Per Nicolò Barella quella di domenica 15 maggio alle ore 20.45 alla Unipol Domus tra Cagliari e Inter sarà una sfida particolare. Lui cagliaritano e cresciuto nel settore giovanile rossoblù ma con il nerazzurro dell’Inter tatuato sulle spalle da alcune stagioni dovrà affrontare una vera e propria partita spartiacque. In caso di sconfitta o pareggio della sua squadra potrebbe dover dire addio in modo definitivo allo scudetto, ma al contrario un suo successo in Sardegna potrebbe significare Serie B per i Joao Pedro e soci.
Emozioni contrastanti
Sarà una gara dalle emozioni forti e contrastanti per Barella, che nonostante il fortissimo legame con Cagliari non è particolarmente amato da tutta la piazza rossoblù per la scelta del passaggio all’Inter e già in occasione della rete contro gli isolani della scorsa stagione fu fischiato dal pubblico di casa e aspramente criticato sui social e ai banconi dei bar. Sulla particolarità di Cagliari-Inter per Barella sulle pagine de La Gazzetta dello Sport è tornato il doppio ex e tecnico del Lamia in Grecia Gianluca Festa, colui che fece esordire il centrocampista in Serie A: “Non sarà contento, vivrà una situazione in cui avrebbe preferito non ritrovarsi. Lui è molto legato a Cagliari, ma è un professionista. E quindi come è giusto: Barella farà il Barella. Mi pare stia migliorando anno dopo anno, ora è un punto di riferimento per l’Inter e lo sarà anche in futuro“. Poi per Festa anche un passaggio sull’importanza della partita per il Cagliari: “Io dal mio punto di vista, anche se sono un doppio ex, spero che il Cagliari possa farcela. Sono molto in ansia per la situazione rossoblù, la mia squadra del cuore. Mi dispiacerebbe tanto se andasse male. Chiaro ci sono stati degli errori, Semplici per esempio meritava più fiducia“.
La Redazione