Lo sport tra passione, cultura, inclusione sociale, pedagogia e formazione. Ma non solo. Storie di donne e di uomini, persone con disabilità e normodotati, storie a lieto fine e altre drammatiche. Perché talvolta c’è chi mette a rischio la propria vita per difendere i diritti universali minacciati da estremismi politici o religiosi. La prima edizione del Festival del cinema sportivo “IV Miglio”, organizzata dall’associazione culturale Tajrà di Cagliari, si ispira a tanti valori che sono davvero di tutti e riguardano senza distinzione bambine/i, ragazze/i e adulti. L’iniziativa sarà ospitata nella sala storica del Cinema Vittoria, in via Montegranatico a Uta (ingresso gratuito), dal 19 al 21 settembre.
Si tratta di un progetto che, attraverso il racconto filmico, vuole ricreare, divulgare, informare e sensibilizzare la collettività sull’importanza dello Sport (sì, con la S maiuscola) e sui suoi valori intrinsechi come strumento tra i più efficaci per favorire il benessere psicofisico, l’inclusione sociale, l’aggregazione e la socializzazione, la cura del corpo anche attraverso l’accettazione dei propri limiti, il consolidamento del sé contemplando la vittoria e la sconfitta.
Il Festival ha un programma articolato su tre giornate e vede il suo focus nelle proiezioni di lungometraggi e cortometraggi, con una selezione di film pregevoli (nazionali e internazionali) che illustrano gli aspetti positivi dello sport e dei suoi benefici. L’iniziativa, finanziata dalla Fondazione di Sardegna, ha il patrocinio del Comune di Uta – Assessorato alla Cultura ed è realizzata in collaborazione con Creative Services, Fabbrica del Cinema, Società Umanitaria Csc Carbonia-Iglesias, Associazione Passione Cinema e Le vie dei festival.
Gli organizzatori puntano a coinvolgere le scuole e le associazioni sportive del territorio, ma l’invito è ovviamente esteso a tutti i cittadini interessati a queste tematiche, sempre di grande attualità. Domenica mattina in piazza S’Olivariu, dalle ore 9 alle 12:30, le associazioni sportive dilettantistiche di Uta promuoveranno le rispettive attività. Di sera, al cinema Vittoria, la rassegna si chiuderà con due proiezioni a tema “Sport e inclusione”.
Il programma e le schede dei film.
Venerdì 19 settembre 2025, ore 19: “Non dirmi che hai paura” (regia di Yasemin Samdereli, durata 100’): questa coproduzione di Indyca, Rai Cinema, Neue Bioskop, Tarantula e Bim Produzione, racconta la storia di Samia Yusuf Omar. Nata a Mogadiscio (Somalia) durante una terribile guerra civile, a 9 anni scopre di avere un talento: la velocità. Supera maschi e femmine. Con l’aiuto del suo migliore amico, Ali, Samia trasforma il talento in un sogno e arriva a rappresentare la Somalia alle Olimpiadi di Pechino del 2008. Arriva ultima nei 200 metri femminili, tuttavia diventa la beniamina del pubblico che la acclama calorosamente. Ma al suo ritorno in Somalia, Samia diventa immediatamente vittima delle rappresaglie degli estremisti islamici per aver corso senza velo ai Giochi. Così la ragazza lascia il suo Paese e raggiunge l’Europa, con l’obiettivo di gareggiare alle Olimpiadi di Londra 2012. Una storia di speranza per i tanti migranti che attraversano il Mediterraneo in cerca di libertà e di una vita migliore.
A seguire, alle ore 21: “L’arbitro” (Paolo Zucca, durata 90’): Stefano Accorsi, Geppi Cucciari, Jacopo Cullin, Alessio Di Clemente, Marco Messeri, Francesco Pannofino e Benito Urgu sono tra i protagonisti di questa pellicola del 2013 che racconta la vicenda di un arbitro internazionale che viene invischiato in un caso di corruzione. Colto in flagrante, viene esiliato per punizione negli inferi della Terza categoria sarda. Il film è lo sviluppo dell’omonimo cortometraggio, vincitore nel 2009 del David di Donatello e del Premio Speciale della Giuria a Clermont-Ferrand, il più importante festival del cortometraggio in Europa.
Sabato 20 settembre 2025, ore 19: “Copa 71” (James Erskine, Rachel Ramsay, durata 90’): questa coproduzione ha visto impegnate anche le celebri tenniste e sorelle Serena e Venus Williams. Agosto 1971. Le squadre di calcio di Inghilterra, Argentina, Messico, Francia, Danimarca e Italia sono allo Stadio Azteca di Città del Messico. Il campionato mondiale di calcio femminile ha una sponsorizzazione sfarzosa e un’ampia copertura televisiva ma non è ufficiale. Ignorato dagli organi di governo e dalle Federazioni nazionali di calcio nel mondo, questo evento è stato estromesso dalla storia. Ma oggi, per fortuna, la musica è cambiata…
A seguire alle ore 21: “Wonderful Losers: A different World” (Arunas Matelis, durata 71’): una bellissima pellicola sul mondo mai raccontato dei gregari, i veri “guerrieri, cavalieri e monaci” del ciclismo professionista. I cosiddetti “portatori d’acqua” che aiutano i campioni a vincere. Per loro, “perdere” equivale a una vittoria. Emergono chiaramente la loro volontà smisurata, l’ostinata devozione e la capacità di sopportare la fatica e persino il dolore, pur di continuare la gara ad ogni costo e dare il personale contributo alla vittoria finale del loro capitano.
Domenica 21 settembre 2025, ore 19: “Thurpos” (M. Gallus – G. Menicucci), durata 20’): questa puntata della terza edizione di Onderadio, un progetto dell’associazione Tajrà che spazia nel mondo del sociale e del Terzo settore sardo, presenta l’Asd Thurpos Ets di Uta. Nata nel 2017, è una realtà sportiva dilettantistica di baseball per ciechi e ipovedenti. L’associazione promuove l’inclusione sociale attraverso lo sport, valorizzando le capacità individuali in un ambiente di solidarietà e crescita collettiva. Partecipa al Campionato italiano di baseball per ciechi. Nel 2024 ha conquistato il quarto posto nel girone unico nazionale.
A seguire: breve premiazione delle società sportive di Uta; alle ore 20 la proiezione “Noi Crusaders” (Stefano Sernagiotto, durata 60’): il regista, in occasione dei 30 anni di attività di questa società cagliaritana di football americano, nel 2022 ha girato questo documentario nel quale i Crusaders si mettono a nudo attraverso interviste, filmati e fotografie. Numerose le testimonianze che si accavallano nell’intento di far emergere le fasi salienti di un percorso che ha lasciato il segno con qualche risultato di prestigio. Dalla fondazione (nel 1990) ad oggi, ha raccolto due “Nine Bowl” (l’evento conclusivo del campionato di football americano italiano di Third Division) e altrettante piazze d’onore. Risultati che non sono arrivati a caso perché la grande famiglia dei Crusaders coltiva da sempre valori universali come rispetto, sacrificio e spirito di appartenenza.
La Redazione | Fonte Comunicato Stampa














