Lo sloveno presentato ufficialmente alla Sardegna Arena di Cagliari.
“La trattativa si è sviluppata molto rapidamente da quando c’è stata la possibilità di venire a Cagliari – dice Valter Birsa in sala stampa – La sfida mi è piaciuta subito, spero di fare bene e di dare il massimo per la causa rossoblù. La presenza del mister Rolando Maran è importante, ma ciò che conta sopratutto è la società e il progetto. Non ho pensato troppo al fatto che ci fosse Maran, anche se con lui ho passato un paio d’anni molto importanti e positivi dal punto di vista professionale”.
Poco colpito dalle temperature in ribasso a Cagliari (“Questo non è freddo, lo sto dicendo a tutti…”), Birsa si dice già “inserito bene nel gruppo grazie ai compagni, in una piazza importante da sempre e che può ambire a più della salvezza, che però andrà conquistata sul campo”.
Il Cagliari è tra le squadre che tira di meno. “Speriamo di tirare bene, più che tirare tanto. L’importante è segnare, sono pronto anche a tirare le punizioni, anche se in rosa già ci sono elementi bravi dal punto di vista balistico”. Prenderà la maglia numero 14. “Ringrazio Francesco Pisano che ha acconsentito a che prendessi questa maglia, un numero cui sono legato poiché lo indossavo agli inizi della carriera”.
Al Chievo, nella prima parte di stagione le cose non sono andate benissimo. “Abbiamo avuto un po’ di problemi, poi negli ultimi tempi la squadra si è ripresa raccogliendo anche quanto avrebbe meritato ad inizio stagione. Auguro al Chievo, che ha ottime qualità, di riprendersi e ambire alla salvezza”.
Cosa ha di diverso da Castro? “Direi tutto (ride, ndr). Lucas ha grandi qualità, è più forte di me dal punto di vista aereo, io sono meglio in altro rispetto a lui. Gli voglio molto bene, c’è grande feeling anche tra le nostre famiglie, i bimbi vanno molto d’accordo, non abbiamo parlato molto della trattativa e anzi leggevamo più che altro quello che si trovava in giro sui media”.
dagli inviati Fabio Frongia e Francesco Aresu