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Arzachena, Nappi: “Buon pareggio su un campo ostico”

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L’allenatore dell’Arzachena, Marco Nappi, ha parlato ai media dopo il pareggio esterno per 2-2 allo stadio Ottavio Pierangeli contro il Real Monterotondo Scalo. Queste le sue parole.

Il rigore parato da Ruzittu e la sofferenza nella ripresa

“Dal possibile 3-1 al 2-2 con il rosso di mezzo? Il rigore parato da Marco (Ruzittu n.d.r.) … Sofferenza nella ripresa? Sofferenza perché giochi in dieci, loro prendono questa palla… e poi loro hanno anche qualche giocatore di qualità perciò devi stare attento. Questa è una partita che rischi di perderla non 3-2 ma 4-2, 5-2.

La prestazione

Però devo essere sincero: primo tempo bellissimo ma la cosa che mi ha fatto piacere è che, nonostante fossimo in dieci, abbiamo creato anche occasioni da gol e ci siamo andati vicini con Sosa, con Bolo. Abbiamo avuto delle situazioni in cui potevamo andare in vantaggio anche noi. Poi dopo è normale che loro in 11 contro 10, la stanchezza e poi i cambi, e voi sapete bene che con i cambi devi giostrare gli under e diventa un casino. Perciò sono contento di questo pareggio e manteniamo quello che stiamo facendo, il gioco, il lavoro e sono veramente contento di questa prestazione”.

L’avversario e gli obiettivi stagionali

“Io già dall’anno scorso ho detto che questo è un campo ostico. Obiettivi? Io non sono mai stato presuntuoso, sono un ragazzo umile… io voglio vincere il campionato, arrivare primo, io lo dico sempre ai ragazzi perché vinci il campionato e con i playoff è tutto un terno al lotto perciò me la gioco. Siamo andati a Pagania a giocarci la partita nonostante la sconfitta, abbiamo creato 8-9 occasioni da gol a Pagani, poi la partita la puoi perdere come potevi perdere questa qui. Però siamo stati molto concentrati, molto sul pezzo ma questo è la forza della nostra squadra, una squadra umile che lavora con serietà”.

La fase difensiva

“Se in 10 la nostra difesa ha lavorato meglio? Non siamo partita bene con la fase difensiva, col gioco, poi soprattutto per il campo, un campo brutto, un campo stretto che non ci ha agevolato nel nostro gioco. Però sì, siamo partiti un po’ timorosi, non so di che cosa, poi parlerò con i ragazzi”.

La scelta delle due punte nel secondo tempo

“Nel secondo tempo poi ho lasciato i due attaccanti perché io quando rimango in dieci voglio cercare di vincere. Ho fatto il 4-3-2 con Bolo e Sartor che sono due attaccanti e volevo vincere questa partita. Però mi porto via questo punto consapevole che i ragazzi mi hanno dimostrato di essere una grande squadra”.

La Redazione

 
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