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Cagliari, Bonato: “Fiducia per il rinnovo di Nàndez, aspettiamo Prati e Shomurodov”

Nereo Bonato direttore sportivo del Cagliari | Foto Luigi Canu
Nereo Bonato direttore sportivo del Cagliari | Foto Luigi Canu
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Lunga intervista ai canali del club del direttore sportivo del Cagliari Nereo Bonato: il diesse rossoblù ha fatto il bilancio del mercato, approfondendo anche temi caldi come il rinnovo di contratto di Nahitan Nandez.

Il bilancio
“Un mercato fatto come matricola di Serie A quindi sicuramente un mercato che normalmente è complicato perché la differenza di valori dalla Serie A e la serie B è molto elevata ed è per questo che noi inizialmente avevamo l’idea di non stravolgere il gruppo della promozione. Avevamo comunque la necessità di integrare questo gruppo per andare ad aumentare la competitività tecnica della squadra. Abbiamo fatto queste scelte scelte mirate e ponderate.  Scelte che sono nate all’indomani nella promozione facendo una condivisione con la proprietà con lo staff tecnico e con la direzione sportiva per cercare di inserire quegli elementi che sia sotto l’aspetto motivazionale che sotto l’aspetto tecnico potessero portarsi quel valore aggiunto e che ci permettessero di affrontare questo campionato difficile complicato comunque con le armi per raggiungere il nostro obiettivo che poi è quello della salvezza”.

Mosse
“Abbiamo preso un portiere, abbiamo preso tre giocatori nel reparto difensivo, tre giocatori nel reparto di centrocampo e giocatori nel reparto avanzato e abbiamo cercato di portare dentro quello che che ritenevamo fosse necessario ovvero un po’ di esperienza di categoria e quindi da qui l’inserimento di giocatori che avessero esperienze di Serie A quali possono essere Augello, Petagna Jankto, Scuffet. Avevamo bisogno di profili internazionali, da qui l’inserimento dei due difensori che sono Wieteska e Hatzidiakos . Abbiamo poi inserito profili giovani che fossero futuribili per la società e portassero quelle entusiasmo quella voglia di emergere e da qui la scelta di Oristano, Sulemana e Prati. Credo che sia stato un mercato equilibrato dove abbiamo cercato con grande oculatezza di accontentare il mister sotto il profilo delle scelte tecniche e cercare di fare tutti gli sforzi possibili sotto l’aspetto economico per cercare di trovare le soluzioni esatte e credo che il nostro è stato un mercato che conta dieci entrate, ma conta anche 17 uscite considerando i ragazzi più giovani che sono andati a maturare in Serie C. Penso sia stato un mercato su cui il club ha investito perché ha voluto comunque inserire ragazzi futuribili come possono essere Sulemana e Prati, però la filosofia era quella di avere un gruppo di giocatori che fossero di proprietà del Cagliari: ci sono prestiti su cui comunque abbiamo su tutti un diritto di riscatto quindi la filosofia mirata e volta a voler costruire un gruppo che possa durare nel tempo . Questo credo che sia importante perché ti dà continuità e anche la programmazione fatta ci permette di avere strada facendo pochi inserimenti da fare. Creare valore e senso di appartenenza è fondamentale, così come salvarsi. Raggiunto questo si pensa alla crescita”

I rinnovi
“Sono arrivati diversi rinnovi, è importante avere dei giovani su cui lavorare. Penso sia un anno difficile, abbiamo fatto tutto quello che c’era nelle nostra possibilità. Cercando di investire, accontentando Ranieri. Abbiamo investito una cifra consistente, bilanciate dalle uscite di giocatori come Bellanova, Walukiewicz e Marin. La società ha fatto grandi sforzi con l’obiettivo di creare qualcosa di solido. Altre realtà più consolidate hanno fatto un mercato diverso, ci auguriamo di essere tra queste società in futuro. Abbiamo fatto un mercato mirato. Normale che a livello numerico sia rimasto qualche ragazzo in più, poi ci sono stati degli infortuni che comunque ci hanno permesso di lavorare nei numeri migliori”.

