Sette risultati utili consecutivi, tre porte inviolate di fila e in generale cinque partite su nove chiuse senza prendere gol in campionato, rendimento nell’ultimo mese da playoff (nove punti nelle ultime cinque giornate). Questo il lato luccicante della medaglia per la Torres di Alfonso Greco dopo lo 0-0 di solidità, ma poco spettacolo, centrato nel turno infrasettimanale in casa dell’Alessandria, diretta concorrente per la salvezza.
Contesto
Il momento in Serie C dei sassaresi è più che positivo, specie dopo l’impatto in salita con la categoria con le due sconfitte contro Virtus Entella e San Donato Tavarnelle che avevano aperto il torneo e allungato dubbi poi spazzati via da una striscia importante. La gara del Moccagatta però ha mandato anche dei segnali importanti ad Alfonso Greco in vista del prosieguo della stagione. La rosa sembra essere un po’ stanca e anche alcuni calciatori come Ruocco e Liviero, che spesso hanno fatto la differenza, hanno mostrato la necessità di tirare un po’ il fiato in Piemonte. Va detto che la Torres è impensabile possa giocare sempre come contro il Siena, nel 2-0 del Vanni Sanna che ha preceduto la trasferta ad Alessandria, altrimenti staremo parlando di una squadra che non punta alla salvezza ma a un posto tra le prime 6-7 del torneo. E non è questo l’obiettivo della società al primo anno di ritorno, da ripescata, in Lega Pro. Il tecnico rossoblù però dovrà essere bravo a gestire le forze anche perché domenica c’è un derby che, al contrario dei pronostici di inizio stagione, vedrà favoriti proprio gli uomini di Greco visto il momento di crisi dell’Olbia. E una gara di emozioni e di nervi come quella ai bianchi se approcciata male o giocata senza attenzione può lasciare scorie mentali per più di 90 minuti.
Calendario
Prendendo il calendario per la Torres ora arrivano tre partite da non sbagliare. Prima il derby, come detto, in casa, poi la trasferta a Pontedera e infine il 5 novembre il Montevarchi al Vanni Sanna. Da lì in poi la Torres in ordine tra il 13 novembre e il 23 dicembre sfiderà: Rimini (trasferta), Reggiana (casa), Ancona (t), Fiorenzuola (c), Carrarese (t), Gubbio (c), Fermana (t) e Virtus Entella (c). Una lunga corsa tutta di un fiato che porterà all’inizio del girone di ritorno per i sassaresi affrontando quasi esclusivamente squadre delle posizioni di vertice della classifica. Sette delle otto squadre citate per capirci precedono al momento i rossoblù in classifica. Ma questi sono discorsi che piacciono di più a noi giornalisti, a cui piace buttare palla lontano e immaginare scenari. La squadra di Greco dovrà essere brava a guardare di partita in partita come fatto nell’ultimo mese e mezzo, detto poi che questa rosa sembra esaltarsi maggiormente nelle sfide al limite dell’impossibile (vedasi Cesena e Siena) rispetto alle partite contro le dirette avversarie per l’obiettivo permanenza in Lega Pro.
Alternative
La sfida all’Alessandria ha certificato la bontà di alcune opzioni in panchina per la Torres. Su tutte un Sanat voglioso ma impreciso negli ultimi metri, un Lombardo attento nelle due fasi nonostante l’ultimo infortunio e un Bonavolontà arma in più per fisicità negli inserimenti in avanti. La ripresa del Moccagatta ha evidenziato però un calo netto alla voce qualità di manovra. Tanti, troppi, gli errori del centrocampo in ripartenza che potevano costare caro contro altre formazioni. E Dametto con Antonelli non potranno sempre fare i miracoli. A tratti la Torres aveva già mostrato questa eccesiva frenesia con la palla tra i piedi, la ricerca spasmodica dell’attacco alla profondità immediato che può essere deleterio quando serve ragionare più con la testa che con il cuore. E anche su questo Greco lavorerà nei pochi allenamenti che precederanno la gara all’Olbia. Infine, saranno importanti i recuperi. Con Luppi e Diakite fuori causa la Torres ha pochissime alternative in attacco al duo Ruocco-Scappini, e servirà reintegrare almeno uno dei due centravanti ora ai box per dare respiro al pacchetto offensivo. Sarebbe importante poi tirare a lucido sia dal punto di vista fisico che mentale un Suciu che da arma di lusso della Torres è presto diventato un oggetto del mistero a tinte rossoblù.
Roberto Pinna