i mediani per organizzare il gioco. Non è uno alla Gattuso o calciatori simili, perché in fase di non possesso non è un pitbull, è sempre alla ricerca del pallone. È leggero e cerca la pressione degli avversari, quando è pressato da due giocatori dà il suo meglio. In fase offensiva non ha fatto vedere tanto, non è uno che segna, non cerca nemmeno la conclusione. Onestamente non ricordo un suo tiro, ma è un ottimo fraseggiatore, molto bravo con il pallone. È un tipo di centrocampista difensivo di costruzione, non so se il Cagliari cercava quel tipo di giocatore come mediano. Makoumbou fa parte di una generazione di talenti francesi che hanno fatto parte del Monaco, come Mbappe ad esempio, ma rispetto ad altri è timido, non è un leader come personalità e dubito possa esserlo a Cagliari. Sono comunque sicuro che possa essere utile nelle rotazioni della squadra. Però una sua specificità è quella di essere un giocatore che ha bisogno di sentire fiducia, se dovesse entrare in continue rotazioni e dubbi sulle sue prestazioni allora potrebbe avere qualche problema“.
Crescita
“Al Maribor, ma anche nel Sezana, gli hanno dato fiducia, ma nel caso del Sezana parliamo di un piccolo club dove andò per giocare il più possibile senza pensare al lato economico. Avevo dubbi su Makoumbou quando è arrivato in Slovenia, ma poi al Maribor ha fatto davvero bene, molto bravo con il pallone, ma ovviamente parliamo di una squadra che attacca spesso, nel campionato sloveno sono il top. Una cosa è certa, non è un giocatore che attacca l’area, ma sicuramente quando ha la sfera difficilmente la perde e se ha l’occasione è capace di fare ottimi assist. Non so però quanto possa sfruttare le sue caratteristiche in un torneo come la Serie B, è la domanda principale, a causa della pressione che avrà sulle spalle“.
Ruolo
“Gioca principalmente da centrale di centrocampo davanti alla difesa, sia a due che a tre, può anche fare la mezzala ma sicuramente non l’esterno. Ha molti margini di miglioramento, è molto preparato fisicamente, poi certamente una cosa è la Slovenia un’altra una divisione dura come la Serie B italiana. Sono sicuro che Liverani vedrà in lui un giocatore che è molto bravo negli spazi stretti, è la sua migliore qualità. In tutti gli altri aspetti ha bisogno di crescere, ma essere capace di giocare in spazi stretti o ce l’hai o non ce l’hai, non puoi impararlo, e lui ce l’ha. Questa è la qualità che gli ha permesso di arrivare alle giovanili del Monaco, poi però si è un po’ perso nel passaggio al calcio dei grandi per via della sua timidezza. Va detto che un’altra sua caratteristica, pur nella timidezza della persona, è che in campo appare molto sicuro di sé con la palla, non è uno che si libera della sfera appena la riceve, anzi, la tiene, aspetta di trovare la soluzione di passaggio migliore, ha creatività“.
Matteo Zizola