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Stefano Sottili, tecnico della Torres | Foto Alessandro Sanna

Torres, suona la sveglia: come risponderà Sottili alla prima sconfitta?

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Suona la sveglia e non ci sono posponi, le opzioni sono solo due: fermare l’allarme e rimettersi a dormire oppure alzarsi dal letto. La punizione di Adamo, che ha permesso al Cesena di passare per 1-0 al Vanni Sanna, per la Torres di Stefano Sottili ha avuto un po’ questo effetto. I sassaresi si ritrovano a due punti, a una sola giornata di vantaggio, sulla zona playout e ora sono chiamati a una reazione alla voce continuità di risultati, ma anche di intensità e attenzione durante una singola gara per arrivare con serenità all’obiettivo salvezza senza essere inghiottiti nelle sabbie mobili della zona retrocessione.

Momento 

Come premessa per analizzare il momento in casa rossoblù va detto che perdere in casa 1-0 contro il Cesena seconda forza del girone B della Serie C ci può stare. Specie se per 45 minuti giochi alla pari degli avversari. Ed è altrettanto vero che a Sottili dopo un paio di settimane di allenamenti, con assenze importanti, non si può chiedere la luna per quanto riguarda trame di gioco e prestazioni. Inoltre il Vanni Sanna ha risposto bene all’ennesimo passo falso interno, in un Acquedotto che non vede un gol della Torres dal 5 novembre 2022 (2-1 al Montevarchi) e con i sassaresi terzultimi per rendimento in casa (10 punti in 11 gare). Il tifo ha sostenuto Antonelli e compagni fino alla fine, con tanto di colloquio a raccolta sotto la Nord al triplice fischio. Probabilmente con Alfonso Greco in panchina il secondo tempo visto nel pomeriggio di ieri, 15 gennaio, avrebbe portato a delle nuove contestazioni o a degli evidenti mugugni, come capitato in passato. Ma il capro espiatorio Greco non c’è più e questo mette la Torres davanti a delle nuove responsabilità, per i giocatori, passando per il neo tecnico, fino ai dirigenti.

Punto di vista

Nel post partita Sottili è stato diretto, schietto e pungente, da vero toscano e soprattutto da esperto della categoria. E il tecnico non ha risparmiato le frecciate alla società, sia sulle aspettative che sul mercato: “Pensavate di vincerle tutte solo cambiando allenatore?” – ha detto l’allenatore ex Juve Stabia, che ha poi aggiunto sulla rosa – “Numericamente non siamo corti, chi deve venire deve aumentare la qualità della formazione. Se la società non sarà in grado di arrivare a obiettivi del genere andrò avanti con i ragazzi che ho“. Allo stesso modo Sottili non ha risparmiato le pungolate alla stampa, soprattutto sulla prestazione dei suoi e sul futuro della sua squadra nel girone: “Qui ci sarà da soffrire fino alla fine per salvarsi. Chi non ha capito questo non ha capito il valore delle rose e che campionato si sta giocando. Qui c’è da pedalare, c’è da aver paura della classifica. Ogni gara sarà determinante per portare a casa un mattoncino per volta. E sarà così fino alla fine, dobbiamo esserne consci che sarà fino al termine del campionato una rincorsa”. Parole chiare e nette ma che espongono il tecnico a un punto di vista diverso che non può essere ignorato: Sottili non è arrivato a Sassari per salvare all’ultima giornata la Torres, ma per dare una mentalità diversa, un gioco più in linea con le attese del pubblico e una maggiore continuità di risultati a una squadra che matematicamente al cambio di guardia in panchina era salva. Paradossalmente per Sottili salvarsi soffrendo fino all’ultimo minuto del campionato in corso potrebbe non essere sufficiente per garantirsi degli applausi pieni al termine della stagione, e queste sono responsabilità che non possono essere dribblate lanciando una stoccata al club sul mercato o una alla stampa sulle aspettative.

Umore

La figura del tecnico toscano comunque sta rappresentando una rivoluzione importante alla voce pressioni per questa Torres. Il tecnico ha un curriculum da vecchia volpe della Lega Pro e per questo la società dovrà provare ad accontentare tutte le richieste e i modi diretti di un allenatore che, a differenza di Greco, non sta approcciando il professionismo insieme alla proprietà e, in termini dirigenziali, alle figure che la compongono. Un importante banco di prova e un’ulteriore sveglia che non si può posticipare per fare un nuovo gradino di crescita. E lo stesso vale per lo spogliatoio, con Sottili che ha messo tutti in discussione dal suo primo giorno in Sardegna, ridisegnando anche le gerarchie e influenzando su un calciomercato che era già stato preparato a dicembre con altre strategie. Pensiamo a Lisai che è passato da possibile profilo in partenza a titolare, così come a Teyou che al momento piace come alternativa a Sottili mentre sembrava destinato alla fine del prestito in rossoblù. E quello della gestione del gruppo, specie quello storico e legato al club (da Scotto a Dametto e Antonelli, per fare alcuni nomi), sarà una delle sfide principali proprio per Sottili, che per carattere dovrà essere bravo a usare bastone e carota con l’anima di questa Torres, specie nei momenti complessi che ci saranno, senza andare al definitivo scontro.

Futuro

Parte del percorso di questa rosa lo scopriremo già a partire dalla prossima delicatissima trasferta contro l’Imolese, al momento fanalino di coda del girone e in crisi recente con quattro sconfitte di fila. In quella che sarà la gara tra il peggior attacco (10 gol per i padroni di casa) e il terzultimo peggior attacco (17 le reti di Scappini e soci) del gruppo B. Una partita che vale più di tre punti e di una maggiore serenità in classifica. Una nuova sconfitta, infatti, potrebbe mettere per la prima volta da inizio stagione la Torres davanti allo spettro dei playout, almeno in modo diretto. Una situazione scomoda che in una piazza calda e ambiziosa come Sassari non è mai facile da vivere. Anche perché fino a qualche settimana fa nelle interviste alla stampa sia il presidente Stefano Udassi che alcuni calciatori, come Diakite, si sono lasciati andare, pur restando sui binari dell’umiltà e del lavoro, a parole come sogno playoff. Ma le parole, anche quelle schiette e che piacciono dal punto di vista mediatico in sala stampa, se le portano via i risultati e la Torres a Imola dovrà mandare un messaggio al campionato.

Roberto Pinna

TAG:  Serie C Torres
 
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