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Massimo Cellino con la maglia del Brescia

Cellino: “Contrario al VAR”

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Il presidente del Brescia si racconta a La Gazzetta dello Sport.

“L’anno scorso, con 25 operazioni, feci un sacco di errori e i costi di gestione si rivelarono ingenti”. Così Massimo Cellino prima di uno scintillante Palermo-Brescia che sa di Serie A. Le sue Rondinelle sono in corsa per il ritorno nella massima serie, che tanto significherebbe anche per l’imprenditore sardo.

“Mi dispiace per Suazo“, dice Cellino sull’honduregno, silurato dopo poche settimane dopo averci scommesso, “non presi subito Corini perché pensavo fosse ancora legato al Palermo, ora ho trovato l’allenatore giusto, di categoria superiore. Mi confronto con tutti gli allenatori – dice – anche se non glielo faccio notare. A Corini non devo dire nulla, ha un ottimo carattere, forse troppo… Non c’è bisogno di parlare di rinnovo, ce l’ha automatico in caso di promozione”.

In mano l'”assegno Tonali“. “Devo proteggerlo, ha tante pressioni, negli ultimi tempi non mi sta piacendo, deve migliorarsi sempre senza accontentarsi. Abbiamo un grande vivaio, come da tradizione, e il centro sportivo è il primo passo. Si parla poco di Cistana, Semprini e Viviani. Lo stadio? Sto lavorando per una soluzione di buonsenso, non dico nulla per scaramanzia. Sa, con gli stadi non ho un buon rapporto…”, afferma il numero uno bresciano, che ha in mente anche una soluzione modulare in legno (leggi qui).

“Metà settimana in Inghilterra, l’altra metà nella foresteria di Desenzano”, dice Cellino sulla sua vita, che chiede “ancora un po’ di tempo per decidere se mi stabilirò qui a Brescia. La Serie B? Non è più quella di una volta, troppi errori gestionali e manca una guida illuminata, non si progetta. La chimera delle 19 squadre ha illuso tanti, chi non andrà in A e ha speso tanto si inguaierà, però la qualità del torneo è in crescita”.

Cellino si dice contrario alla VAR perché “si omologano tutti gli arbitri, non si spronano i migliori a dare tutto, sarò romantico ma preferisco l’arbitro che sbaglia in buona fede, e ai miei dico sempre di non protestare”. Poi porte aperte a Balotelli: “Se sceglie di adeguarsi ai nostri parametri finanziari sarà benvenuto e io sarei il suo primo tifoso”.

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