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Una formazione del Cagliari Primavera 1995-96

Tribuna: “Liverani-Cagliari? Perché no, ma…”

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Ora fa lo chef in Germania ma da giocatore la sua ricetta ideale era a base di gol, Sardegna e possibilmente colori rossoblù sulle spalle.

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Paolo Tribuna, dal Cagliari al Castelsardo passando per Torres e Tempio. Nel mezzo tante reti, qualche caduta e diverse risalite. E soprattutto una forte amicizia con i compagni di squadra in Primavera, tra cui anche Fabio Liverani ora allenatore del Lecce, negli anni di Cagliari.

Paolo, cosa fai adesso?

“Da circa tre anni lavoro come cuoco in un ristorante a cinque stelle a poco più di due chilometri da Stoccarda. Lavoro anche nel fine settimana e riesco a seguire poco il calcio ma cerco di mantenermi informato almeno sul Cagliari. Purtroppo riesco meno a seguire le altre sarde che giocano in Serie D”.

Che ricordo hai degli anni in lungo e in largo per i campi sardi?

“Le stagioni al Castelsardo sono state le più belle della mia vita. Mi sono divertito. A Valledoria sono cresciuto come uomo e ho imparato ad essere maturo e responsabile, a mettere la testa sulle spalle come si dice. Al Tempio purtroppo restai poco e feci pochi gol, che per un attaccante è sempre sinonimo di brutti ricordi”.

A Sassari invece?

“Alla Torres restai poco. Non posso dire di essermi trovato bene a Sassari. Mi spiace non aver dimostrato anche lì tutto il mio potenziale”.

Capitolo Cagliari, come vedi la squadra di Maran in questo momento di difficoltà?

“Nel calcio dipendi sempre dai risultati e verrai giudicato sempre per quelli. Il Cagliari aveva iniziato male la stagione, poi ha fatto benissimo e ora sta nuovamente faticando. Credo che la mancanza di continuità sia il problema principale. Comunque stanno facendo un buon campionato”.

Un ricordo del periodo nella Primavera rossoblù?

“Fu un periodo incredibile. Eravamo davvero forti e soprattutto un bel gruppo, legammo molto. Mi ricordo che all’inizio almeno una volta al mese facevamo l’amichevole con la prima squadra. Poi li battemmo e da lì in poi non ci fecero più giocare contro di loro”.

Il legame con Liverani?

“Fabio è un amico, l’ho sentito anche da poco. Devo dire che per come giocava in campo ero sicuro avrebbe fatto l’allenatore. Lui è sempre stato predisposto a questo ruolo”.

Nel suo futuro potrebbe esserci anche un ritorno a Cagliari da allenatore?

“Sta facendo molto bene ma come per ogni allenatore il futuro dipenderà dai risultati e quindi da come chiuderà questa stagione. A Cagliari potrebbe anche accettare la panchina perché è legato alla squadra ma credo voglio aspettare di vedere come andrà il campionato. Fabio è uno ambizioso e mira anche a panchine molto importanti, vorrà giocarsi tutte le sue carte”.

Roberto Pinna 

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