Categoria da non perdere
“La Serie A è un patrimonio da tutelare per il club e la città perché credo che sia un club storico ci sia questo senso di appartenenza questa voglia di condividere qualcosa che ti permetta di essere orgoglioso di far parte di un campionato di altissimo livello. Con tutte le nostre forze noi dobbiamo cercare di tutelare e preservare questo questo titolo credo che quello che che abbiamo vissuto tutti nel mese di play-off è stato una vera e propria magia. Penso sia un’esperienza che ricorderò a lungo nella mia vita e probabilmente una anche delle più belle da vivere per quanto riguarda la mia esperienza sportiva”

Riorganizzazione
“Sono arrivato a novembre in un periodo di organizzazione societaria dove effettivamente lo scotto della della processione era ancora vivo. Ho incontrato il presidente Giulini che sinceramente era arrabbiato e deluso della situazione, ma altrettanto lucido e con grande intelligenza ha voluto riorganizzare e rilanciare questo questo progetto Cagliari e credo che ha avuto la lungimiranza di capire cosa servisse e ha avuto una visione di lungo periodo molto importante. Ha messo giù le basi e con questa riorganizzazione delle nostre società, suddividendo le gestioni: la forza della condivisione di tutte le problematiche sia una delle armi di questo nuovo Cagliari, perché la condivisione ha fatto analizzare le problematiche che abbiamo avuto che sono state tante soprattutto lo scorso anno, soprattutto nella fase iniziale. Credo che mai come in questo caso l’unione fa la forza e credo che la fortuna del Cagliari sia appunto questa disponibilità da parte di tutte le persone che si trovano all’interno del club di lavorare in un’unica direzione. La gente ci ha trascinato in questo percorso e mi auguro che lo farà anche in questo. In quest’anno che sarà più difficile perché ahimè si perderà più partite rispetto alla Serie B. Però come vi ho detto prima credo che il patrimonio della serie A vada tutelato e in ogni componente deve dare il massimo per poter arrivare è questo probabilmente l’anno più complicato dove mettiamo le basi di una categoria difficilissima e se riusciamo a superare quest’anno sono convinto che il percorso, non dico che sarà più facile, però sicuramente è già più consolidato e quindi pronto ad affrontare tutte le insidie che può portare un campionato dove ci sono realtà che hanno a livello di introiti delle dei numeri veramente spaventosi rispetto a quelle che possono avere le realtà medio piccole”

L’impatto con la Serie A
“Per noi è stato un inizio di sofferenza. Lo sapevamo perché visto il calendario, visto il fatto che siamo una matricola e visto che il mercato comunque sapevamo che sarebbe arrivato a concludersi proprio negli ultimi giorni. Quindi era in preventivo il fatto di avere questo queste difficoltà. Però sono le basi su cui lavorare e la nostra forza deve essere la nostra capacità deve essere quella di interpretare queste gare e di cercare di trovare le soluzioni 1opportune per superare questi tipi di problemi. La prossima gara in casa contro l’Udinese sicuramente sarà un bel banco di prova perché ci metterà di fronte una squadra esperta della categoria però credo che ci deve essere da parte nostra quell’ambizione e quella voglia di andare a prendersi la prima vittoria con l’aiuto del nostro pubblico e quindi mi auguro che tutti i nazionali rientrino in condizioni ottimali per poter preparare una grande partita perché è questo che ci aspettiamo tutti, a partire dalla società ai giocatori e il pubblico quindi vogliamo fare questa grande prestazione sapendo che in Serie A non c’è niente di scontato”

L’attacco
“Quando siamo andati a valutare la figura o le caratteristiche dell’attaccante mister Ranieri ha dato un’indicazione su Andrea Petagna. Abbiamo avuto modo di confrontarci anche con il ragazzo che era motivatissimo, si è messo in gioco e ha rinunciato anche a dei soldi pur di venire qua. Credo che se ha questa motivazione lui può essere molto molto utile alla nostra causa, perché ha qualità e fisicità. Credo che possa essere un acquisto mirato da parte nostra. Cagliari deve andare alla ricerca di grande motivazione e qualche operazione di recupero la dobbiamo fare. Discorso simile si può fare anche per Shomurodov che è un ragazzo che purtroppo fino ad ora è che è stato quello che ha avuto più problemi di ambientamento e di calarsi nella nostra realtà. Ha avuto problemi inizialmente nel trovare la condizione fisica giusta ottimale e sta ancora cercando anche i meccanismi a livello tecnico tattico. Comunque è un ragazzo che ci sta mettendo l’impegno per dare e prendersi le soddisfazioni che si merita: in questo momento qua va aiutato, le operazioni di recupero alcune nascono e sono immediate, mentre ad alcune serve tempo per poter ottenere quello che ci si aspetta da questo”

Profili
“Abbiamo ricercato quei profili che avessero voglia di tornare in Italia dopo aver fatto l’esperienza all’estero positive: Jankto e Scuffet avevano voglia di tornare in Italia per mostrare ancora che sono all’altezza. Abbiamo toccato con mano questa questa loro voglia di di riprendersi la scena italiana e credo che in questo caso qua ci troviamo di fronte a tre ragazzi che hanno grande voglia che sono si sono trovare benissimo all’interno del gruppo e quindi sono convinto che durante l’anno daranno tutto.

