Ancona, Fiorenzuola, Carrarese, Gubbio. Una filastrocca che sa di tour de force in casa Sassari Torres, forse nel momento più complesso della stagione. Uscire indenni dagli impegni ravvicinati che porteranno i rossoblù fino a metà dicembre è l’obiettivo del tecnico Alfonso Greco, che però nelle ultime settimane oltre a un calendario complesso e probante deve fare i conti anche con un’evidente emergenza in infermeria. Unito a un costante malumore di una parte della piazza nei confronti del suo progetto all’Acquedotto.
Emergenza infortuni
La gara alla Reggiana, persa per 2-0 al Vanni Sanna, ha messo fuori gioco l’esterno Sanat, con l’operazione in seguito alla frattura del perone andata a buon fine nella giornata di ieri 21 novembre. L’ex Lentigione, in gol nel precedente pari in casa del Rimini, sembrava l’unico vero naturale sostituto del numero 10 rossoblù Ruocco, anche lui alle prese con un infortunio rimediato proprio contro i romagnoli. Un fastidio muscolare che dovrebbe tenerlo ai box per almeno un altro paio di settimane, forse qualcosa in più. E al di là del lungodegente Scotto, che sta continuando la riabilitazione dopo il brutto infortunio allo scafoide, per Greco la crisi sugli esterni di centrocampo e difesa è quasi totale. Il giovane terzino Heinz, classe 2003 in prestito dal Sudtirol, è indisponibile dal 5 novembre, dalla gara vinta a Sassari contro il Montevarchi. Due turni senza giocare anche per Liviero, bloccato da un problema muscolare con Greco che ha perso la sua duttilità e la sua spinta sulle fasce. Ferrante invece è fermo dal 16 ottobre, vittoria 2-0 sul Siena della Torres al Vanni Sanna, con il centrale che da adattato a terzino destro aveva garantito un’ottima solidità alla linea difensiva rossoblù. Presente però almeno in panchina nell’ultimo turno contro la Reggiana dopo aver guardato dalla tribuna cinque partite. La gara ai ragazzi di Diana oltre al brutto stop per Sanat lascia inoltre in dote alla squadra sassarese anche tre squalifiche, quelle per il rosso sventolato a Lisai e Garau più quella a Lora per somma di cartellini gialli da inizio torneo.
Strada vecchia o strada nuova?
La domanda vista l’emergenza in casa Torres è: Greco per le prossime complicate sfide si affiderà al conosciuto o sperimenterà qualcosa a livello tattico per dare una scossa al di là delle assenze ai suoi? Da una parte le prestazioni, che seppur criticate da una parte dell’ambiente sassarese, hanno dato continuità e una classifica per il momento relativamente tranquilla ad Antonelli e compagni. Dall’altra la necessità di dare maggiore imprevedibilità a una formazione che per vari motivi fin qui ha lasciato troppi punti per strada, dei regali che una neopromossa con l’obiettivo di raggiungere la salvezza il prima possibile non può concedere. E allora ad Ancona sarà ancora 4-4-2 o è lecito aspettarsi un nuovo assetto tecnico? Partiamo da una considerazione: Greco ha dimostrato di sapersi adattare ma non è un tecnico che ama le rivoluzioni. Inoltre le scelte sono davvero minime per poter stravolgere l’assetto tattico con cui la Torres ha approcciato gran parte del girone B di Serie C. Liviero proverà in settimana a recuperare, ma il suo impiego è tutto tranne che scontato. Se recuperasse il posto sull’esterno di centrocampo a sinistra nel 4-4-2 sarebbe il suo. Sulla destra rientra Masala dalla squalifica, con il sassarese che può giocare sia in fascia che al centro insieme a Gianola. E di base i candidati sicuri a una maglia per la gara di Ancona sono proprio Masala e Gianola. Bonavolontà e Campagna i pretendenti a chiudere il reparto a quattro in caso Liviero alzasse ancora bandiera bianca. Senza dimenticare poi l’opzione Suciu, fin qui oggetto del mistero a Sassari nonostante l’importante curriculum. Tra le altre opzioni possibili il ritorno al 4-3-1-2 che però al momento sembra garantire minore ampiezza e più fatica in costruzione. Insomma, nel periodo più tosto da inizio stagione Greco è chiamato a dare un segnale. Un messaggio per la classifica della sua Torres e soprattutto per l’ambiente che lo circonda.
Roberto Pinna