Una sola presenza per Alessio Cragno a Monza nella Serie A in corso e sul mancato utilizzo del suo assistito, nonché ex portiere del Cagliari, è tornato a parlare anche l’agente Graziano Battistini ai microfoni dei colleghi di Tuttomercatoweb. Il procuratore dell’ex rossoblù che sta mal digerendo la situazione per Cragno dopo aver lasciato la scorsa estate la Sardegna alla ricerca di una scossa in massima serie per rimanere nella sica della Nazionale di Roberto Mancini. Cragno che è andato al Monza dal Cagliari con un prestito oneroso più un obbligo di riscatto in caso di salvezza per una cifra superiore ai 4 milioni di euro.
Le parole
“Non dimentichiamoci – ha detto Battistini – che Alessio è andato a Monza da portiere della Nazionale e con uno dei rendimenti più alti degli ultimi anni di Serie A. Quando si è palesato il loro interesse, Cragno ha aderito a un progetto, per aprire un ciclo in una società che ambisce a diventare più importante. Poi, in maniera grottesca e dopo essere stato tra i migliori in Coppa Italia con il Frosinone, non è stato scelto per la prima di campionato. Il ruolo del portiere è particolare, bravo Di Gregorio a prendere la palla al balzo, ma Alessio è finito in galera senza neanche aver rubato un cioccolatino“. Sul futuro: “Viviamo dei periodi in cui i club non possono spendere troppo e destinano certe cifre a ruoli prioritari. Società come la Fiorentina non avevano la disponibilità e la volontà di mettere certi soldi, volevano fare prestiti. Il Monza si è presentato con una proposta concreta, mettendo l’obbligo di riscatto. C’erano chiacchiere con Fiorentina e Napoli, ma mancavano le condizioni economiche per sedersi al tavolo col Cagliari. Aver trovato una società così, ambiziosa, è stato piacevole. Ovviamente lui non è contento, ha vissuto certe cose senza aver fatto nulla, senza neanche la possibilità di demeritare. È frustrante tutto questo, ma a detta di tutti nell’ambiente Monza c’è grandissima stima verso il professionista. E non avevo dubbi, lo conosco perfettamente, ha le palle quadrate. Mentalmente parliamo di un fuoriclasse, non molla di una virgola, mette in difficoltà tutto e tutti. C’è imbarazzo per quanto sta vivendo, anche l’allenatore gli ha detto che dispiace vederlo in una situazione che lui non ha creato. Certo, non si toglie l’incazzatura ma è così, andiamo avanti e dimostriamo fino in fondo“.
La Redazione