I giovani
Quello di cercare nuovi talenti è una strada della filosofia di lavoro nostra società per poterli valorizzare abbiamo fatto queste scelte perché sono profili che conoscevamo bene. Ci sono dei tempi diversi per ognuno di questi perché Oristano aveva fatto bene già i Olanda quindi era un po’ più pronto, mentre Sulemana aveva già giocato a Verona e quindi qualche esperienza di Serie A l’aveva e a livello fisico è un po’ più pronto rispetto a Prati. Matteo è un talento grandissimo, ha qualità, grandissima intelligenza tattica, quindi giustamente mister Ranieri adesso lo sta facendo crescere e credo che quando sarà il momento opportuno lo vedremo in campo. Sono convinto che anche lui possa essere uno di quei ragazzi che che faranno il bene del Cagliari”.

La difesa
“Inizialmente l’idea era di prendere dei ragazzi esperti che avessero già fatto il campionato italiano, però abbiamo appurato che sul
mercato italiano non c’erano più dei ragazzi che potessero fare alle nostre esigenze. Quindi su imbeccata dello scout abbiamo analizzato e studiato diversi profili internazionali e alla fine abbiamo scelto Hatzidiakos e Wieteska perché sono due profili che è vero che hanno già esperienza internazionale, sia nei loro campionati che hanno effettuato sia nelle nazionali, ma hanno ancora un margine di crescita e avevano veramente tanta voglia di misurarsi con il campionato italiano, perché sappiamo che il campionato italiano per i difensori è molto qualificante. Mettono la loro esperienza a disposizione del club e della squadra e dall’altra parte credono che possono ricevere insegnamenti sotto il profilo tecnico tattico che gli permette di fare un ulteriore step sulla loro crescita e nella loro carriera. Sono convinto che anche questi due giocatori possono essere molto molto utili alla causa”

Nàndez
“Siamo tutti felici per Nahitan che dopo due anni abbia potuto riabbracciare la nazionale, perché credo che sia aspirazione di tutti i giocatori poter giocare nella nazionale e quindi credo che tanto merito vada a lui, ma anche al Cagliari che ha saputo supportare Nahitan nei momenti di difficoltà. Siamo orgogliosi di questa chiamata. Sul tema del rinnovo del contratto non ci sono novità sostanziali, però c’è da parte di tutti la volontà di trovare una soluzione, se possibile: però sappiamo una cosa che Nahitan fino all’ultima goccia di sudore la spenderà per il Cagliari. Siamo fiduciosi comunque nei prossimi mesi di riuscire a trovare un accordo, che va trovato considerando quelle che sono le situazioni attuali del calcio, quindi le difficoltà economiche globali e il fatto che probabilmente quando era stato fatto un contratto anni fa le dinamiche futuribili del calcio erano diverse rispetto a questi anni. C’è da parte di tutte le parti possibilità di fare il massimo, vedremo se saremo bravi a trovare una soluzione positiva”

Pereiro
“Non siamo riusciti in questo sessione di mercato a trovare una soluzione tecnica che potesse soddisfare tutte le parti, quindi rimarrà e con la consapevolezza che se avrà la bravura di ritagliarsi un’opportunità saremo felici di dargliela”.

Il settore giovanile
“Ieri c’è stata l’apertura ufficiale dell’attività del settore giovanile, trovarsi di fronte a una platea di 200 ragazzi che hanno i loro sogni è un piacere per il Cagliari. Noi e il presidente Giulini crediamo molto nel settore giovanile. Siamo stati contentissimi di avere avuto tre ragazzi che erano cresciuti in Primavera titolari nella semifinale di play-off della serie B, è stato un motivo di vanto. Credo che il settore giovanile ha una sua impostazione che sta affinando e migliorando anno dopo anno”

Futuro
“Mi sto trovando bene e quindi mi auguro di poter lavorare anche qui a lungo perché ci sono le basi veramente di fare un percorso di crescita importante. Credo anche che sia importante nel rapporto fra i tifosi e il club essere realisti, essere schietti in determinate situazioni sapendo che comunque gli errori ci saranno sempre, perché quando si lavora nell’ambito calcistico si lavora con tanto materiale umano e sappiamo che il materiale umano può essere positivo in un momento e negativo nell’altro. Penso sia importante che la gente capisca che si sta facendo al massimo, si sta cercando di lavorare per il bene del club e si sa anche che si possono commettere degli errori . Il percorso fatto è stato di crescita importante sia a livello societario sia a livello di squadra. Adesso siamo davanti a un’altra storia, a un altro step molto difficile da superare e da affrontare, però ci deve essere in noi l’ambizione e la condizione di poter raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissi, perché ci sono le condizioni veramente per far bene.  Dobbiamo utilizzare tutte le nostre forze per raggiungere perché è la base da cui il Cagliari può veramente far iniziare il proprio ciclo virtuoso per i prossimi anni”

La Redazione

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