Riparte la stagione della Serie D e lo fa con il botto. Prima il derby di Coppa Italia tra Atletico Uri e Latte Dolce (vinto per 3-0 dai biancocelesti), poi il match del Budoni (perso per 3-0 contro l’Ostiamare), ritornato in quarta serie nazionale dopo la vittoria dei playoff di Eccellenza. Dettagli da limare, punti di forza dal quale ripartire, ma anche tanto lavoro da fare per tre delle quattro sorelle sarde che, a poco meno di due settimane dall’inizio del campionato, scaldano i motori per farsi trovare pronte in vista dell’esordio.
Latte Dolce
“C’è fiducia, ma restiamo con i piedi per terra”. Questo è il sunto di quanto detto da mister Mauro Giorico al termine della sfida che ha visto il suo Latte Dolce conquistare il passaggio del turno grazie al successo per 3-0 in casa dell’Atletico Uri. Un risultato netto, anche fin troppo generoso nei confronti dei biancocelesti che sono stati bravi nel riuscire a sfruttare le occasioni capitate e la doppia inferiorità numerica dei giallorossi. Cinismo, velocità e solidità difensiva, sono queste le qualità principali che hanno dimostrato i sassaresi. Alla prima ufficiale della stagione 2023/24 si riparte dalla certezza della scorsa annata: capitan Cabeccia. Per lui non solo la doppietta, ma anche tanta attenzione nel gestire un attacco dei giallorossi mobile e che non ha lasciato punti di riferimento. Così come il numero 4 dei biancocelesti, anche Russu è apparso in grande spolvero nella sfida contro gli uomini di Paba. Leadership, carisma e quella sicurezza che permettono ai biancocelesti di avere un pacchetto arretrato ricco di garanzie. Il lavoro da fare in quel di via Leoncavallo ancora è tanto, soprattutto per quanto riguarda il reparto avanzato. “In ripartenza dobbiamo migliorare, dobbiamo sfruttare al meglio la nostra velocità”. Questo è uno dei punti su cui mister Giorico ai nostri microfoni ha posto l’accento nella sua analisi al termine del match. In effetti i tre gol messi a segno non devono illudere, tutti sono nati sugli sviluppi di un calcio piazzato. Se in avanti Imoh, grazie alla sua fisicità e velocità è stato il più pericoloso dei suoi, di contro ci sono state le prestazioni di Scognamillo e Saba. Entrambi, complice anche una condizione atletica ancora da perfezionare, sono apparsi un po’ fuori dal gioco e questo si è visto nello sviluppo della manovra. Buona la prima quindi per Cabeccia e compagni che, grazie alla vittoria contro l’Atletico Uri, avranno la possibilità di mettere ancora altri minuti preziosissimi (domenica 3 settembre in casa della Costa Orientale Sarda) sulle gambe in vista dell’inizio del campionato.
Atletico Uri
“Ancora non siamo pronti, siamo un cantiere aperto”. Questo il sunto dell’analisi fatta dall’allenatore dei giallorossi Massimiliano Paba al termine della sfida persa per 3-0 contro il Latte Dolce. Ancora c’è tanto da lavorare in casa Atletico Uri, soprattutto a causa dei tanti indisponibili per infortunio sul quale non ha potuto contare l’ex tecnico del Latte Dolce. Assenze che pesano come quella di Piga, che dopo l’intervento al ginocchio si unirà al gruppo nelle prossime settimane, passando per Demarcus, ai box a causa di una brutta botta rimediata in una sfida precampionato, concludendo con Fiorelli, alle prese con un problema alla spalla che dovrebbe lasciarlo per un po’ lontano dal campo, specie se dovrà sottoporsi – come pare probabile – a un intervento chirurgico. Ma gli spunti positivi dal quale ripartire sono tanti. In primis la prestazione di Vittorio Attili, onnipresente in mezzo al campo e l’uomo più pericoloso tra le fila degli uresi. Qualità, geometrie, muscoli e inserimenti. Il centrocampista romano è stato una vera e propria spina nel fianco per la difesa dei biancocelesti. In due occasioni è andato vicino al gol e in fase di interdizione è stato sempre preciso e attento. Tanta corsa, tanto impegno, ma ancora poca incisività per il nuovo attaccante Luka Ankovic. La punta croata, complice anche il solo mese di lavoro alle spalle, deve ancora entrare bene nei meccanismi dei giallorossi e del calcio italiano. Infatti il calciatore classe 1996 ha fatto la sua prima esperienza nello Stivale con il Paternò solo da gennaio 2023. Lavoro da fare soprattutto sul fronte giovani, con i tanti under a disposizione di Paba, come Lorenzo Pionca, Andrea Fusco o Clayton Valentini, che devono ancora prendere le misure con la categoria. Tanta gioventù ma anche tanta esperienza, a partire dallo zoccolo duro composto da Ravot, Piga e Fadda ai quali si sono uniti Esposito, Attili e Ansini. Un giusto mix che potrebbe creare la formula vincente per fare dei giallorossi una sorpresa della prossima Serie D. Ancora, come detto dallo stesso tecnico giallorosso, è presto per giudicare quel che potrà essere dell’Atletico Uri nella prossima stagione però, nonostante il 3-0 rimediato, il futuro in quel del Ninetto Martinez fa ben sperare.
Budoni
Prima gara ufficiale stagionale dal doppio volto per il Budoni di Raffaele Cerbone nella sconfitta per 3-0 in casa dell’Ostiamare. Un primo tempo in cui la squadra sarda ha dimostrato personalità ed è stata capace di tenere botta e impensierire la retroguardia laziale, una seconda frazione invece in cui i galluresi non sono riusciti a trovare la spinta giusta per reindirizzare la gara dopo la rete di Cardella su calcio piazzato, subendo il secondo e il terzo gol. Tra i più attivi dei ragazzi di Cerbone è stato Gueye che, in particolare nella prima frazione è stata l’arma in più nel pacchetto avanzato del Budoni. Insieme all’ex Muravera, ritornato in Sardegna dal Canicattì, chi si è messo in mostra è stato Lancioni. L’attaccante classe 1999 ha dato dimostrazione di poter essere una freccia importante nell’arco a disposizione di Cerbone. Dribbling, visione di gioco e qualità, tutte caratteristiche che in un campionato equilibrato e mai scontato come la Serie D potranno essere decisive per risolvere le partite più ostiche. L’avversario sicuramente non era dei più semplici, con l’Ostiamare che è una veterana della categoria, ma il banco di prova che hanno dovuto affrontare Raimo e compagni è servita più per capire la condizione mentale che quella fisica. Un risultato netto che sarà utile per far calare la squadra nella nuova categoria e far arrivare il Budoni pronto in vista del ritorno in Serie D.
Andrea Olmeo