A ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Così le vittorie possono portare a un rallentamento piuttosto che all’attesa accelerata. Una boccata d’ossigeno che concede di fermarsi e respirare, abbandonando la fretta da sempre cattiva consigliera.
Cambio di rotta
Come accade nel mercato ortofrutticolo così anche in quello dei calciatori il tempo è denaro. Più si avvicina l’ora della chiusura, più il prezzo scende e le occasioni aumentano. Se si deve correre allora diventa accettabile spendere qualcosa in più, ma se si può attendere allora meglio puntare sulle offerte dell’ultimo minuto. È quello che pensa nelle ultime ore il Cagliari, la vittoria sul Bologna non ha di certo eliminato tutti i problemi – così come non lo aveva fatto quella contro la Sampdoria – ma permette almeno la classica pausa di riflessione. Mettendo in stand-by alcune trattative, rinunciando senza rimpianti ad altre, guardandosi intorno per capire i reali obiettivi e non sbagliare nessuna mossa. In fondo gennaio finora ha regalato alcuni acquisti virtuali, giocatori prima finiti ai margini e che grazie alle contingenze si sono ritagliati spazio e possibilità di rientrare nel gruppo dalla porta principale. Giorgio Altare e Gastón Pereiro sono gli esempi, ora si attendono le risposte di chi potrebbe provare a cogliere lo stesso attimo fuggente e diventare protagonista inatteso. Kevin Strootman – il rientro previsto per febbraio – oppure Riccardo Ladinetti, senza dimenticare Christian Oliva. Tutti giocatori in bilico per diverse ragioni e che ballano tra cessione, soprattutto il sanlurese e l’uruguaiano, e la possibilità di rilanciarsi in rossoblù.
Difesa
Per questo, e non solo, il Cagliari ha cambiato strategia. Ingressi sì, ma solo con le uscite. Per ogni calciatore che arriva, in sostanza, un altro deve salutare. Lovato e Goldaniga – senza dimenticare Gagliano – hanno preso il posto di Godín, ufficiale il suo passaggio all’Atletico Mineiro, e di Caceres, conteso da Salernitana e Sampdoria, mentre l’attaccante algherese ha sostituito di fatto Diego Farias. L’esplosione improvvisa di Altare ha bloccato ogni altra operazione, anche se sarebbe comunque necessaria una riflessione sulle condizioni di Luca Ceppitelli, troppo spesso ai box. Qualora si decidesse di aggiungere un ulteriore tassello nel reparto arretrato, gli ultimi giorni di mercato potrebbero portare a un’apertura di Armando Izzo o, come anticipato fin da dicembre, all’affondo su Gabbia. Il Milan nicchia, valuta se tenere con sé il giovane centrale senza intervenire sul mercato per il sostituto di Kjaer, mentre il Cagliari preferirebbe soluzioni differenti, vista la modalità offerta dai rossoneri di un prestito secco senza premio di valorizzazione. Premi che sono uno dei temi centrali del mercato in casa rossoblù e che, oltre ai dubbi sui problemi fisici, hanno prodotto il rallentamento con successivo sorpasso genoano per l’esterno mancino Riccardo Calafiori. L’ormai ex Roma è diventato rossoblù, ma in Liguria con il Genoa e non in Sardegna. Il Cagliari, dal canto suo, prosegue i discorsi con l’altra sponda della Lanterna. Nicola Murru è l’indiziato numero uno per sostituire Lykogiannis, il greco – in scadenza a giugno e senza rinnovo in tasca – come pedina di scambio per riportare il selargino a Cagliari.
Mediana
La pausa di riflessione è anche la causa del momentaneo stop all’arrivo di Baselli, sia per questioni economiche con il Torino sia per l’attesa alla voce Nández. Il centrocampo rossoblù è numericamente completo, senza un’uscita appare complicato salutare un nuovo innesto. Il León, in attesa delle evoluzioni in patria relative alle questioni personali, attende sempre l’effetto domino che una cessione in casa Inter potrebbe portarlo agli ordini di Inzaghi. Napoli sullo sfondo, la Premier lontana, la Juventus suggestione senza conferme concrete. Con la permanenza di Nández il centrocampo potrebbe così restare con gli uomini attuali, il recupero di Strootman il nuovo acquisto in mediana. Difficile anche il colpo Aebischer dello Young Boys, sul quale sempre la Sampdoria è vigile e la cui valutazione intorno ai 4 milioni potrebbe bloccare ogni velleità del presidente Giulini. Così come l’ipotesi di uno scambio Mancosu-Ladinetti è anche in questo caso da giorni della merla, ovvero gli ultimi di gennaio in prossimità della chiusura delle classiche porte.
Attacco
Gastón Pereiro si è ripreso, almeno momentaneamente, il Cagliari. Mazzarri ci punta, il rientro di Keita dalla Coppa d’Africa a febbraio aggiungerà un ulteriore tassello al reparto composto in primis da Joao Pedro e Pavoletti. Resta però più che aperta la possibilità di inserire un’altra freccia all’arco rossoblù. I nomi restano principalmente due, quello di Roberto Piccoli e quello di Giuseppe Sibilli. Il primo è fermo a Bergamo, bloccato dall’infortunio che terrà Zapata ai box fino a dopo la prossima sosta. Per questo motivo un suo eventuale prestito potrebbe arrivare soltanto in chiusura di mercato. L’attaccante del Pisa, invece, è più che un’idea da ormai diverse settimane, anche se l’infortunio di Ceter – pedina di scambio nell’affare – ha messo in freezer la trattativa. Ora però pronta a essere scongelata nuovamente, con il giocatore che apprezza e non poco l’idea di un arrivo in Sardegna e la distanza sulla formula – il Pisa spinge per la cessione definitiva, il Cagliari per un prestito con diritto di riscatto – potrebbe assottigliarsi mano a mano che si avvicina la fine del mese. Sullo sfondo le suggestioni di Lapadula – in rotta con il Benevento, ma affare complicato – e quella di Bonazzoli – con la Sampdoria sempre protagonista.
Matteo Zizola