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Ambizione, voglia e gol: il Cagliari si gode il miglior Esposito

Sebastiano Esposito esulta dopo il gol in Juventus-Cagliari | Foto Luigi Canu
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“Mi trovo bene, sono a disposizione del mister e sarà compito suo metterci nelle posizioni giuste. A me piace svariare su tutto il fronte offensivo: basta che il mister mi faccia giocare”. Si era presentato così alla stampa Sebastiano Esposito, lo scorso 10 settembre, durante il Meet & Greet con i tifosi allo Store di Piazza Unione Sarda. Parole semplici, ma emblematiche dello spirito con cui l’attaccante campano è sbarcato in Sardegna: l’oggetto del desiderio del mercato estivo rossoblù arrivato tra grande entusiasmo e aspettative, in queste ultime settimane oltre a confermare la sua centralità nel progetto, si è contraddistinto per continuità e brillantezza sotto porta.

Centralità
Nella fase attuale della stagione, Esposito si sta confermando come uno dei giocatori più determinanti per il Cagliari di Fabio Pisacane, non solo per l’apporto al gioco espresso dai rossoblù, ma soprattutto per il ritrovato fiuto del gol, sbocciato alla 9ª giornata contro il Sassuolo e confermato con frequenza in queste ultime giornate. Un momento paradossalmente tra i più delicati dell’annata rossoblù, coinciso però con l’inizio del rilancio personale sul piano realizzativo del classe 2002, autore di tre reti nelle ultime sfide contro Genoa, Juventus e Napoli in Coppa Italia. Un acquisto, quello completato da parte della società guidata da Tommaso Giulini, dopo una serrata battaglia con il Parma e che oggi sta dando i suoi frutti. Arrivato come uno dei colpi più significativi della campagna estiva, il 23enne è un elemento centrale nel gioco di Pisacane che, esclusa la trasferta di Verona, lo ha schierato sempre dal primo minuto in campionato insieme a una punta vera come Borrelli oppure come unico riferimento centrale avanzato, pur di non rinunciarvi come in occasione delle gare contro Bologna e Como. Giocatore tatticamente duttile e tecnicamente raffinato, ha mostrato fin da subito il suo gran potenziale diventando un inamovibile del gruppo come dimostra la percentuale di minuti giocati: 76% nelle 14 giornate finora disputate. Fiducia ripagata a suon di buone prestazioni impreziosite ultimamente anche dai gol.

Qualità
Nelle due gare esterne contro Juventus e in Coppa Italia contro il Napoli, Esposito ha lasciato il segno in maniera simile, frutto dell’istinto che lo ha portato a trovarsi nel posto giusto al momento giusto, colpendo con freddezza davanti al portiere. Un cinismo che in passato gli era mancato in alcune occasioni:
“Esposito lavora per la squadra, deve essere più cattivo lì davanti. Il Cagliari è diciannovesimo per finalizzazione: quindi, lui deve essere più cattivo negli ultimi metri”. Queste le parole in conferenza stampa da Pisacane alla vigilia del match contro il Genoa, un chiaro messaggio sulla necessità di poter contare sul suo numero 94 anche dal punto di vista finalizzativo. Lucidità e incisività dunque, che dalla nona giornata in poi Esposito ha incrementato notevolmente diventando nell’ultimo mese elemento determinante. Contro la Roma la sua prestazione al di là del gol è stata offensivamente impeccabile: assist decisivo per Gaetano, 5 tiri (2 nello specchio), 3 passaggi chiave. Prestazione importante, che trova conferma anche nei dati generali: 40 passaggi tentati di cui 28 riusciti, ben 25 in verticale, con una precisione del 70%. Numeri che fotografano un giocatore qualitativamente indiscutibile, cresciuto anche sul piano atletico: 11.6 km percorsi, 2 tackle, 3 recuperi, è stato anche il più ricercato dai compagni (46 passaggi ricevuti) e tra i più coinvolti nella manovra (62 tocchi). L’unica nota stonata: le 7 palle perse, un dettaglio che indica ancora un margine di crescita nella gestione di alcune situazioni, dove a volte pecca di troppa leziosità a discapito della concretezza.

Futuro
Ci sono ancora aspetti su cui crescere, certo, ma anche certezze solide da cui ripartire, a cominciare dalla consapevolezza del lavoro svolto finora. Lo testimoniano le sue parole ai microfoni di Sky qualche giorno fa:
«Sto vivendo un momento proficuo a livello realizzativo, ma in generale penso di star offrendo buone prestazioni insieme alla squadra. Credo che il rendimento non fosse mai del tutto mancato, al di là dei gol che stanno arrivando». Un pensiero che riflette la conoscenza del proprio valore, ma anche la volontà di alzare ulteriormente l’asticella per inseguire nuovi obiettivi, non solo collettivi ma anche personali. Tra questi, naturalmente, il sogno azzurro: «La Nazionale è il sogno di tutti, ma ora penso al Cagliari, perché la maglia azzurra passa da ciò che fai con il tuo club. Sarebbe fantastico giocare con l’Italia accanto ai miei fratelli, ma tutto dipenderà da ciò che sarò bravo a fare qui a Cagliari». Un traguardo ambizioso, raggiungibile solo attraverso prestazioni convincenti, quelle che Esposito ha dimostrato di saper garantire in un contesto come quello rossoblù. Un’ulteriore spinta in vista del prossimo appuntamento, la sfida contro l’Atalanta di sabato 13 dicembre alle 20:45: l’ultimo ostacolo di un trittico complesso, che metterà il Cagliari di fronte a un avversario di grande livello, reduce da una prestigiosa vittoria in Champions League contro il Chelsea ma anche da un pesante ko nell’ultima in campionato contro il Verona. A far ben sperare è anche l’ultimo precedente di Esposito al “New Balance Stadium” quando nella scorsa stagione, con la maglia dell’Empoli, firmò il gol del 2-2: un ricordo incoraggiante da cui attingere fiducia per dare continuità a un periodo che lo sta rendendo una delle certezze più solide per Pisacane. 

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